Riceviamo e pubblichiamo: <<Letturisti Ata, il presidente Puccio precisa in merito al diniego della proposta di proroga. “La scelta unilaterale della cooperativa di non proseguire il servizio non puo’ essere in alcun modo addebitata ad Amam”.
In merito a quanto riportato dal quotidiano Gazzetta del Sud, nell’edizione del 01 agosto 2019, nell’articolo dal titolo “LETTURISTI DELL’AMAM, FUMATA NERISSIMA, NON CI SARA’ LA PROROGA”, il presidente di AMAM SpA, Salvo PUCCIO chiarisce i termini della questione già discussa con i vertici della Cooperativa ATA, cui l’Azienda che gestisce il servizio idrico integrato ha affidato, con procedura di appalto, i servizi di lettura e sostituzione dei contatori, per le utenze cittadine.
“La vicenda del rinnovo dell’appalto esterno scaduto alla ditta ATA, da cui dipendono i letturisti – chiarisce il presidente di AMAM, Salvo PUCCIO – è stata oggetto di una formale corrispondenza tra la nostra Azienda e la ditta appaltatrice che, alla proposta di un prosieguo del rapporto contrattuale ha prima opposto un diniego per poi manifestare un’apertura. Alla richiesta formale di proseguire non è giunta però la concordata accettazione di una proroga che, si conferma, può arrivare sino ad un anno”.
“La scelta della ditta ATA – precisa il vertice di AMAM – è dunque unilaterale e non legata a fattori tecnici, alla consistenza o tipologia dell’attività oggetto di proroga, alla capacità di gestire all’interno l’attività richiesta ed attualmente esternalizzata, con personale numericamente stimato o già presente. Certamente – ribadisce PUCCIO – la situazione ci impone la ricerca di soluzioni alternative, attualmente al vaglio, che consentano: da un lato, di non generare un disservizio, per il venir meno del’attività di lettura dei dispositivi di consumo, dall’altro, di concerto con i sindacati, la salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti delle aziende appaltatrici, che lo hanno sempre svolto per AMAM, con puntualità”
“Proprio su questo aspetto – puntualizza il presidente di AMAM – pongo l’accento e rammento come a questo management le questioni occupazionali siano care e di come lo abbia dimostrato, dando vita a procedure selettive a salvaguardia di categorie di lavoratori in possesso dei requisiti di legge: dai dipendenti ‘ex CEA’, alle assunzioni attraverso il Centro per l’Impiego, ai nuovi bandi di concorso in itinere, sino alla soluzione contrattuale conclusa con successo a tutela dei lavoratori ‘ex Agrinova’”>>