giornata-migranteIn occasione della Giornata del rifugiato e del migrante, il 29 settembre, Messina è stata animata da una marcia simbolica che ha interessato le principali piazze della città nel corso del pomeriggio di domenica. Organizzata dall’Ufficio Migrantes, da sempre impegnato nell’obiettivo dell’intercultura, si è configurata come un inno all’umanità e all’accoglienza.

Vi hanno preso parte i volontari e le varie comunità religiose della diocesi, dopo la riunione mattutina di preparazione alla XVII Assemblea diocesana. Infatti, presso il Seminario Arcivescovile ha avuto luogo un incontro volto a riflettere sul cammino associativo dell’Azione Cattolica, durante il quale sono state stilate delle linee-guida sugli obiettivi del triennio a venire. In presenza dell’arcivescovo, della presidente diocesana Barbara Orecchio e del vicepresidente Alberto Randazzo, sono stati indicati i percorsi dei settori adulti, giovani e giovanissimi, prima della messa presieduta da monsignor Tindaro Cocivera.

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Un’occasione di confronto, discernimento comunitario e programmazione locale di ogni singola Chiesa in vista dell’Assemblea avrà luogo dal 30 aprile al 3 maggio del 2020. A tal fine è stato presentato il documento assembleare che procede dall’ambito parrocchiale, diocesano e infine nazionale per rinnovare i consigli, con incarichi elettivi a cadenza triennale. Parole d’ordine sono sinodalità, dialogo, fraternità e “prossimità come antidoto alla globalizzazione dell’indifferenza”, come indicato da Papa Francesco. Proprio in virtù di quest’ultimo punto si è deciso di prender parte alla marcia solidale, confermando l’indole missionaria dell’ACR stabilita sin dal suo sorgere, nel 1969.

Nel pomeriggio quindi tutti riuniti a Piazza Municipio, da dove alle ore 16,30 si è mosso un corteo composto, finalizzato a ribadire l’esigenza di solidarietà al di là delle divergenze religiose e culturali. Un pomeriggio soleggiato, scandito da sette soste pari ai sottotitoli del messaggio del Papa, e allietato dalla canzone simbolo della lotta contro l’apartheid, “We shall overcome”. Tra i partecipanti vi erano i rappresentanti di diverse religioni, da quella islamica all’ortodossa, dalla valdese alla cattolica, nonché le cappellanie dello Srilanka e Filippine. Hanno aderito anche i membri della comunità di Sant’Egidio e l’Associazione guide e scouts cattolici italiani. Meta finale Piazza Duomo, dove si è svolta una celebrazione durante la quale è stato impartito il sacramento della Cresima ad alcuni membri della comunità filippina e di quella srilankese; quest’ultima ha donato all’arcivescovo una collana floreale in segno di accoglienza e di pace.

Prossimo appuntamento: la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, per rinnovare il ricordo di chi ha perso la vita per sfuggire a guerra e povertà, prevista per giovedì 3 ottobre alle 21,30 al Monte di Pietà.

Cristina Trimarchi

 

 

 

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