Nota stampa del CSA sulla stabilizzazione dei precari storici del Comune: <<In data 22.5.15, si é discusso del piano triennale delle assunzioni , con particolare riferimento alla stabilizzazione dei precari storici dell’ Ente, che in base agli atti proposti dall’amministrazione, dovrebbe essere portata a termine con contratti a tempo indeterminato di 11 ore settimanali, entro e non oltre il 2016.
Ad inizio di seduta il sdg dott. Le donne, Presidente della delegazione trattante parte pubblica, ha informato le oo.ss. che nella giornata di ieri, è stato approvato il dl enti locali che consentirebbe di poter utilizzare per la stabilizzazione anche le risorse del triennio precedente che consentirebbero un ulteriore incremento orario da quantificare (14/15/16 ore?), nonché che, le regioni a statuto speciale come la Sicilia, che ancora oggi non hanno legiferato in merito alla mobilità dei dipendenti provinciali, non hanno blocco di assunzioni nel biennio 2015-16 e percio’ prima che cio’ avvenga sarebbe necessario ed indispensabile accellerare i tempi.
Il CSA, regioni autonomie locali, ha chiesto espressamente e ribadito piu’ volte al tavolo negoziale, che l’Amministrazione debba procedere al più presto ad approvare tutti gli atti propedeutici alle procedure concorsuali affinché non ci siano ulteriori ritardi col rischio rischio concreto di avventurarsi in eventuali norme Nazionali o Regionali, ormai sempre piu’ restrittive e purtroppo mai migliorative.
Nel merito della delibera, il CSA ha chiesto una verifica di eventuali passaggi che possano inficiare o addirittura impedire l’approvazione da parte della sottocommissione Ministeriale.
Nel merito delle 11/14/15/16 ore settimanali, stante le rassicurazioni dell’amministrazione comunale ed il dettame contrattuale che prevede all’art 4 che il dipendente a tempo parziale ha il diritto di chiedere dopo 3 anni (se esistono posti vacanti in organico), il full time e stante il fatto che le risorse assunzionali consentono oggi l’assunzione solo per quelle ore, chiede di procedere celermente affinché non si ritardi ulteriormente il tempo affinchè i precari possano finalmente avere uno stipendio adeguato e certo nel piu’ breve tempo possibile mettendo cosi’ in sicurezza il futuro occupazionale dei precari storici dell’ente, ex giovani articolisti, ormai Nonni.>>