Proseguono senza sosta i controlli del Nucleo Radiomobile di Messina nei confronti dei soggetti che, in ragione delle proprie vicissitudini penali, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto di sottoporre a particolari misure. In violazione alle prescrizioni loro imposte, due ventenni hanno infatti dimostrato di continuare a frequentare liberamente l’ambiente dello spaccio degli stupefacenti, a loro ben noto alla luce dei precedenti specifici. Nel corso di rituali controlli presso le rispettive abitazioni, ove i medesimi sono tenuti a permanere durante le ore notturne, i Carabinieri li hanno sorpresi in possesso di una dose di marijuana e dell’occorrente per consumare il proprio vizio. Oltre a venire entrambi segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti, il primo dei due giovani, in regime di obbligo di dimora, è stato proposto per un aggravamento della misura cautelare in parola, il secondo, sorvegliato speciale, è stato invece denunciato per il reato di inosservanza delle prescrizioni inerenti la misura di prevenzione di pubblica sicurezza cui è sottoposto.
Nell’ambito dei quotidiani servizi, inoltre, si è avuta l’ennesima dimostrazione della cattiva abitudine da parte di alcuni giovani concittadini di considerare la patente di guida necessaria per mettersi al volante nel traffico del capoluogo. Altri due aspiranti piloti sono stati sorpresi dalle gazzelle del Radiomobile: il primo sorpreso nelle vie del Villaggio Santa Lucia sopra Contesse, mentre imperversava al manubrio di un ciclomotore, il secondo, invece, fermato in località Pistunina, mentre al volante di una piccola utilitaria percorreva la SS 114. In ambedue i casi, peraltro, i veicoli risultavano privi di copertura assicurativa e venivano sottoposti a sequestro amministrativo. Per entrambi i giovani, privi di patente, è scattata invece la denuncia penale.
Sono 13 i denunciati all’A.G. nel corso di recenti e sistematici controlli effettuati dal Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Messina sui veicoli sottoposti a sequestro amministrativo in seguito a violazioni del Codice della Strada, tutti accusati di violazione colposa dei doveri relativi alla custodia dei beni.
I veicoli, sequestrati perché messi in circolazione senza la necessaria copertura assicurativa- circostanza purtroppo assai frequente a Messina- nell’attesa della definizione del procedimento di confisca ed alienazione da parte della Prefettura, erano stati affidati in custodia agli stessi trasgressori o ai relativi proprietari (come prevede la legge), i quali avevano dichiarato di avere la disponibilità di un luogo non soggetto a pubblico passaggio ove poterli controllare e preservare con efficacia. Con il tempo, però, alcuni custodi sono diventati meno diligenti, osservando i propri doveri con sempre minore attenzione, arrivando nella maggior parte dei casi ad abbandonare in strada sulla pubblica via i veicoli, poi scomparsi. In alcuni casi, addirittura, gli stessi custodi non si sono nemmeno preoccupati di denunciare il furto alle autorità, nonostante più volte invitati a farlo dai Carabinieri impegnati nelle vane ricerche dei veicoli presso i luoghi ove ne era stata in origine dichiarata la custodia. Tale condotta negligente della persona su cui ricadono gli oneri del controllo, non solo agevola di fatto l’illecita sottrazione del veicolo, ma favorisce anche l’impunità degli autori del furto, con la conseguenza che parte della responsabilità della perdita del bene ricade sul custode stesso. È in corso di accertamento l’eventualità che alcuni proprietari/custodi, prevedendo la definitiva perdita del mezzo a causa delle procedure di confisca ed alienazione avviate dalla Prefettura, abbiano deciso di far sparire loro stessi i veicoli al fine di guadagnarvi dalla vendita della componentistica di ricambio.
Sono già 40 le denunce all’A.G. per omessa custodia di tali mezzi nel corso del solo 2013.
Sempre in tema di violazioni ricorrenti commesse alla guida dai conducenti, proprio nella giornata di ieri il personale del Nucleo Radiomobile ha anche denunciato due minorenni per guida senza titolo di un ciclomotore. I baby centauri erano stati osservati dall’equipaggio di una gazzella nelle vie di Camaro, mentre si misuravano con il traffico cittadino scambiandosi vicendevolmente il ruolo di pilota. Fermati dai Carabinieri, uno dei due, sentendosi braccato, tentava anche la fuga a piedi, costringendo i militari ad un inseguimento per le vie dell’abitato. Individuato nelle immediate vicinanze, la bravata ha avuto epilogo negli uffici della caserma, dove i giovani venivano riconsegnati ai rispettivi genitori al termine delle formalità di rito. Da quest’anno il nuovo Codice della Strada ha inasprito il regime sanzionatorio, includendo anche la guida dei ciclomotori da parte di soggetti privi di patente o di certificato di idoneità tra le violazioni di natura penale, come già da prima accadeva analogamente per la guida di veicoli più potenti quali motocicli ed autovetture.