Caro Tito, ecco i sette volti del Premio “Calabria Prima Italia” 2024 (dall’alto in basso, da sinistra a destra): Pierfranco BRUNI, Giulio DE LOIRO, GRAFICHE’ Editore, MELIGRANA Editore, Florindo RUBBETTINO Editore, Vincenzo SERRAO, Vincenzo VITERBO. Poco più avanti li presenterò uno a uno. Intanto, facciamo brevissimamente un passo indietro. Fin dalla prima media (1961-62) mi sono chiesto cosa ci fosse in Calabria prima della Magna Grecia. La Scuola (media, ginnasio, liceo, università) non mi ha dato sufficienti risposte; nemmeno sulla origine e sul significato del nome Italia, contenuto nella nostra Costituzione come Repubblica Italiana (a quel tempo si studiava ancora l’Educazione Civica). Cosicché ho effettuato da me alcune ricerche (quando potevo e come potevo). Finalmente nell’aprile 1982, cercando ancora, ho trovato più di una risposta alla voce ITALIA nell’Enciclopedia Italiana Treccani nella Biblioteca Comunale di Agnone. Così nello stesso mese di aprile 1982 ho costituito l’associazione culturale “Calabria Prima Italia”. Da allora in poi tante altre scoperte (come nel 1983 la lettura dei testi originali in greco e latino degli Autori antichi nella biblioteca dell’Abbazia di Montecassino – FR). Quindi tante le iniziative, tanti gli incontri con persone e personaggi che avevano a cuore la conoscenza e la valorizzazione delle radici e della fondazione del nome Italia e, quindi, del periodo di Re Italo e della “Prima Italia”. Fino alla decisione nel gennaio 2023 di realizzare un “Premio Prima Italia” al fine di dare rilevanza e riconoscenza almeno morale e sociale a coloro che da molto tempo lavorano e ricercano sulla storia originaria e originale della nostra Calabria.

 

Così, nel solstizio d’estate, mercoledì 21 giugno 2023, nel centro Polifunzionale della Cultura del Comune di Davoli Marina (CZ), con la preziosa collaborazione della locale Biblioteca Pubblica Vincenziana (diretta dal prof. Aldo Marcellino) si è svolta la solenne cerimonia delle premiazioni a numerose Istituzioni, Associazioni, Aziende, Persone. L’intera “Festa del Nome Italia” e la conseguente Premiazione può essere ancora seguita (per 2 ore e 12 minuti) al link: << https://www.youtube.com/watch?v=ewcFGBQp52U >>. Mentre a questo altro link << https://www.gazzettadellemilia.it/cultura/item/41886-davoli-cz-%E2%80%93-i-nomi-di-tutti-i-premiati-alla-%E2%80%9Cprima-festa-del-nome-italia%E2%80%9D-del-21-giugno-2023-con-la-diretta-di-telemia >>  si possono leggere i nomi di tutti i premiati.  

Essendo la prima edizione inaugurale della “Festa del Nome ITALIA” e del conseguente “Premio Prima Italia” lo scorso 21 giugno 2023 i premiati sono stati 84 (con una pergamena e una bottiglia di vino Re Italo).

 

Adesso, dal 21 giugno 2024 in poi i Premiati saranno in numero ridotto e rappresentativo, senza una cerimonia di premiazione pubblica ma svolta soltanto per via internet con proclamazione e celebrazione via stampa. In questa seconda edizione 2024 i premiati sono sette come i Magnifici Sette, come le sette meraviglie del mondo, le note musicali, i giorni della settimana, i colori dell’arcobaleno, le stelle dell’Orsa Maggiore, gli Euro Universal e così via.

Inoltre, il Premio avrà d’ora in poi la dizione più completa ed inequivocabile di “Calabria Prima Italia” e non più di “Prima Italia”. Essendo l’Associazione che lo emana assai povera economicamente, il Premio 2024 consiste unicamente in una pergamena inviata per via telematica (la sua stampa avverrà a cura del premiato) e nella pubblicizzazione attraverso ogni tipo di mass-media.

Per darti un’idea della pergamena, qui ti evidenzio quella assegnata al prof. Giulio De Loiro; mentre mi accingo a presentarti i Premiati, uno ad uno, in ordine alfabetico, evidenziandone la foto e riportandone la motivazione.

