Caro Tito, nella precedente << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-570-la-calabria-sublime-di-mastia-drosi-e-slaughter-per-taurianova-16-novembre-2024/ >> (pubblicata lunedì 11 novembre 2024 alle ore 00.41) abbiamo letto i commenti dell’avvocato-scrittore Leonardo Mastia e del poeta-scrittore Gaetano Drosi al libro di Gertrude Slaughter “Calabria la prima Italia” che sta per essere presentato (sabato 16 novembre 2024 alle ore 18.00) nella Biblioteca Comunale “Renda” di Taurianova (R.C.) nel contesto della Capitale italiana del Libro. Adesso, in questa “Lettera n. 571” ci apprestiamo a considerare i commenti di altri tre amici: l’odontoiatra Domenico Rovito di Soverato, il docente prof. Giovanni Serianni di Catanzaro e l’imprenditore Rick Mastronardi (nato e residente nell’Ontario – Canada, ma orgogliosamente figlio di genitori italiani e molisani).
Per i nostri gentili lettori, l’invito è di partecipare a tale presentazione che vedrà gli interventi del filosofo Salvatore Mongiardo (Scolarca della Nuova Scuola Pitagorica di Crotone), dell’archeologa Maria Teresa Iannelli (Direttrice della Biblioteca Calabrese di Soriano VV) e dell’editore Giuseppe Meligrana di Tropea che ha il merito di aver dato alle stampe (dopo ben 85 anni) il libro della Slaughter (per mio interessamento) avvalendosi della traduzione della docente calabro-romana Sara Cervadoro.
In tale operazione socio-culturale hanno avuto un ruolo rilevante il prof. Lorenzo Viscido da New York (ma originario di Squillace) che ha procurato l’edizione originale del 1939 e la Biblioteca Calabrese che custodisce tale copia in lingua inglese.
Pare che in Italia ci siano soltanto quattro o cinque copie originali di “Calabria the first Italy”.
Per la più estesa pubblicazione della precedente “Lettera n. 570” mi corre l’obbligo ed il piacere di ringraziare, oltre te, anche gli amici direttori Antonio Tassone di << www.ecodellalocride.it >> di Siderno (RC), Franco Pòlito di << www.preserreedintorni.it >> di Squillace (CZ) e Rita Barone, segretaria di Redazione di << www.lanuovacalabria.it >> di Catanzaro. Ed ovviamente ringrazio gli amici che ci hanno onorato dei loro scritti sulla Slaughter: Leonardo Mastìa e Gaetano Drosi. Particolare riconoscenza va espressa ai nostri lettori, specialmente a coloro i quali ci seguono più fedelmente, soprattutto a quelli che ci riscontrano, rafforzando pure così questa nostra missione di diffondere valori e testimonianze, specialmente sulla “Calabria prima Italia”. Adesso, leggiamo quanto ci hanno inviato Domenico Rovito da Soverato, Giovanni Serianni da Catanzaro e Rick Mastronardi dal Canada. Voglio ricordare che, a suo tempo, ci ha inviato dall’Australia i suoi commenti Vanessa Lanciano, mia cugina di terza generazione.
1 – DOMENICO ROVITO
La lettura del libro “Calabria la prima Italia” di Gertrude Slaughter rivela fin dalle prime pagine l’amore dell’Autrice per la nostra Terra. Bravissima nel descrivere i luoghi, le vicende storiche e gli illustri personaggi calabresi tanto da farli rivivere nella mente del lettore.
Alla fine di questo meraviglioso viaggio rimane dentro l’orgoglio per l’eredità straordinaria e unica proveniente dal passato. Come afferma la poesia di George Meredith “Noi siamo figli del passato, non del presente” e il futuro lo riflette.
2- GIOVANNI SERIANNI
Il testo di Gertrude Slaughter, tradotto in Italiano dalla prof.ssa Sara Cervadoro, pur trattando tematiche storiche complesse e poco conosciute dai potenziali lettori, offre invece una visione plurisecolare delle genti che popolarono l’ultima parte dello Stivale, perché utilizza un periodare semplice, attrattivo e comunicativo.
Già da un primo viaggio occasionale nella terra bruzia resta tanto affascinata dai luoghi e dalle persone, che aveva prima conosciuto parzialmente solo dai libri, da essere spinta da un impeto d’amore a volerne approfondire la conoscenza, sicura di essersi venuta a contatto con delle realtà nascoste i cui personaggi e avvenimenti furono determinanti per lo svolgimento progressivo delle sorti umane.
