Il Sindaco – si legge nel comunicato diffuso dall’Ufficio stampa e integralmente pubblicato di seguito – replica alle velenose invettive del riferimento cittadino del neocomunismo locrese che probabilmente dopo una settimana di intensa attività politica e proficuo lavoro, ha inteso scagliarsi sul Vicesindaco con delega la Bilancio e al Personale, Raffaele Sainato, mettendo in dubbio l’operato dello stesso e chiedendo al sottoscritto la rimozione dell’incarico dello stesso Vicesindaco.
Le critiche mosse dal “professor” Guerrieri vengono facilmente smentite, anche perché il Vicesindaco in questi quindici mesi, al pari degli altri amministratori di maggioranza, si è speso senza limiti e senza alcun indugio con l’obiettivo di salvare la Città di Locri dal disastro economico finanziario che i noti “compagni di merenda” avevano cagionato alla Città in oltre 20 anni di scelte politiche scellerate e dissennate. Trattasi degli stessi compagni di cui oggi il giovane “professor” Guerrieri sembra esserne l’erede politico e che ambisce a ruoli amministrativi, per ricreare quelle stesse politiche deleterie e distruttive che in passato hanno attuato i suoi compagni.
Sicuramente il Comune effettua a norma di legge il rimborso di quota parte dello stipendio di Raffaele Sainato al proprio datore di lavoro, ma è anche vero che gli amministratori percepiscono un’indennità di carica decurtata del 40%, e che lo stesso Raffaele Sainato subisce un’ulteriore riduzione del 50% a causa del lavoro dipendente.
Riteniamo che non esiste nessuna indennità o rimborso economico per quantificare l’impegno dedicato dagli attuali amministratori a risolvere le criticità della Città, che altri non hanno saputo o voluto affrontare, preferendo la fuga della famosa giornata del 2 novembre 2012.
In merito alla delibera della Corte dei Conti si rileva che la competente Commissione del Ministero dell’Interno ha ritenuto perfettamente nei termini, la rimodulazione del Piano di Riequilibrio avvenuta il 27 gennaio 2014, sulla base della normativa intervenuta.
L’Amministrazione sta valutando di proporre ricorso alle Sezioni Riunite della Corte dei Conti, che già in passato hanno sconfessato la decisione della sezione regionale di controllo, vedasi Reggio Calabria e Cosenza. Tali precedenti hanno dimostrato che l’attività di controllo svolta dalla sezione regionale della Corte dei Conti è eccessivamente formalistica, sorvolando sul contenuto dei piani varati dai diversi comuni.
Al riguardo si rammenta che nel corso dell’Amministrazione Calabrese sono stati effettuati pagamenti di debiti pregressi per oltre 15 milioni di Euro (di cui i compari di Guerrieri non sono completamente estranei); collocati a riposo 17 dipendenti più altri 5 nel corso dell’anno 2015, con un notevole risparmio di spesa per il personale; ha mandato in riscossione ruoli pregressi che amministrazioni pavide avevano trascurato. In sintesi, ha innescato un sistema virtuoso che ha notevolmente cambiato la situazione economico – finanziaria dell’Ente trovata all’indomani dell’insediamento del maggio 2013.
L’insieme di questi fattori positivi ci inducono a guardare con ottimismo al responso delle Sezioni Riunite, sicuri di aver messo in campo tutte le misure possibili e necessarie per invertire un trend che aveva portato l’Ente al default.
Pertanto tutte le dichiarazioni dello “pseudo statista locale” costituiscono aria fritta e rappresentano la vecchia politica parolaia e protesa al rinvio della soluzione dei problemi, soprattutto quando si tratta di decisioni difficili ed impopolari. Decisioni queste che hanno caratterizzato l’attuale amministrazione con benefici che sono sotto gli occhi di tutti e soprattutto a vantaggio delle nuove generazioni.
Il lavoro fin qui svolto ci permette di guardare ad un futuro più roseo rispetto al grigio passato costruito da Guerrieri e company.