Sequestrate oltre due tonnellate di novellame di sarda “bianchetto” illegalmente detenute da due autotrasportatori calabresi. Proseguono senza sosta le attività di controllo lungo la filiera ittica disposte dal Centro Controllo Area Pesca del Reparto operativo della Direzione Marittima di Reggio Calabria, in alcuni casi rientranti nella pianificazione prefettizia denominata “Focus Ndrangheta”.
Garantire la tutela del cittadino quale consumatore finale, del patrimonio ittico nazionale in generale prevenendo l’immissione sul mercato di alimenti non in regola con la normativa vigente, in qualunque forma l’illiceità si cristallizzi è l’obiettivo principale che il Corpo delle Capitanerie si prefigge di ottenere.
Nelle prime ore di sabato 14 marzo, personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Villa San Giovanni congiuntamente al personale della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, nell’ambito di controlli mirati a prevenire la pesca e la commercializzazione abusiva di novellame, ha effettuato alcuni controlli a mezzi adibiti al trasporto di prodotti ittici. Durante un accertamento a due furgoni pronti ad imbarcarsi per la Sicilia presso gli imbarchi di Villa San Giovanni, i militari hanno rinvenuto rispettivamente 429 (300 + 129 ) cassette di polistirolo contenenti novellame di sarda, più comunemente chiamato “bianchetto”, per un totale di circa 2.145 kg.
Trattasi del più ingente quantitativo di novellame sequestrato nella Calabria, che avrebbe potuto fruttare nel florido mercato siciliano oltre 40.000 Euro.
Gli autisti dei mezzi, ambedue residenti a Corigliano Calabro, sono stati identificati e deferiti in stato di libertà alla Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria, mentre l’intero prodotto ittico è stato posto sotto sequestro penale.
Dopo la certificazione del dirigente medico veterinario competente del servizio veterinario Area “B” della locale ASP 5, che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano e l’autorizzazione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, tutto il prodotto è stato donato in beneficenza a 12 istituti caritatevoli locali per il successivo consumo presso le mense degli stessi, trasformando, così, una condotta non conforme alle vigente disposizioni normative, in un gesto a favore dei soggetti più bisognosi.
“ I controlli alla filiera della pesca da parte di tutto il personale della Guardia Costiera calabrese proseguiranno con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite ed in special modo verso coloro che effettuano con scelleratezza la pesca di prodotti ittici sotto la misura minima, fatto che comporta di fatto un depauperamento della fauna ittica con gravi ripercussioni per lo sforzo di pesca nazionale”.