Controlli a tutela dei lavoratori ed al contrasto del lavoro nero. Sottoposte a verifica 4 attività commerciali e una Casa di Riposo per Anziani. Scovati 9 lavoratori in nero, di cui 3 subito regolarizzati.
Nei giorni scorsi, nel quadro delle iniziative finalizzate alla prevenzione e alla repressione dei reati inerenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro e l’emersione del lavoro nero, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro con personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, hanno svolto controlli, in tutta la provincia, volti ad accertare il rispetto della normativa di settore a tutela della salute dei lavoratori, nonché violazioni concernenti gli aspetti contrattualistici e previdenziali.
All’esito delle attività ispettive, i Carabinieri del N.I.L. hanno denunciato la titolare di un bar gelateria di Messina, ritenuto responsabile di aver omesso di sottoporre due lavoratori dipendenti alla prescritta visita medica ed alla formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nell’ambito del contrasto al lavoro “in nero”, nella gelateria e in un’altra di Messina, nonché in 2 ristoranti, uno del capoluogo e l’altro a Capo d’Orlando, sono stati controllati complessivamente 8 lavoratori irregolari, di cui 2 messi in regola subito dopo. A carico dei titolari sono state erogate complessivamente sanzioni amministrative e ammende per oltre 42.000 euro, mentre tre delle attività sono state sospese sino ad avvenuta regolarizzazione dei lavoratori.
Nell’ambito dei servizi svolti a tutela della salute e del benessere degli anziani, i Carabinieri del N.I.L., insieme ai colleghi del N.A.S., hanno controllato una casa di riposo della parte tirrenica della provincia. All’esito delle verifiche, la responsabile della struttura è stata denunciata per aver omesso di sottoporre un lavoratore dipendente alla prescritta visita medica ed alla formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché per non aver fornito ai lavoratori adeguata informazione sui rischi per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Anche in questo caso, è stato trovato un lavoratore “in nero”, poi messo in regola subito dopo la contestazione. A carico della titolare sono state erogate complessivamente sanzioni amministrative e ammende per l’ammontare di oltre 23.000 euro.