Quattro denunce per guida senza patente e una per rifiuto di sottoporsi ad accertamento finalizzato ad appurare lo stato di ebbrezza alcolica, nonché due denunce per atti osceni in luogo pubblico: è questo il bilancio dei controlli condotti dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile nel corso del fine settimana, su tutta l’area cittadina, finalizzati a contrastare il degrado urbano.
Ad essere stati denunciati ancora una volta per guida senza patente perché mai conseguita sono i conducenti di 2 motocicli e 2 ciclomotori, uno straniero e tre messinesi di cui uno minorenne; iI controlli sono stati effettuati lungo Viale Giostra, Viale Regina Elena, Via Garibaldi e Via Taormina. Nei quattro casi di guida senza patente tutti i mezzi sono risultati sprovvisti di copertura assicurativa e sottoposti a sequestro amministrativo. Ai sensi dell’art. 116 del Codice della Strada, chiunque guida senza aver conseguito la patente è punito con l’ammenda da 2.257 a 9.032. Nell’ipotesi di recidiva si applica altresì la pena dell’arresto fino ad un anno.
Invece un 25enne di Messina, conducente di una Toyota Yaris che, è stato fermato alle ore 02.20 dell’altro ieri in Via Palmara in evidente stato di ebbrezza alcolica, rifiutandosi di sottoporsi all’alcoltest e pertanto venendo denunciato all’A.G. per rifiuto di sottoporsi ad accertamento tecnico finalizzato ad appurare lo stato di ebbrezza alcolica. E’ insensato opporsi all’accertamento, perché il Codice della Strada equipara questo caso alla guida in stato d’ebbrezza con valore superiore a 1,5 g/l, perciò con la pena massima che prevede l’arresto da sei mesi ad un anno l’ammenda da 1.500,00 a 6.000,00 (con aumento da un terzo alla metà se reato commesso dopo le ore 22,00 e prima delle 07,00, proprio come nel caso di specie). Inoltre vi è la sospensione della patente da 6 mesi a 2 anni e il sequestro del mezzo finalizzato alla confisca.
I militari del Nucleo Radiomobile inoltre alle ore 00.50 odierne hanno sorpreso in via Industriale un minorenne messinese che in compagnia di una donna rumena stava consumando un rapporto sessuale orale sulla pubblica via. La donna rumena è stata denunciata all’A.G. anche per inosservanza del divieto di ingresso nel territorio nazionale, visto che aveva il divieto di reingresso dal 2011 al 2016 a seguito di espulsione. La pena per tale reato è della reclusione da 3 mesi a 3 anni.