Caro Tito, <<Questo scritto su Vito Maida (Soverato 7 giugno 1946 – 18 dicembre 2004), nel ventesimo anniversario della sua morte, è atto di doverosa riconoscenza per un amico e giovanile compagno d’arte, che è stato, in ogni giorno della sua vita terrena, testimonial, senza investitura, degno e devoto della storia e della cultura della sua Città e della Calabria>>… così esordisce (con l’Introduzione alla pagina 9) il suo amico di lunga data, autore e coautore di brani musicali Gaetano Drosi di Davoli nel raccontare <<VITO MAIDA CANTAUTORE E POETA – Ritratto dell’uomo e dell’artista>> della bozza pdf formato A4 di circa 180 pagine di un libro che è in lavorazione presso la Casa Editrice Libritalia di Vibo Valentia e che sarà disponibile (prima possibile, forse nei primi mesi dell’imminente anno 2025) in internet sulle maggiori piattaforme di vendita e sicuramente nelle principali librerie italiane e, in particolare, calabresi, specialmente a Soverato e dintorni. Ovviamente, ci sarà un’adeguata “presentazione” pubblica, probabilmente nella Sala Consiliare del Comune oppure al Teatro (magari con la diffusione di qualche brano musicale suo e dei suoi amici di quel gruppo del Nuovo Folk d’Autore “I Figli di Calabria” che tanto ha rappresentato e continua a significare nella Cultura della nostra “Terra Sublime”.
E, all’attuale pagina 10, Drosi precisa: <<Onorare la sua memoria, non per amor di patria e comun destino, ma per ragioni che vanno al di là del legame affettivo, è segno che quanto egli ha seminato, in solitaria o in gruppo, non è caduto fuori solco, tra i rovi o nella roccia>>. E continua <<Pur se angosciati dal rimpianto perciò che poteva essere e non è stato, stante la sua repentina dipartita, onorare la sua memoria è anche un modo per dare un segno, battere un colpo. Un risarcimento morale postumo, un’ultima ratio, per dare prospettiva alle sue produzioni artistico-culturali, da offrire, come lievito di stelle e luminoso esempio di tenacia e passione, ai soveratesi, innanzitutto, e ai calabresi (e non solo) di oggi e delle future generazioni>>. E ancora <<Liberamente parafrasando il sommo poeta, è un dire grazie, pur se tardivo, con la lingua del cuore che è comune idioma e che tutti comprendiamo purché lo vogliamo>>. Mi sembra che in tali frasi c‘è il nucleo centrale di tale pubblicazione a stampa: il dovere della memoria e della riconoscenza verso coloro i quali, come Vito Maida (Amico, Insegnante, Poeta, Cantautore, Ricercatore di Spiritualità e tanto altro), sono stati importanti nella nostra vita individuale e sociale. Ed è un trasmettere, un tramandare alle presenti e alle future generazioni personaggi e valori da tenere sempre presenti. Non ci poteva essere migliore tributo al comune amico Vito Maida di un libro che lo ricordasse e lo descrivesse il più possibile. Lo valorizzasse al meglio in conoscenza ed affetto.
1 – A SCUOLA LA CALABRIA E I CALABRESI ILLUSTRI
Dal momento che l’Italia (malamente Unita) ha praticamente fallito (pure nei suoi 163 anni di sfruttamento del Sud e sei milioni di poveri) il compito di armonizzare i suoi diversi ex Regni (oggi Regioni o macro-Regioni) e, anzi, cerca di peggiorare la situazione con la “Autonomia differenziata” … mi sembra assolutamente urgente e necessario rafforzare, prima di tutto, la dimensione omogenea della “CULTURA E COESIONE LOCALE” (o regionale) e poi anche quella nazionale, europea, internazionale e globale. Perciò, a cominciare dalla scuola e da un’apposita editoria, è essenziale ed insostituibile STUDIARE la STORIA della propria Regione di appartenenza (pure come Storia politica dell’Ente Regione dal suo avvio nel 1970) e del proprio Comune e/o Comprensorio. Insomma, abbiamo bisogno di CONTESTI STORICI E SOCIO-CULTURALI APPROPRIATI da conoscere bene, per una migliore e maggiore identità comunitaria, condivisa e SOPRATTUTTO ESERCITATA.
Perciò, l’appello va a Ernesto Francesco Alecci, attuale Consigliere regionale del comprensorio di Soverato e già stimàto Sindaco di questa Città. Può fare una proposta di legge affinché si studi a Scuola e in altre stazioni socio-pedagogiche LA STORIA, L’ARTE, IL TERRITORIO DELLA CALABRIA e i PERSONAGGI ILLUSTRI E VALORIALI di questa nostra Terra Sublime? … In tale legge sia prevista un’annuale FIERA-MERCATO DEL LIBRO E DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE – itinerante per Comprensori di anno in anno – (finanziata da Regione e Sponsor) affinché i cittadini possano avvicinarsi alla produzione editoriale organizzata o spontanea (cioè permettendo a coloro che si auto-editano di essere presenti, conosciuti e diffusi) … permettendo pure un utile incontro tra Autori inediti ed Editori. Così si rafforza la Cultura locale, Regionale con proiezione anche nazionale ed estera. Di tutto questo abbiamo parlato tanto io e Vito Maida, entrambi avvinti ed innamorati della nostra Calabria, Terra di bellezza sublime.
