iovoglioinsegnareL’hashtag “#IoVoglioInsegnare” in questi ultimi mesi ha invaso numerosi Atenei di tutta Italia, è lo slogan della campagna nazionale lanciata da Link Coordinamento Universitario per difendere i diritti dei laureandi e laureati nell’accesso all’insegnamento, che per gli effetti de “La buona scuola” sta subendo radicali cambiamenti e creando non poco caos tra gli aspiranti docenti.

Messina non è di meno, ed è in questo clima che Studenti Indipendenti Unime, Collettivo facente parte di Link, ha aderito alla campagna, le attività dapprima hanno visto la diffusione di infografiche, materiali informativi ed aggregazione sui social network, per poi passare ad un assemblea che si è tenuta nell’aula 8 del Dipartimento di Civilità Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, che ha riscontrato un ottimo successo in termini di partecipanti.

Alla base della discussione, che ha visto protagonisti gli interventi di Andrea Torti rappresentante di Link e Michele Bruno quale portavoce del Collettivo Studenti Indipendenti, si è snocciolato l’impianto normativo: la Legge 107/2015, l’atto 377 del Governo e provvedimenti collegati che prevedono l’istituzione del FIT (Formazione Iniziale e Tirocinio), costituito da un concorso pubblico biennale a base regionale e tre anni successivi di tirocinio prima della definitiva ammissione in ruolo, e l’inserimento tra i requisiti di concorso di 24 CFU da conseguire negli ambiti Antropo-Psico-Pedagogici e delle Metodologie Didattiche.

I partecipanti all’assemblea hanno avvertito come positivo il piano generale della norma, che inizia a portare qualche luce in questa annosa questione, sollevando però molti punti critici da definire al più presto in alcuni suoi elementi essenziali, pertanto è stato redatto un documento inviato al Magnifico Rettore ed ai Direttori di Dipartimento affinché venga recepito come mozione al Senato Accademico, con il quale si richiede di:

-Rivedere i piani di studio e prevedere una riapertura straordinaria del periodo di presentazione degli stessi, non appena gli attesi decreti attuativi del Governo chiariranno i settori scientifico disciplinari (SSD, più semplicemente i titoli e i codici delle materie) dei 24 CFU previsti dalla nuova norma come requisito per il concorso, in modo da permettere l’acquisizione agli studenti senza complicare e dilatare nel tempo il proprio percorso di studi.

-Consentire ai già laureati l’iscrizione ad un semestre gratuito al fine di ottenere i 24 CFU e che tutti gli studenti possano acquisirli in forma extracurriculare, in corso, beneficiando di un ulteriore semestre gratuito.

Si richiede inoltre che sia fatta pressione affinché il Governo si impegni a:

-Chiarire al più presto i SSD, e predisporre finanziamenti per l’erogazione gratuita dei corsi negli Atenei.

-Adeguare il compenso previsto ai primi due anni di FIT, stimato attorno ai 400 euro, non adatto a garantire l’indipendenza economica del tirocinante.

-L’accesso ai benefici del diritto allo studio per i tirocinanti e per gli studenti e laureati che vorranno conseguire i 24 CFU.

-L’accettazione in via transitoria di qualsiasi esame conseguito nelle classi Antropologia, Psicologia, Pedagogia e Metodologie Didattiche prima dei decreti attuativi.

-La ripetizione del solo terzo anno di FIT per il tirocinante che non superi il vaglio dell’ultima commissione.

Sperando in un positivo riscontro da parte di Unime, si invitano tutti gli interessati a prendere parte al Gruppo Facebook dedicato per continuare a seguire il tema: https://www.facebook.com/groups/iovoglioinsegnaremessina/

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