La sospensione o l’esenzione dal pagamento delle bollette, ecco la proposta del sindaco De Luca avanzata lunedì 30 marzo e comunicata pubblicamente sui canali social e televisivi, com’è suo solito fare durante i giornalieri appuntamenti pomeridiani con i cittadini. A suo avviso un simile provvedimento produrrebbe benefici immediati, diversamente dai già preannunciati sussidi statali da lui definiti “elemosina di stato”.
«Il decreto legge 9 del 28 febbraio 2020 ha stabilito che per gli 11 comuni che per primi sono stati colpiti dall’emergenza coronavirus (10 in Lombardia: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Codogno, Castiglione d’Adda, Fombio, Maleo, Somaglia, San Fiorano, Terranova dei Passerini; e uno in Veneto, Comune di Vo’) che costituivano l’originaria «zona rossa», di sospendere i pagamenti delle bollette di luce, gas, acqua e rifiuti fino al 30 aprile. […] Questa misura non è stata poi estesa al resto dei territori italiani anche quando, con Dpcm 9 marzo 2020, sono divenuti tutti zona rossa» critica il sindaco peloritano.
Dunque, ciò che rimprovera è proprio la mancata estensione del provvedimento di agevolazione economica dalle iniziali zone rosse all’intero territorio nazionale, dal momento che ormai ne condivide la medesima sorte a seguito dell’ordinanza nazionale anti-contagio da Covid-19. Una situazione di disagio economico che stanno affrontando tantissimi i cittadini italiani con la chiusura della quasi totalità delle fabbriche, esercizi commerciali ed attività lavorative.
Il decreto-legge del 28 febbraio prevedeva la momentanea sospensione dei termini di pagamento sino al 30 aprile, sia per quanto concerne gli avvisi di pagamento che le fatture. L’attività di sospensione viene svolta dall’Arera (Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente) che stabilisce anche le modalità di rateizzazione e la copertura delle componenti tariffarie senza ulteriori oneri per la finanza pubblica. Il versamento tardivo delle somme dovute avverrebbe dopo il periodo previsto di sospensione, con la prima fattura successiva senza alcuna sanzione o interessi, come stabilito dalla legge n. 880 del 4 giugno 1938.
Si rivolge dunque al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: «Signor Presidente, lei con un colpo di penna ha esteso a tutto il territorio nazionale le restrizioni, che io condivido e lo sa bene, per blindare il territorio. Perché è finito l’inchiostro quando si è tratta di estendere la sospensione di tutto ciò che noi abbiamo elencato?» propone sarcasticamente De Luca. Soluzioni, perché a suo dire non si possono definire veri e propri “benefici”, rivolte soprattutto ai soggetti meno abbienti: «Qui il clima è serio, perché io da stanotte sono bombardato di messaggi della gente che aveva ancora qualche centinaio di euro sul conto corrente e a un certo punto si è ritrovata addebitato sul conto il pagamento della bolletta della luce e ovviamente la disperazione è continuata ad aumentare» interviene il primo cittadino nel timore che la situazione sfoci in tragedia.
Il Comune di Messina, dal canto suo, vuole contribuire al supporto ai cittadini attraverso specifici provvedimenti comunali, unitamente al ricorso alle risorse dello Stato e dei suoi enti. Secondo il sindaco peloritano c’è la copertura finanziaria per far ciò, pertanto enfatizza l’importanza di non contenere la spesa. E a tal proposito riferisce il pensiero dell’esperto economista Mario Draghi: «Mettetevi in testa che questa è una guerra e si vince senza vincoli di bilancio».
Cristina Trimarchi