2 – IL PIANO DELL’OPERA DI GAETANO DROSI PER VITO MAIDA
Le attuali 180 pagine sono suddivise nel seguente modo: INTRODUZIONE (pagina 9) – ESORDIO (15) – PARTE PRIMA: VITO MAIDA POETA (21) – PARTE SECONDA: VITO MAIDA CANTAUTORE (61) – POSTFAZIONE DI GIULIO DE LOIRO (123) – RINGRAZIAMENTI (126) – APPENDICE A (131) – APPENDICE B (141) – APPENDICE C (155). Mi è piaciuta assai la dedica del volume: << Ai miei adorati nipotini Vincenzo ed Emily. Alle mie amate figlie Giusy e Alessandra. A mia moglie Graziella, centro del mio universo affettivo >>. In una sola dedica tre generazioni! Il meglio che si possa immaginare! …
Una particolare attenzione e considerazione bisognerebbe dare alle tante dotte note a pie’ di pagina. Infatti, questo testo sembrerebbe più un trattato poetico-letterario (con il frequente ricorso alle fonti, alle analogie e ad altri riferimenti) piuttosto che una narrazione semplice e colloquiale. Gaetano Drosi, pur non facendo sfoggio di cultura e di erudizione (e ne ha proprio tanta), dimostra di essere un vero intellettuale che seleziona assai bene ciò che vuole o deve lèggere.
E’ davvero assai ammirevole come siano sorprendenti la sua precisione e puntualità (quasi pignoleria, comunque necessaria in una pubblicazione seria) nel trattare ogni singolo argomento. Speriamo che in un futuro (il più prossimo possibile) Egli ci possa regalare altre pubblicazioni a stampa, tra cui le sue raffinate Poesie. Inoltre, sembra impareggiabile come “critico letterario”. Lo noto pure dai suoi flash che mi invia con i messaggi multimediali. Lo stesso Gaetano Drosi è un autore da scoprire adeguatamente.
3 – SALUTISSIMI
Caro Tito, concludo qui questa breve “Lettera n, 580” il cui solo scopo è unicamente quello di ricordare, in qualche modo, nel ventennale della scomparsa (18 dicembre 2004-2024) il nostro grande amico Vito Maida, uno dei personaggi più convincenti e validi della nostra vita, specialmente mia e di Gaetano Drosi. E, ovviamente, di tante altre persone che lo hanno conosciuto, ammirato, stimato e amato. Costoro, in particolare, aspettano con peculiare interesse, emozione ed affetto (ma anche con ansia e curiosità) quanto ha voluto scrivere e manifestare Gaetano in questo avvincente libro. Speriamo che il Comune di Soverato voglia dedicare a questo grande Artista e splendida Persona una qualche toponomastica, pure affinché i giovani possano, non dimenticando, trarre maggiore e migliore giovamento. In particolare sarebbe assai utile valorizzare quanto di inedito è rimasto ai familiari (come i diari, le foto e le ricerche sui Luoghi calabresi di grande e particolare spiritualità, e chissà quale e quanto altro). Intanto GRAZIE INFINITE a Gaetano Drosi per questo suo enorme tributo di conoscenza, di affetto e di verità! …
Noi ci diamo appuntamento alla “Lettera n. 581” … sicuri che, comunque, non ci fermeremo qui per ricordare e far meglio conoscere (in un modo o nell’altro) il nostro fraterno amico Vito Maida.
Ancora non ci lascia né si attenua il dolore per la sua troppo immatura scomparsa. E a me personalmente Vito manca proprio assai, pure perché mi rappresentava, nel quotidiano, quel “fratello” di poco maggiore d’età (quasi coetaneo) che avrei avuto se non fosse morto alla nascita.
Mercoledì 18 dicembre alle ore 18, nella Parrocchia Santa Maria Immacolata di Soverato, sarà celebrata una Messa di suffragio in ricordo di Vito e a beneficio della sua anima. Adesso, nel salutarti, ringrazio te e i nostri gentili, cari ed affezionati lettori. E chi può faccia passa-parola. Cordialità a tutti.
Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)
ITER-City, domenica 15 dicembre 2024 ore 11.22 – Da 57 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto” (con Amore). Le foto mi sono state fornite dagli interessati o sono state prese dal web libero e sicuro.