I corpi di una donna di 26 anni e di suo figlio sono rimasti per settimane nell’appartamento al piano terra di un palazzo elegante nel quartiere di Gohlis a Lisia. E’ morto di sete dopo giorni di sofferenze, a due anni, accanto al cadavere della madre tossicodipendente, deceduta nell’indifferenza di vicini e servizi sociali in un quartiere bene di Lipsia, in Germania. I corpi della 26enne Yvonne F. e di suo figlio sono rimasti per settimane nell’appartamento al piano terra di un palazzo elegante nel quartiere di Gohlis, racconta oggi la stampa. Li ha trovati nella notte tra domenica e lunedì la polizia, a terra, l’uno accanto all’altra, dopo che un vicino li aveva messi in allarme per l’odore insopportabile che emanavano i loro cadaveri. Secondo la stampa la donna, 1,65 metri per soli 40 chili, sarebbe deceduta per un collasso multiplo di diversi organi interni, probabilmente causato dal prolungato consumo di droghe. Il piccolo, invece, è morto disidratato. I medici legali non hanno potuto stabilire quanto sia durato il suo calvario. Ma il bambino si sarebbe potuto salvare se solo qualcuno si fosse accorto della scomparsa della madre, hanno spiegato i medici. “Conoscevo tutti e due – ha raccontato un vicino al tabloid Bild – Il piccolo ha giocato un paio di volte con il mio cane. Ma la madre non voleva contatti. Le finestre erano sempre tappate con delle lenzuola”. L’uso di stupefacenti da parte di Yvonne F. era noto da oltre dieci anni ai servizi sociali, la cui macchina è stata evidentemente incapace di evitare questa tragedia. (ANSA)