Si è riunita stamani la V Commissione consiliare “Scuola e Politiche Culturali”, presieduta dal consigliere Pietro La Tona, per continuare la discussione sulla problematica della chiusura delle scuole cittadine. Il presidente La Tona ha fatto presente che le ordinanze, sindacale n. 162 e quella del Sindaco metropolitano n. 1, entrambe disposte lo scorso 3 agosto, a seguito dei report tecnici presentati dagli uffici comunali e provinciali, sono state parzialmente revocate. “In estrema sintesi – sottolinea La Tona – la quasi totalità delle scuole superiori di città e provincia rimangono chiuse, mentre gli istituti comprensivi in gran parte sono soggetti a limitazioni e, dunque, ai doppi turni. Anche nella mia qualità professionale di dirigente scolastico, confortato dai colleghi dirigenti scolastici intervenuti, dr.ssa Broccio della “G.Martino”, dr.ssa Greco della “S. Francesco di Paola” e dr.ssa Leonardi del Liceo “Seguenza, ho motivato ai colleghi consiglieri che la turnazione è uno strumento di difficile realizzazione perché comporterebbe oneri finanziari per la gestione del personale scolastico, la perdita di finanziamenti per i progetti che non si potrebbero realizzare e, soprattutto, la riduzione del tempo scuola ad una percentuale tale da non consentire la validazione dell’anno scolastico. Anche per le scuole superiori ho fatto presente che il proposto inizio ad ottobre, con recuperi a giugno, di cui parla il Sindaco, non appare realizzabile tenuto conto che la data degli esami di stato è fissata a livello nazionale e non è modificabile”. La Commissione ha poi preso atto che dagli incontri palermitani con il Presidente della Regione è emersa soltanto la necessità di costituire un’unità di crisi che nel giro di qualche anno possa risolvere il problema dell’edilizia scolastica in tutta l’Isola. Rimane però urgente e drammatico il caso Messina, per il quale la Commissione ritiene che tutti i soggetti in campo, al di là delle “speranze” del Sindaco, si aspettano soluzioni da parte del Comune di Messina che, a norma della Legge 23 del 1996, è obbligato a fornire edifici idonei per lo svolgimento delle attività didattiche e l’esercizio del diritto allo studio. “Come già fatto nella prima seduta – ha ribadito il presidente – il Sindaco ha fatto bene a porre il problema, ma lo avevo già avvisato del fatto che sarebbe stato comunque il Comune ad essere chiamato a trovare le soluzioni”. La Commissione, pertanto, ha deliberato, all’unanimità, di chiedere al Presidente del Consiglio comunale la convocazione urgente di una seduta straordinaria del civico consesso per porre all’ordine del giorno la difficile situazione delle scuole messinesi, invitando il Sindaco, l’Assessore alla P.I., i Dirigenti dei settori interessati, e chiedendo anche la partecipazione di Sua Ecc.za il Prefetto di Messina. “Non appare possibile, infatti, – ha concluso il presidente La Tona – lasciare le scuole chiuse, né dare l’impressione che la questione sicurezza si possa risolvere solo con una proroga dell’obbligo delle certificazioni. Necessita, invece, o trovare edifici alternativi o effettuare le verifiche reali di staticità e sicurezza antincendio per quelli esistenti”.