La sua narrazione abbraccia un periodo lunghissimo ma riassunto magistralmente.
Parte dall’arrivo sulle coste calabresi dei perseguitati dalla sventura. Come gli esuli della May Flower del 1620, essi fraternizzarono con i nativi e si adoperarono per edificare una società migliore di quella in cui avevano vissuto, basata sulla giustizia, libertà e conoscenza. Ed ecco fiorire la ghirlanda di poleis con i Pitagora, i Democene, gli Alcameone, gli Zaleuco, i Timeo, i Filolao, i Milone, e successivamente i Barlaam, i Telesio, i Campanella, i Lilio e i D’amico, senza i quali non ci sarebbe stato l’Umanesimo e le tappe della storia successiva. Ecco perché la terra calabra meriterebbe a pieno titolo il nome di Prima Italia, come Ella sostiene.
3 – RICK MASTRONARDI
Calabria La Prima Italia – Gertrude Slaughter. Questo libro mi è stato regalato da un caro amico. Quando mi è stato chiesto di fornire un commento, mi sono sentito onorato. Inutile dire che questo libro è uno sguardo eccezionale, approfondito e suggestivo su una terra altrettanto eccezionale abitata da individui eccezionali. Il libro fonde elementi storici, culturali e geografici per fornire un’esplorazione completa di una delle aree più significative storicamente ma spesso poco esplorate e sottovalutate d’Italia. Utilizzando una combinazione intelligente di narrazione di viaggio e analisi storica, la Slaughter è in grado di approfondire l’antico passato della Calabria, la sua cultura distintiva e le sfide socioeconomiche che hanno plasmato la sua identità moderna. Questo esame approfondito della Calabria storica inizia esaminando l’importanza strategica della Calabria nel mondo antico, in particolare il suo ruolo nella colonizzazione greca dell’Italia, attraverso il suo periodo della Magna Grecia e attraverso varie altre occupazioni tra cui i Romani, i Bizantini, i Normanni, gli Aragonesi e gli Spagnoli.
Ho avuto la grande fortuna di visitare con la mia famiglia questa Terra la scorsa estate. Leggere le descrizioni vibranti di Slaugher dei paesaggi montuosi e maestosi, della rigogliosa vegetazione mediterranea e delle spettacolari coste con le loro strade esaltanti (o pericolose) concomitanti, ha riacceso quei ricordi in me.
A me che vivo in Canada, e immagino pure alla Slaughter che viveva negli Stati Uniti, questa terra ha lasciato un’impressione indelebile nel nostro cuore e nella nostra anima.
Naturalmente, un esame della Calabria non sarebbe completo senza discutere le sfide sociali ed economiche del XX secolo, in particolare per quanto riguarda i problemi sociali ed economici che la regione e in particolare la sua popolazione rurale devono affrontare.
Anche questo è stato evidente nel mio recente viaggio attraverso la Calabria.
Anche se va detto che questo sembrava essere solo una nota a piè di pagina rispetto ai meravigliosi splendori geografici, topografici e culinari che la zona ha da offrire.
Il concetto di “prima Italia” identifica la Calabria non soltanto per aver dato il nome all’intera penisola ma anche come titolare delle chiavi per comprendere le prime fondamenta della civiltà italiana e l’influenza duratura delle precedenti dominazioni straniere, in particolare quella dei Greci.
Questa grandezza è in netto contrasto con la povertà della Calabria più recente, che potrebbe essere il risultato diretto, secondo Slaughter, dell’isolamento politico e della negligenza storica del suo passato più remoto.
Inoltre, la discussione sulla grande divisione italiana tra Nord e Sud ha chiaramente influenzato le fortune economiche della Calabria, consentendole, interessantemente, di rimanere un gioiello di cultura e bellezza naturale.
Questo libro si distingue per la sua ricca narrazione e per la capacità dell’Autrice di intrecciare storia, geografia e riflessioni personali.
Per me che ho visitato tale regione nello scorso mese di agosto, è stata particolarmente profonda e toccante tutta una serie di emozioni. Infatti, sono stato rapito specialmente dai resoconti su Pitagora a Crotone.
Tale città è stata la casa di Pitagora per un periodo ed era nota per il suo clima fantastico, le belle donne e gli uomini forti.
Vivendo io in Canada, posso affermare che quei tratti sembrano essere stati mantenuti vivi nei geni di coloro che conosco essere di origine calabrese.
Pitagora era un genio a detta di tutti e gran parte del suo lavoro è stato svolto in questa città. La stessa città che ha ospitato la prima scuola di medicina. La narrazione Pitagorica mi ha particolarmente interessato in questo libro.
