Il Sindaco Calabrese comunica che l’amministrazione comunale ha condiviso l’importante iniziativa “100 Comuni contro le mafie”, inviando l’adesione del Comune di Locri al delegato ANCI per la sicurezza, il Sindaco di Napoli De Magistris, per prendere parte al forum che si svolgerà il prossimo 22 maggio a Milano.
La criminalità organizzata sta perseguendo una strategia di espansione nel Centro – Nord del nostro Paese, attuando dinamiche simili a quelle già utilizzate nelle altre Regioni, ed in particolar modo nei nostri territori.
Già nel 2010, con l’adozione della Carta di Lamezia, l’ANCI ha lanciato l’allarme sulla necessità di far fronte ad un fenomeno di legalità debole che si presenta ormai in forma diffusa sull’intero territorio nazionale, dando il via ad un percorso di promozione della legalità e della sicurezza e prestando la dovuta attenzione alle specificità dei luoghi.
Gli amministratori locali toccano con mano ogni giorno la difficoltà nel contrastare i meccanismi di infiltrazione e nel sostenere la diffusione di un’economia sana.
Per il Sindaco Calabrese occorre fare fronte comune tra le amministrazioni comunali per arginare lo strapotere della criminalità organizzata che cerca di inserirsi nell’azione amministrativa locale. Ben vengano tale iniziative che servono a fare rete tra gli amministratori locali soprattutto di aree geografiche diverse vista la tendenza attuale della criminalità ad espandersi nella realtà del Nord Italia.
In tale ottica urge apportare novità alle normative attualmente in vigore. Appare ormai evidente a tutti che lo strumento dello “scioglimento dei consigli comunali per infiltrazione mafiosa” è da considerarsi superato, considerato che non impedisce in nessun modo l’infiltrazione mafiosa stessa, non tocca in nessun modo l’apparato burocratico di un Ente e, soprattutto, in molti casi, non sortisce gli effetti auspicati considerato che molti Enti sono stati sciolti più volte negli ultimi quindici anni (vedi Platì, San Luca, Taurianova).
Gli amministratori del Sud e Nord Italia non possono essere lascati soli e con armi spuntate a contrastare gli appetiti del potere criminale. Sono necessarie nuove regole e nuove forme preventive di controllo nel sistema degli appalti, delle concessioni urbanistiche e nel settore dei rifiuti che tanto interessano i potenti clan.
Appare quindi necessario dare un segnale di vicinanza concreta agli amministratori locali e, soprattutto, proseguendo nel percorso già avviato, individuare proposte concrete per i territori, perché l’elemento chiave è l’adozione di misure non solo di contrasto ma di prevenzione. Fondamentale è dare vita ad un “Patto strategico tra Istituzioni e con i cittadini”, con l’obiettivo di investire sull’etica della responsabilità e sulla cultura delle regole e della trasparenza, come presupposti chiave per costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile del Paese, economico, sociale e culturale.