Si è svolto presso l’Istituto Superiore “Familiari” di Melito Porto Salvo il primo appuntamento del progetto “A-ndrangheta progettiamo una città senza crimine”.
Si è discusso di fronte ad un’aula gremita di studenti del tema della violenza di genere e di come educare ai sentimenti. Ad aprire i lavori della tavola rotonda è stato il Dirigente Scolastico, Domenico Zavettieri, mentre a relazionare sul tema si sono avvicendati il Commissario di Polizia, Francesco Meduri, il Coordinatore dell’Osservatorio del Consiglio Regionale contro la violenza di genere, Mario Nasone, la Responsabile degli Avvocati “Marianella Garcia, Lucia Lipari, la Vicepresidente della Coop. Soleinsieme, Carmen Nucera. Molte le sollecitazioni da parte dei ragazzi, che hanno messo a fuoco le criticità legate ai rapporti tra genitori e figli a seguito di violenze subite o a cui si assiste all’interno delle mura domestiche, alle violenze che scaturiscono da relazioni distorte, l’attenzione a come i media ed internet veicolano la tematica e a come sia possibile affrontare queste situazioni, quali strumenti esistono per essere aiutati nel caso in cui si verifichino reati di questo tipo. Un incontro intenso che ha permesso di analizzare dal punto di vista socio-pedagogico e legale la violenza di genere e ha quindi posto l’accento sull’importanza del rispetto della persona, della sua dignità, della sensibilizzazione ed informazione sui propri diritti.
Diffondere la cultura della legalità tra i più giovani è infatti uno degli obiettivi costantemente perseguiti dal progetto della Polizia di Stato, che, nella città e nella provincia di Reggio Calabria, vedrà svilupparsi un’iniziativa davvero coinvolgente, che avrà durata biennale e sarà rivolta agli studenti del quarto anno delle scuole secondarie di II grado.
Il progetto prevede la partecipazione di 32 istituti scolastici, 64 docenti e 128 studenti interessati, 32 Tutor della Polizia di Stato, e 480 esperti che parteciperanno agli incontri organizzati tra la Polizia di Stato e gli studenti, che si svolgeranno nei primi sei mesi dell’anno scolastico appena iniziato, e che verteranno su diverse materie quali bullismo, reati informatici, violenza di genere, criminalità organizzata, droga, ludopatia, sicurezza stradale e ferroviaria, coesistenza tra diversi.