1 – PIERFRANCO BRUNI di San Lorenzo in Vallo (CS)

Franco Piero Antonio BRUNI (detto Pierfanco) è nato il 18 gennaio 1955 a San Lorenzo in Vallo (CS) dove risiede. Di lui ricordo ancora adesso, nitidamente, una frase che mi ha impressionato molto e che è stata una luce nelle mie ricerche sulla “Calabria prima Italia”. La cito a memoria (anche se la metto tra virgolette) ma il concetto è integro: “Per capire meglio cosa possa essere stata la Magna Grecia dovremmo immaginare che Crotone fosse la New York di oggi, la Calabria (con Sicilia, Metaponto e Taranto) fosse come gli attuali Stati Uniti d’America, il mare Jonio fosse l’oceano Atlantico”. Ho letto ciò sicuramente in una rivista calabrese dei primi anni ottanta. Sono in dubbio se sia stata la prestigiosa e patinata “Città Calabria” edita da Rubbettino e diretta dal nostro amico e collega Antonio Piperata di Petrizzi (CZ). Di professione Pierfranco Bruni è principalmente Archeologo Direttore nel Ministero della Cultura, ma assume tanti altri incarichi che lo portano ad agire molto spesso a livelli internazionali.

 

Ecco la motivazione del Premio: << Per avere attenzione professionale e culturale verso la “Calabria prima Italia”. Per avere un lungo e fitto Curriculum vocazionale e istituzionale verso i maggiori temi socio-culturali del territorio di appartenenza. Per aver prodotto numerosissimi scritti e pubblicazioni a stampa che arricchiscono notevolmente la Storia e la Cultura Euro-mediterranea, in particolare calabrese. Per essere Presidente della Commissione Città Capitale del Libro del Ministero della Cultura >>.

2 – Giulio DE LOIRO di Satriano (CZ)

Conosco il prof. Giulio De Loiro fin dall’anno scolastico 1966-67 (quindi da ben 58 anni), quando è stato mio docente di Lettere al quinto Ginnasio all’Istituto Salesiano di Soverato (CZ). Oltre che impegnato nelle Scuole, è molto attivo nel sociale e nella politica locale: infatti, tra tanto altro, è stato Vice Sindaco della sua Satriano (CZ) dal 1988 al 1990 e Sindaco dal 1992 al 1994. Finora ha al suo attivo cinque Opere date alle stampe; ma aiuta pure altri a realizzare libri, specialmente di carattere storico-documentario. Come avrai capito, è un instancabile promotore socio-culturale e persona assai (forse troppo) generosa e sicuramente un altruista incallito. Ciò non soltanto a motivo della sua salda formazione cattolica ed umanistica ma anche per profonda e convinta etica familiare di antica stirpe.

 

Ed ecco la “ristretta” motivazione presente sulla pergamena del Premio: << Per aver presentato con entusiasmo il 17 maggio 2024 in Soverato (CZ) il libro di Gertrude Slaughter “Calabria la prima Italia”; e per sentirsi parte della rete di divulgazione e di sensibilizzazione dell’associazione culturale “Calabria prima Italia”. Per aver educato molteplici generazioni sia con la sua attività di docente che come scrittore ed anche come animatore culturale. Per aver dato alle stampe libri ed articoli giornalistici che valorizzano la propria gente e il territorio di residenza e di elezione >>.

3 – GRAFICHE’ EDIZIONI di Lamezia Terme (CZ)

Grafiché Edizioni è un’azienda familiare intergenerazionale fondata da papà Giuseppe Perri quasi cinquanta anni fa in Lamezia Terme (CZ) e adesso gestita dal figlio Antonio con la collaborazione pure della dinamicissima mamma Nella. Ad onor del vero, per un certo recente periodo, la famiglia Perri era disposta a pubblicare in italiano (con la traduzione della stessa Sara Cervadoro) il libro “Calabria la prima Italia” di Gertrude Slaughter e si era pure impegnata per il superamento delle difficoltà rappresentate dai diritti d’autore agli eredi dell’Autrice. Per questa lodevole disponibilità merita pure il mio sincero e affettuoso plauso personale.

Ma ecco la motivazione del Premio: << Per aver pubblicato libri fondamentali per conoscere la Cultura e la Storia internazionale e specialmente della Calabria, e per stampare e diffondere la rivista quadrimestrale “Lamezia Storica” la quale (fondata e diretta da Vincenzo Villella) riporta spesso articoli sulla “Calabria prima Italia”… Per lavorare alacremente affinché la Cultura in generale e la Cultura calabrese in particolare vengano utilmente trasmesse alle presenti e alle future generazioni >>.

