MessinaSud riceve e pubblica – “Mi aspettavo una buona affluenza, ma certamente non così alta. Sono veramente più che soddisfatto”, E’ quanto ha dichiarato Ferdinando Cosco, candidato alle regionali nella lista “Noi Sud” che appoggia Giuseppe Scopelliti, a conclusione della convention tenutasi domenica sera cha ha visto affluire a Soverato circa 800 elettori provenienti da tutti i paesi del medio Jonio. Ha presieduto l’incontro l’on.le Elio Belcastro, fondatore di “Noi Sud”, che si è ampiamente soffermato sulla “grande correttezza e indubbia professionalità di Ferdinando Cosco, qualità che certamente non mancherà di esprimere anche all’interno di Palazzo Campanella”. Hanno quindi preso la parola numerosi rappresentanti delle realtà locali del comprensorio provinciale, e tutti hanno ribadito “il completo fallimento di questa attuale Giunta di Centro sinistra e la voglia di avere volti nuovi come quello di Nando Cosco per portare una ventata di profondo rinnovamento delle politica calabrese”. Nel suo intervento conclusivo “non preparato – ha detto – ma sgorgante dal cuore”, Ferdinando Cosco ha fatto un ampio escursus di tutti le varie “malefatte” della passata legislazione e, nel contempo, ha illustrato il suo “progetto politico” di rilancio della sanità calabrese ed in particolare di quella catanzarese. “E’ urgente – ha più volte sottolineato – prendere in esame il ruolo degli ospedali del territorio, attribuendo a ciascun presidio un distinto ruolo, ma soprattutto potenziandoli con l’acquisto di attrezzature di ultima generazione per dare risposte qualificate all’utenza”. Cosco si è pure ampiamente soffermato sul ruolo del Suem 118. “Vi sono ambulanze obsolete in continua manutenzione – ha dichiarato – e la PET di Maida non è ancora medicalizzata. Bisogna quindi porre particolare attenzione agli organici, certamente insufficienti, delle varie postazioni, ma soprattutto bisogna procedere ad una vera integrazione delle Postazioni del 118 con le Guardie Mediche e i Pronto Soccorso degli ospedali. Spesso i cittadini non sanno chi contattare per primo e questo comporta disagi e ritardi che possono essere a volte fatali”. “Negli ospedali – ha aggiunto – mancano i servizi di accoglienza o triage, mancano medici e infermieri e non si è mai posta grande attenzione alla morfologia del territorio. Il nosocomio di Soveria Mannelli dovrà essere veramente considerato “ospedale di montagna” e come tale va assolutamente potenziato. Stessa cosa dicasi per la Riabilitazione e la Lungodegenza di Chiaravalle che lavorano con grande serietà e impegno, ma il cui personale è assolutamente insufficiente”. “Il Piano di rientro non può essere un piano contro i calabresi e i cittadini tutti che pagano le conseguenze di una gestione disastrosa dell’intero settore sanità. Deve, invece, essere l’occasione per riqualificare l’intera rete ospedaliera e territoriale attraverso il potenziamento delle strutture esistenti e delle risorse umane. Fare funzionare gli ospedali non è difficile, basta metterli nelle condizioni di lavorare a pieno regime, assumendo tutte le figure necessarie e rinnovando le attuali attrezzature. Insomma, per Ferdinando Cosco, innovazione e formazione devono viaggiare di pari passo e le due cose devono coincidere anche con un piano di assunzione molto dettagliato, soprattutto per quelle figure professionali che sono di assoluta necessità per assicurare un’assistenza quotidiana di qualità.