“Siamo certi, anzi, Amam è certa che i problemi idrici in molte zone della città non siano adesso accentuati dalla presenza di aria nelle condotte e che questa eventualità non si stia sottovalutando?

A porsi questo interrogativo e a girarlo ad Amministrazione e Amam è il sottoscritto, consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia che, dopo aver consultato degli esperti, espone una valutazione tecnica sulle possibili cause delle ancora tantissime criticità idriche esistenti.

È noto infatti – spiega Gioveni – che in un sistema idrico che ha carenze di portata e di pressione con una discontinuità di erogazione come sta avvenendo ormai da diverse settimane nei nostri impianti, si crea inevitabilmente la presenza di aria nelle tubazioni, che genera evidentemente resistenza alla mandata ‘alternata’ dell’acqua.

È ovvio che le mie sono semplicemente delle ipotesi o valutazioni che sottopongo alla verifica di chi in Amam è competente – precisa il consigliere – ma tali valutazioni trovano conferma da ciò che è avvenuto a Camaro Superiore alla conclusione della prima interruzione programmata della condotta del Fiumefreddo del novembre 2023.

Chi ha buona memoria, infatti (e ce l’hanno soprattutto gli allora esasperati abitanti di quella zona) – insiste l’esponente di FdI – ricorderà che in quella occasione, proprio a causa della massiccia presenza di aria nei tubi, l’acqua a Camaro Superiore arrivò dopo quasi una settimana! Ecco perché chiedo adesso di approfondire questo aspetto tecnico – conclude Gioveni – investendo quindi le nuove risorse non soltanto acquistando autobotti, ma anche installando o integrando (immaginandone già la ovvia presenza) delle valvole di sfiato nei punti più critici che servono ad eliminare l’aria e quindi ad avere più acqua con maggiore pressione.

Se poi ai cittadini, oltre a fare pagare l’aria che si respira (giusto per usare un idiomatismo) si vuole far pagare anche l’aria nei tubi, che lo dicano pure!”.

Il consigliere comunale
Capogruppo FdI
Libero Gioveni