 

Poiché Grafiché Edizioni è un’azienda familiare intergenerazionale, il titolare Antonio Perri ha preferito che sulla pergamena, al posto della propria foto, fosse evidenziato il logo della Ditta. Devo dare atto a tutta la famiglia Perri del particolare impegno e dei tanti sacrifici profusi per tenere attiva socialmente ed utile pure al territorio lametino e regionale la loro attività che, pur tra alti e bassi, resta preziosa per la molteplicità e la libertà di pensiero. A volte sono proprio queste Aziende familiari il vero, tenace e caparbio baluardo socio-culturale nel panorama solitamente non facile della stampa tipografica, della comunicazione editoriale e della Cultura in generale. Infatti la famiglia Perri garantisce nella propria sede anche una importante “animazione socio-culturale”. Quindi il nostro Premio vale pure come sostegno, incoraggiamento ma anche come riconoscenza e gratitudine per quanto fatto (nel passato, nel presente e nel futuro) per tenere viva la pluralità in tempi in cui questa è spesso minacciata dal “pensiero unico” e, per quanto riguarda la Calabria, ad un negato accesso alla memoria storica collettiva (pure in quanto Sud coloniale). Tantissime grazie, di vero cuore!

4 – MELIGRANA EDITORE di Tropea (VV)

L’editore Giuseppe Meligrana è nato il 14 luglio 1982 a Tropea (VV) dove è residente e dove ha la sede operativa delle sue edizioni. E’ premiato principalmente … << Per avere avuto il coraggio, superando tante difficoltà, di pubblicare in italiano nel novembre 2023 (con la traduzione di Sara Cervadoro) il libro “Calabria la prima Italia” che Gertrude Slaughter aveva dato alle stampe nel luglio 1939 negli Stati Uniti d’America con il titolo di “Calabria the first Italy” … un testo fondamentale per conoscere ed amare sempre più la Calabria e la sua storia ultra-millenaria… >>. Viene inoltre premiato … << Per lavorare alacremente affinché in particolare la cultura calabrese venga utilmente trasmessa alle presenti e alle future generazioni >>.

 

N.B. – L’editore Meligrana ha preferito far evidenziare il marchio delle sue edizioni e non la propria personale fotografia. Devo ringraziare personalmente Giuseppe Meligrana pure per essere stato il primo editore a rispondere al mio appello (inviato a centinaia di editori calabresi e italiani) di pubblicare in lingua italiana il libro della Slaughter che fortunatamente avevo “scoperto” in internet nel 2006 (rivedi << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-214-urge-un-consorzio-editoriale-per-stampare-in-italiano-il-libro-calabria-the-first-italy-pubblicato-nel-1939-negli-usa/ >> di giovedì 05 aprile 2018). E non posso fare a meno di ringraziare davvero tanto e di cuore la professoressa (ormai in pensione) Sara Cervadoro (nata e residente in Roma, con papà di Maida CZ e madre di Reggio Calabria) la quale ha accettato molto volentieri e con entusiasmo di tradurre gratuitamente il volume della Slaughter dalla lingua inglese alla lingua italiana.

5 – Florindo RUBBETTINO Editore di Soveria Mannelli CZ

La società Rubbettino, industria tipografica editrice, è stata fondata nel 1972 da Rosario Rubbettino in Soveria Mannelli un paese di circa 3000 abitanti della pre-Sila catanzarese. Un paese di montagna, dalla viabilità non facile così come le condizioni climatiche. Eppure la famiglia Rubbettino, adesso rappresentata dai due fratelli Florindo e Marco, anno dopo anno, si è posta all’attenzione anche internazionale … segno evidente che si può fare industria e cultura anche in zone disagiate. Costituendo il perno, peraltro, dell’animazione socio-culturale ed economica nel proprio territorio con tante iniziative di successo. E’ notizia di pochi giorni fa: la Rubbettino, all’interno del proprio stabilimento di Soveria Mannelli, venerdì 14 giugno ha inaugurato (alle presenza di Autorità nazionali) il MUSEO CARTA incentrato sul mondo tipografico-editoriale e sulla comunicazione sociale. Un altro tassello di un lodevole mosaico che reca molto onore alla zona del lametino e dell’intera Calabria. Magari fossero in tanti a seguire l’esempio imprenditoriale dei Rubbettino. Ovviamente con il premio assegnato alla persona di Florindo, si intende gratificare e riconoscere tutto questo alacre impegno intergenerazionale da Rosario a Florindo e Marco e a coloro che verranno dopo (sperando che possano proseguire sulla scia tracciata valorosamente).

