Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro hanno concluso un’attività di controllo ed osservazione che durava da giorni che ha portato al rinvenimento di una piantagione di 600 piante di cannabis e il ritrovamento di ben 45 kili di marijuana già essiccata. Il sito ricadente nella giurisdizione della Stazione Carabinieri di Mesoraca è identificabile con i terreni demaniali, dalla morfologia incredibilmente accidentata e dall’accesso particolarmente difficile, posti tra le località Sant’Antonio ed Arietta, in pratica al confine tra Mesoraca e Petronà.
La scoperta è stata effettuata la settimana scorsa grazie all’attività di perlustrazione aerea effettuata dai militari di questo Comando con l’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia nell’ambito delle ricerche di Varì Domenico, l’uomo scomparso nei dintorni di Mesoraca da quasi due settimane.
Dall’ elicottero dell’Arma con non poche difficoltà è stata scorta una variazione cromatica nel paesaggio, la quale non è sfuggita agli occhi attenti degli investigatori: i colleghi dell’ 8° N.E.C., particolarmente efficaci in questo tipo di attività, hanno continuato a sorvolare la zona rinvenendo una sorta di “ragnatela” di piazzole in un territorio che definire aspro e tortuoso sarebbe riduttivo.
Una volta prese le coordinate è toccato ai militari del Nucleo Operativo e della Stazione di Mesoraca avvicinarsi via terra alla zona segnalata : qui, la difficoltà nella marcia si è manifestata ancor più improba in considerazione degli improvvisi crepacci, dei piccoli torrenti e dei solchi profondi diversi metri che all’improvviso si palesavano sul terreno.
L’attività di perlustrazione a terra è durata più di un giorno, ed è servita ad identificare diverse piazzole vicine tra loro pur se separate da cespugli di rovi e sterpaglie, tutte prossime a piccoli torrenti d’acqua, nelle quali insistevano delle piante di canapa indiana alte già 2,5 metri; inoltre in prossimità di un solco del terreno, all’interno di una piccola grotta sono stati rinvenuti sette sacchi di juta con all’interno marijuana già essiccata per un totale di ben 45 kili.
Dopo diversi giorni di appostamenti, si è deciso per l’intervento in considerazione del fatto non di poteva rischiare di far cadere nelle mani della criminalità locale un così grande quantitativo di droga che ad un primo calcolo avrebbe potuto fruttare circa ben ottocentomila Euro con la vendita al dettaglio.
Il Pubblico Ministero di turno, contattato dai militari, ha autorizzato la distruzione in loco delle piante, fatto salvo un numero cospicuo per il repertamento imposto dalla legge; i 45 kili invece sono stati posti sotto sequestro per le analisi di rito.
L’attenzione degli investigatori ora verterà non solo sull’identificazione di chi materialmente è stato in grado di porre in essere una piantagione così ben curata ed ideata, ma soprattutto su chi avrebbe avuto la possibilità di gestire una tale mole di sostanza stupefacente ai fini di spaccio nella zona di Mesoraca, Petilia e Botricello.