Nota stampa del Consigliere comunale Libero Gioveni su “Legge Madia per le stabilizzazioni non prorogata”: <<I 46 vigili urbani concorsisti che al 31 ottobre termineranno i 36 mesi di servizio e che per effetto di un’auspicabile proroga della Legge Madia sarebbero potuti essere stabilizzati già dal 1 novembre con un regolare contratto a tempo indeterminato, purtroppo al momento non hanno più questa certezza!
Ad annunciare questa mannaia che colpisce questi agenti e di riflesso la nostra città che soffre da anni la carenza di personale nel Corpo della Polizia Municipale, è il sottoscritto, Consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, che ha da sempre seguito le vicende dei concorsisti e che adesso si dice preoccupato per gli effetti negativi che questo comporterà.
In pratica – spiega Gioveni – per procedere alla stabilizzazione dei 46 agenti e di tutto il personale della pubblica amministrazione del resto d’Italia (quindi non è solo un problema di Messina), il Parlamento avrebbe dovuto approvare un emendamento presentato da alcuni senatori di Fratelli d’Italia (fra i firmatari vi è anche l’On. Ella Bucalo) nell’ambito della conversione in legge del Decreto Milleproroghe, col quale si sarebbero dovuti prorogare i termini temporali previsti nell’art. 20 del D.Lgs. n. 75/2017 (che è appunto la Legge Madia).
Purtroppo però – prosegue il Consigliere – proprio ieri il Senato si è trovato costretto a respingere l’emendamento a causa di un parere contrario che il MEF ha espresso probabilmente per gli effetti negativi sugli equilibri di Bilancio dello Stato che un simile provvedimento avrebbe prodotto a cascata in relazione alle migliaia di assunzioni nelle varie pubbliche amministrazioni che quest’anno ci sarebbero state in tutta Italia.
Il problema però adesso c’è e al momento rimane – evidenzia l’esponente di FdI – seppur mi consola il fatto che la nostra deputazione nazionale si è già messa in moto per tentare di trovare delle soluzioni alternative di natura legislativa che possano venire in soccorso di queste preziose figure, un po’ come si è fatto nell’ambito della sanità per il personale Covid.
E’ ovvio tuttavia – conclude Gioveni – che, nelle more che giungano buone nuove da Roma, anche l’Amministrazione dovrà fare la sua parte (e a tal riguardo chiederò espressamente di discutere della vicenda in Aula), magari pensando a qualche riserva o preferenza di posti nel prossimo concorso per 146 agenti della polizia municipale, tenendo conto non solo dei 46 vigili ma anche, non dimentichiamolo, delle pochissime unità di idonei presenti nella vigente graduatoria dei concorsisti>>.