Caro Tito, come ricorderai, alle ore 08.58 di venerdì 21 gennaio 2023 (quasi due anni fa) hai pubblicato la << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-444-perche-a-davoli-si-ma-a-badolato-no-una-biblioteca-locale-utile-a-tutto-il-comprensorio/ >>. Riflettevo sul fatto che Davoli (in origine un paese molto simile a Badolato, da cui dista poco più di 11 km) sia riuscito, nei decenni post-bellici, a progredire enormemente (addirittura facendo quasi concorrenza alla vicina Soverato) mentre il mio paese natìo è rimasto praticamente al palo … anzi è inimmaginabile e paradossale per come e quanto sia regredito, nonostante tante “fanfare” (antiche e nuove). E sì che Badolato aveva dimostrato (già nell’800 e fino al 1940) di essere pure un emporio per i paesi vicini!… Ma, a parte ciò, mi premeva evidenziare l’esempio della Biblioteca che a Davoli c’è dal 18 gennaio 2011 e adesso, dopo quasi 14 anni, ha circa 80mila volumi, mentre a Badolato sostanzialmente non esiste (anche se formalmente istituita e con migliaia di volumi impolverati e chiusi in un salone).
Inoltre, consideravo il maggior ed ulteriore merito di Davoli a riguardo … che cioè la Biblioteca è stata fondata ed è gestita egregiamente non dal Comune bensì da un’associazione di volontari Vincenziani, animata dal tenacissimo prof. Aldo Marcellino. In verità pure Badolato aveva avuto una esperienza simile, quando dal dicembre 1999 e per qualche anno, la Biblioteca Comunale è stata eroicamente e gratuitamente gestita dall’associazione culturale LA RADICE, cui è venuto meno poi il sostegno minimo indispensabile da parte dell’Amministrazione Comunale. E sì che aveva dato prova di essere divenuto un notevole centro di aggregazione e consulenze non soltanto locale o regionale, ma addirittura punto di riferimento per ricercatori anche internazionali. Purtroppo, a Badolato si sono sempre avvicendate Amministrazioni comunali che non hanno mai dimostrato un deciso e fermo comportamento positivo verso la Cultura e, quindi, verso una Biblioteca. Per un Archivio sociale non ne parliamo affatto. Mi sento di affermare che dal 1946 i politici badolatesi hanno dimostrato di essere allergici alla Cultura (fatta eccezione per le locali Tradizioni popolari, già preesistenti, per il Teatro “socialista” e per qualche iniziativa ancora non pienamente strutturale e solitamente suggerita dall’esterno).
1 – LA BIBLIOTECA DI CAULONIA
Come abbiamo riportato mercoledì scorso 04 dicembre 2024 alle ore 13.53 con << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-576-miracolo-a-caulonia-la-comunita-riscopre-il-suo-genio-armando-verdiglione/ >>, ho avuto modo di conoscere meglio la situazione culturale del Comune di Caulonia, una cittadina che ha (più o meno) le medesime caratteristiche di Badolato. Con la differenza che ha numerose frazioni rurali cui prestare attenzione e per distribuire libri si serve di una “roulotte”. Ebbene, come illustra e dimostra il video << https://www.youtube.com/watch?v=Fdd416EVUSU >> la nuova Biblioteca Multimediale di Caulonia è stata realizzata con 60mila euro ottenuti dalla Regione Calabria con un bando pubblico che metteva a disposizione ben 4 milioni e 600 mila euro, di cui hanno tratto beneficio 84 realtà come ci ha raccontato venerdì 20 febbraio 2024 << https://calabria.live/inaugurata-la-biblioteca-di-caulonia-princi-libri-sempre-piu-veicolo-di-cambiamento/ >> ed anche (giovedì 17 febbraio 2024) << https://www.ecodellalocride.it/news/inaugurata-a-caulonia-la-nuova-biblioteca-multimediale-video/ >> . Dove era Badolato?… Intanto mi sono congratulato telefonicamente con il sindaco di Caulonia, dott. Francesco Cagliuso, non soltanto per aver realizzato una così bella ed efficiente Biblioteca Multimediale, ma anche per voler investine in Cultura. Peccato che Badolato abbia imitato Caulonia soltanto per l’estivo Festival delle Tarantella!…
