E mentre il Governo sembra volere abbassare la guardia, la Casa di Ospitalità “Collereale e Asili d’Infanzia”, casa di riposo che accoglie circa 170 anziani decide di alzare le difese contro il contagio da Coronavirus e da lunedì 6 aprile passerà al regime di convivenza: gli operatori rimarranno in servizio per turni di 10 giorni consecutivi. La prima squadra, entro domenica, verrà sottoposta al tampone. Ovviamente entreranno in servizio solo quanti risulteranno negativi. “Una decisione inevitabile che meditavamo da tempo – afferma il direttore generale della struttura, dott. Giuseppe Turrisi – ma che da lunedì diventerà realtà. Non possiamo rischiare di fare la fine della casa di riposo “Come d’incanto”, sarebbe un devastante effetto domino”.
In realtà l’Ipab di via Catania dallo scorso 23 febbraio ha messo in atto misure restrittive che col passare del tempo sono diventate sempre più rigide: prima il registro dei visitatori con la misura della temperatura a tutti gli ingressi, dal 2 marzo visite ridotte al minimo, dal 10 marzo visite e ricoveri sospesi e smart working per i servizi amministrativi. Quindi la decisione definitiva: il regime di convivenza. “Dopo avere sentito la Direzione sanitaria – prosegue Turrisi – ho contattato il nostro servizio Risorse Umane che ha approntato la turnistica. Dopo l’approvazione delle Organizzazioni sindacali, abbiamo avviato un sondaggio su base volontaria dei dipendenti e la risposta è stata soddisfacente, anche se non sono mancate le eccezioni in negativo. Gli operatori in regime di convivenza, che saranno 45 per turni di 10 giorni, troveranno posto nell’ala di via Sardegna e altri direttamente nei reparti in cui operano.
Massimiliano Mondello, responsabile Risorse umane.