Dopo la recente visita nei luoghi racchiusi nella cinta muraria cinquecentesca attigua al sacrario di Cristo Re, il Movimento Cristiano Lavoratori di Messina denuncia lo stato di degrado e di incuria di uno dei complessi monumentali più importanti della Città. Sono state in passato diverse le segnalazioni a riguardo, con l’interessamento diretto del consiglio della IV circoscrizione a dare ampia e documentata notizia della sporcizia e dell’abbandono in cui versa lo stesso Belvedere, principale luogo di sosta di turisti e visitatori della città. A questi dati si aggiungono gli scempi e le scritte recenti a deturpare un luogo simbolico e di interesse storico come appunto la Torre Matagrifone e la struttura nel suo complesso.
MCL fa leva sulle forze politiche, che in queste settimane si confronteranno sul futuro della città, partendo dal dato più prossimo dei cittadini, quello del richiamo alla cura dei luoghi non secondari della nostra città. Nello specifico la dirigenza del Movimento chiede che vengano tutelate le mura perimetrali del complesso monumentale della Torre avendo cura di rimuovere le scritte apparse recentemente lungo la parete della cancellata; assicurare la sicurezza del marciapiede che costeggia il curvone di Viale Principe Umberto con la puntuale pulizia da erbacce e detriti lasciati a discapito del decoro urbano; stabilire con la Sovraintendenza uno strumento di gestione che consenta la visita ai cittadini e visitatori assicurando la tempestiva riqualificazione dell’ambiente circostante, con un occhio di riguardo al percorso che ogni turista temerario si appresta a fare una volta giunto al sacrario.
“Il problema dei beni monumentali lasciati in stato di abbandono è un ritornello a cui ci siamo purtroppo abituati senza quasi più farcene carico ma proprio per non perdere il richiamo alla responsabilità lanciato dal nostro movimento lo scorso 1 maggio dal Santuario della Vergine di Montalto- afferma Giuseppe Bottaro, presidente MCL – che oggi lo riportiamo all’attenzione della cittadinanza”.
“Quanti di noi si candidano alla guida della città – afferma Piero Caliri, vicepresidente MCL e candidato al quartiere – provino a misurare le promesse con le reali esigenze dei quartieri. La mia esperienza e quella dei colleghi della mia Municipalità ha saputo fare molto per questa porzione di città, adesso occorre che alle denunce seguano buone prassi da parte delle istituzioni e degli stessi cittadini”.
Le responsabilità della situazione attuale sono molteplici. “Si tratta di luoghi – spiegano i dirigenti MCL – che la sola amministrazione comunale non può manutenere e il disinteresse generale causa anche un ritorno d’immagine non proprio positivo per la nostra città”.
Il dato è sconfortante anche se raffrontato alle continue emergenze ambientali che ciclicamente attanagliano le nostre vie cittadine. E’ utile quindi dare deleghe chiare e risorse certe alle circoscrizioni per progetti a scopo per il recupero sistematico delle zone adiacenti i beni culturali della città secondo il principio sussidiario contenuto nella Costituzione e tutto ciò che concerne la tutela paesaggistica e delle bellezze panoramiche aggiornato nel cosiddetto “Codice Urbani” del 2004 che vincola anche gli strumenti urbanistici degli enti locali.
MCL Messina suggerisce anche un sistema di vigilanza pubblico-privato circoscrizionale da far coordinare alle associazioni di protezione civile, ai comitati e che si aggiunga alle attività proprie dei nuclei di polizia municipale nella cura di spazi verdi, di pubblico accesso come luoghi di ritrovo per la popolazione anziana e giovanile.