Nota diffusa dall’Assessore Nino Carreri: <<Rispetto ai temi sollevati dal comitato, sottolineiamo innanzitutto che più volte sia questa Amministrazione che i vertici di AMAM hanno incontrato i rappresentanti, garantendo costante aggiornamento e rispondendo puntualmente alle questioni poste. Confermiamo, ancora una volta, la piena disponibilità a proseguire nel dialogo e nel confronto.

Stiamo lavorando per ripristinare una situazione di assoluta normalità. È stato già chiarito più volte l’iter burocratico per ottenere l’autorizzazione sanitaria definitiva da parte dell’ASP rassicurando al contempo la cittadinanza sulla qualità dell’acqua che è costantemente monitorata da AMAM e risulta pienamente conforme ai parametri previsti dalla legge, insinuare il contrario è malafede pura.
Lo ripetiamo ancora una volta, l’acqua è potabile ma manca la certificazione di ASP.

Francamente risulta surreale leggere le dichiarazioni di una Senatrice della Repubblica che, con il solo scopo di alimentare timori del tutto infondati tra i cittadini, mette ancora in  dubbio la qualità dell’acqua, creando allarme persino sulla possibilità di utilizzarla per gli animali domestici. Forse, però, una cosa la senatrice l’ha centrata: lo scirocco di questi giorni può davvero confondere le idee.
E sorprende ancor di più che l’ex assessore Ialacqua, rappresentante di una giunta Accorinti che ha lasciato AMAM con oltre 59 milioni di euro di debiti solo con i fornitori di energia elettrica, oggi si permetta di parlare di “sistema colabrodo”. Messina, lo ribadiamo, non ha certo dimenticato l’ottobre 2015 quando, proprio per l’incapacità gestionale di quella amministrazione, la città rimase senza acqua per quasi un mese, in una situazione disastrosa per l’intera comunità.

A chi oggi continua a fare demagogia anche sulla questione Ponte sullo Stretto ricordiamo che è stata proprio l’amministrazione Basile a vincolare qualsiasi autorizzazione o parere sull’opera alla preventiva realizzazione di interventi compensativi per circa 50 milioni di euro, interamente dedicati al potenziamento del servizio idrico cittadino. Queste opere non solo partiranno prima della costruzione del Ponte, ma sono già oggetto di incontri tecnici tra AMAM e la società Ponte sullo Stretto, come ben noto a chiunque voglia realmente informarsi.
Ricordiamo inoltre che Messina è l’unica città siciliana ad aver ottenuto questo finanziamento, pari a 20,7 milioni di euro, per i lavori di riqualificazione della rete idrica finanziati con fondi del PNRR.

Troviamo quindi stucchevole, oltre che irresponsabile, questa continua opera di disinformazione da parte di chi ha messo davvero a rischio la città, non pagando neanche le forniture di energia elettrica e spingendo l’azienda sull’orlo del fallimento.

Ribadiamo, infine, che restiamo sempre disponibili al dialogo con i cittadini e con chiunque abbia a cuore Messina, ma non certo con quei politici che, dopo aver gestito in maniera fallimentare AMAM, oggi non hanno nemmeno il coraggio di assumersi apertamente la responsabilità politica del disastro prodotto, preferendo nascondersi dietro la facciata di comitati civici>>.