In riferimento alle ultime dichiarazioni apparse su alcuni siti d’informazione del consigliere di minoranza Francesco Gervasi il sindaco Antonio Palermo chiarisce quanto segue: «Nell’ultimo Consiglio Comunale ancora una volta ci siamo trovati difronte un’opposizione che non riesce a farsene una ragione della sconfitta elettorale e ha perso completamente il bandolo della matassa. Nervosa, inconcludente, che spara numeri come se giocasse al Super Enalotto e che afferma tutto e il contrario di tutto. Contraddizioni su contraddizioni, insomma. Dicono che Radicamenti è un grande Festival e nello stesso tempo lo definiscono uno sperpero di soldi pubblici, salvo venire ad applaudire in prima fila ai concerti. Dicono che il bilancio quadra con la vendita dei boschi, ma quando erano in maggioranza ciò andava bene. Dicono che alcune tasse non vanno pagate ma tacciono su altre e chiedono servizi efficienti. In sintesi, a qualcuno per 10 anni da assessore di due diverse giunte andava tutto bene per poter gestire potere mentre ora passato all’opposizione non va più bene nulla. E poi è gravissimo che chi ha avuto ruoli di governo per anni non sappia ancora come funziona annualmente l’anticipazione di tesoriera e crei allarmismo tra i cittadini; altrettanto grave è stata anche la volgare caduta di stile del capogruppo di opposizione che ha parlato di “supposta” ai cittadini, l’ennesima conferma di uno stato di confusione allarmante da parte dei nostri avversari. Al contrario, noi con i nostri interventi abbiano riportato la discussione sul terreno del confronto e soprattutto ripristinato la verità. Ho ricordato numeri veri, quelli contenuti nella Relazione di Fine Mandato certificata dal Revisore dei Conti, da cui emerge il lavoro svolto dalla mia amministrazione negli scorsi 5 anni per risanare i conti pubblici, afflitti dai guasti del passato provocati dai miei attuali oppositori che per lunghi anni hanno governato la nostra Città e dai continui tagli a cui siamo sottoposti noi Sindaci ed enti locali, specie al Sud. Numeri, fatti evidenti, che smentiscano palesemente le chiacchiere dell’opposizione».
Specificatamente sul bilancio interviene l’assessore Angelo Greco. «Il debito è passato dai 6,2 milioni di euro del 2014 ai 5,5 del 2018, con le entrate correnti aumentate in 5 anni del 15 %, gli investimenti per il nostro territorio cresciuti del 120 %, la riduzione dei tanti sprechi trovati, la diminuzione delle tasse, le esenzioni per le nuove attività commerciali e l’abolizione della Tasi senza aggravare mai la già difficile condizione finanziaria del nostro ente. Situazione debitoria ereditata da parte di chi oggi sedie alla minoranza. Quando si usano paroloni come dissesto finanziario dell’ente bisognerebbe fare attenzione soprattutto se lo si lega a cifre e contesti non direttamente correlati e si dovrebbe invece sapere e conoscere che le reali situazioni deficitarie hanno un’origine precisa ante 2014 con tutta la loro evoluzione. E’ bruttissimo che ci sia qualcuno che nell’alimentare paure e timori quasi faccia il tifo affinché accadano eventi che sarebbero negativi per la sua comunità, noi facciamo il tifo, invece, per Mendicino e per il suo sviluppo che è partito dalle macerie del passato e che lentamente ma in modo incisivo troverà il giusto sbocco amministrativo».