In conclusione, questo libro è una lettura eccezionale. Fa luce su un’area straordinaria, probabilmente unica del suo genere al mondo.
Una terra benedetta da così tanti fenomeni naturali. Le persone che abitano in questa zona riflettono la bellezza della zona stessa.
Poi la sua storia è così piena di grandezza, è davvero straordinaria. Ho imparato molto da questo libro e non vedo l’ora di rivisitare questa Terra davvero unica in un prossimo futuro.
Mentre Roma è sempre meravigliosa da visitare, l’Autore sottolinea che gran parte della ricchezza di Roma deriva dalla Magna Grecia. Visitare la Calabria rende questo punto estremamente ovvio.
4 – GIORNATA MONDIALE DELLA GENTILEZZA
Caro Tito, domani (mercoledì 13 novembre 2024) si celebra in tutto il mondo la GIORNATA DELLA GENTILEZZA. E, come ogni anno, l’Università delle Generazioni assegna il GRAN PREMO DELLA GENTILEZZA. Per il 2024 tale premio è stato assegnato a due donne davvero speciali: Anna Nacca di Alife (in provincia di Caserta) e Maria Cristina Di Tella (in provincia di Isernia). La signora Nacca ha lavorato come direttrice di Ufficio Postale per 34 anni (dal 1985 al 2019) in varie località del Molise (tra cui Agnone dal 1999 al 2003) e della Campania (dal 2003 al 2019) ed ovunque è stata apprezzata non soltanto per la professionalità dimostrata ma anche per il perenne sorriso, la pronta disponibilità e la cordiale accoglienza verso l’utenza.
Altrettanto si può dire per la signorina Maria Cristina Di Tella, la quale ha prestato servizio per ben 44 anni allo sportello dell’Anagrafe assistiti della ASL di Agnone, riuscendo a rendersi davvero utile anche a favore dell’utenza più svantaggiata per motivi di avanzata età o di difficoltà logistico-territoriali ed ambientali.
Tale Premio, tra tanto altro, dovrebbe servire pure a far sì che le nuove generazioni si educhino alla gentilezza e alla generosità, specialmente in un tempo, come quello attuale, in cui sembra che tali virtù siano relegate tra gli esclusi della vita sociale, nella forsennata corsa al successo e alla smodata affermazione personale e di gruppo. Noi non ci stanchiamo di ricordare che la bellezza, la gentilezza e la generosità potranno salvare il mondo!…
5 – SALUTISSIMI
Caro Tito, siamo arrivati alla conclusione pure di questa “Lettera n. 571” dedicata alla maggiore e migliore conoscenza del fondamentale libro “Calabria la prima Italia” di Gertrude Slaughter, tramite i commenti di chi l’ha letto ed apprezzato. Speriamo che siano davvero numerosi i nostri lettori che vorranno partecipare alla sua presentazione di sabato prossimo 16 novembre alle ore 18.00 nella Biblioteca Comunale di Taurianova, città che vive l’ultimo mese e mezzo di “Capitale italiana del libro” per l’anno in corso. Noi vogliamo sempre contribuire a far risaltare (assieme a tantissimi altri, come appunto la Città di Taurianova) la CALABRIA POSITIVA, come quella che descrive Saverio Ciccarelli nel suo omonimo libro edito da Giuseppe Meligrana di Tropea nel 2010.
L’impegno di tutti i calabresi (dentro e fuori i confini) dovrebbe essere proprio quello di ricercare e realizzare i valori, le presenze, i personaggi, i fatti più esaltanti che hanno caratterizzato e che ancora caratterizzano la nostra Terra nel corso di tutta la sua più antica Storia fino ai giorni nostri.
Ma questo impegno dovrebbe essere pure di altri che calabresi non sono. Infatti, tale operazione è anche una questione di “GIUSTIZIA STORICA” (e di risarcimento dovuto) verso una regione, come la nostra, che continua in vari modi ad essere bistrattata (addirittura al suo interno), spogliata di tutto (persino dei giovani) e finanche derisa.
E’ questa l’esortazione verso la CALABRIA POSITVA che proviene sempre da queste nostre “Lettere” fin dal 04 ottobre 2012. Con tale augurio, ci salutiamo. Grazie e alla prossima lettera n. 572 sempre con la Calabria nel cuore.
Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)
ITER-City, martedì 12 novembre 2024 ore 08.12 – Da 57 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto” (con Amore). Le foto mi sono state fornite dagli interessati o sono state prese dal web libero e sicuro.