Appena scoperta tale bella situazione culturale, alle ore 19.22 di martedì 03 dicembre 2024, via whatsapp, ho inviato al Sindaco di Badolato, Giuseppe Nicola Parretta, il video di inaugurazione della nuova Biblioteca Multimediale di Caulonia, da dove avrebbe potuto trarre informazioni ed utili riflessioni. << Possibile che altri comuni (più o meno come il nostro) riescono a fare le cose (pure in grande stile) e noi restiamo al palo??? >> così gli ho scritto. Non mi ha risposto né ha commentato (come solitamente è solito fare). Comunque, caro Tito, questa situazione mi ha definitivamente convinto che non c’è proprio alcuna volontà per far funzionare la Biblioteca di Badolato … specialmente se consideriamo che la mia prima proposta di istituire una Biblioteca risale a ben 48 anni fa, cioè al settembre 1976 e che da allora (tra Partito Comunista e liste civiche pure di centro destra) si sono avvicendate almeno almeno dieci Amministrazioni comunali da quel settembre 1976. E’ proprio troppo. Ritengo che Badolato non abbia eguali (in questo tipo di negatività socio-culturale). Significa che la classe dirigente di Badolato (di qualsiasi partito possa essere) è da considerarsi allergica alla Cultura. Personalmente ne sono ormai più che convinto in quasi cinquanta anni di diretta esperienza.
2 – SALUTISSIMI
Caro Tito, non so proprio cosa pensare dinanzi a tale situazione. Né riesco a concepire che un Comune come quello di Badolato (che dovrebbe temère l’acqua per tutte le alluvioni che ha patito) abbia pensato di fare una (secondo me una inutile e forse dannosa) cascata ornamentale a riciclo d’acqua (figurati i costi!) … mentre non riesce a concepire una struttura socio-culturale come una semplice Biblioteca-Archivio così necessaria pure per i programmi promozionali che ha messo in campo. Badolato sarà pure uno dei borghi più belli d’Italia, però – secondo me – manca di una qualche sostanza di base. Benissimo che si facciano nuove strade che possano agevolare i percorsi inter-rionali (come quella che si va ad inaugurare tra Girone e chiesa dell’Immacolata), ma non riesco a concepire in un borgo antico una cascata d’acqua che non appartiene alla sua Storia. Anzi. Comunque, per renderti maggiormente conto, vai a vedere l’inaugurazione sia della stradina detta “Percorso dell’emigrante” e sia di questa (assurda) “Cascata del Girone” che sicuramente procurerà più di un problema all’area circostante. Soldi sprecati. Chi vivrà vedrà.
Noi intanto ci salutiamo, pensando che il mondo sta, piano piano, andando verso una più tragica deriva bellica e genocida (in parte già in atto) come ai tempi antichi o del secolo scorso. E penso pure che è del tutto inutile ormai lavorare per la Cultura e i Valori, quando basta un dittatore (circondato da altri criminali) per sconvolgere il pianeta, già malato gravemente di suo. O l’Umanità si converte (anche nel senso di scegliere le soluzioni salvifiche e di pace) oppure è destinata a regredire (chissà?) forse fino all’età della pietra (sempre se qualcuno sopravviverà). Grazie per voler pubblicare questa “Lettera 577” e grazie ai lettori che ci seguono e ci incoraggiano (qualcuno pure molto generosamente nella stima). Alla prossima “578”. Tanta cordialità a te e a tutti!
Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)
ITER-City, venerdì 06 dicembre 2024 ore 06.19 – Da 57 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto” (con Amore). Le foto mi sono state fornite dagli interessati o sono state prese dal web libero e sicuro.