 

Ed ecco la motivazione del Premio “Calabria Prima Italia” 2024 a Florindo Rubbettino: << Per avere pubblicato libri fondamentali per conoscere la cultura e la storia della Calabria e in particolare della “Calabria prima Italia” pure nel contesto della civiltà occidentale, mediterranea e anche globale.

E per lavorare alacremente affinché la Cultura in generale e la Cultura calabrese in particolare vengano utilmente trasmesse alle presenti e alle future generazioni >>.

Una annotazione personale. Ho incontrato nella mia vita poche persone dotate di uno stile e di una signorilità di alta classe ma con la gentilezza e l’umiltà del popolo come la famiglia di Florindo Rubbettino.

Per cui, a parte l’associazione culturale Calabria Prima Italia, questo Premio è condiviso da me personalmente con grande simpatia in modo pieno e convinto anche sul lato umano e della personalità sociale.

6 – Vincenzo SERRAO di Badolato (CZ)

Vincenzo Serrao è nato mercoledì 17 marzo 1948 in Badolato (CZ) dove risiede e dove è stato Dirigente dei Servizi Demografici del Comune. Da qualche anno è in pensione e tra i suoi interessi culturali annovera quelli per la storia della Calabria … tanto da avere acquistato, circa 25 anni fa, il costosissimo ma prezioso, raro e pregiato volume “Calabria la prima Italia” stampato da Editalia (una emanazione dell’Istituto della Enciclopedia Treccani) in appena 1499 copie a livello nazionale. E Serrao ne ha acquistato una, la n. 358 che Editalia gli ha personalizzata. Il Premio comprende, quindi pure tale merito.

 

Ecco le motivazioni: << Per avere dimostrato di credere nella “Calabria prima Italia” avendo acquistato il volume “Calabria la prima Italia” (edizione rara e di pregio, esemplare n. 358/1499 di Editalia 1999). Per aver proposto, in data 28 gennaio 2024, al Sindaco del Comune di Badolato di cambiare la denominazione di “Corso Umberto I” in “Corso Calabria la prima Italia” e di “Corso Vittorio Emanuele III” in “Via Re Italo”. Per aver acquistato copia del libro di Gertrude Slaughter “Calabria la prima Italia” nella edizione italiana Meligrana del novembre 2023 >>.

7 – Vincenzo VITERBO di Lamezia Terme (CZ)

Da comuni amici ho avuto notizia del prof. Vincenzo Viterbo e il suo contatto come autore e promotore del Premio dei Due Mari, la cui prima edizione è avvenuta il 23 agosto 2023 a Decollatura (paese della pre-Sila catanzarese sulla medesima linea montana di Soveria Mannelli e Conflenti). Ti trascrivo questo link << https://www.lameziainforma.it/inprovincia/2023/08/14/il-23-agosto-premio-dei-due-mari-a-decollatura-per-tre-aziende-calabresi/51622/  >> pure perché in questo resoconto giornalistico è riprodotto il volantino con il riferimento alle motivazioni di detto Premio che si basa proprio sulle radici della Prima Italia di Re Italo che è nata proprio qui tra i Due Mari (Jonio e Tirreno) e tra i due Golfi (di Squillace e di Lamezia) ben 3500 anni fa. Oltre che docente nelle Scuole, il prof. Viterbo ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione dell’Aeroporto Internazionale di Lamezia, per il quale avevo sollecitato le Autorità l’intitolazione a Re Italo o una sua statua, proposta che gli è piaciuta così tanto da assicurarmi il suo sostegno. Attualmente il prof. Viterbo si occupa di valorizzare, in un’impresa di famiglia, un’acqua minerale che sgorga dalle pendici del monte Reventino (alle spalle di Lamezia Terme).

 

Sono lieto che a Lamezia Terme si sia costituito un bel gruppo di intellettuali-scrittori-giornalisti (amici ed ex-docenti ormai tutti in pensione) interessati alla Storia locale e in particolare alla “Calabria prima Italia”.

Tra loro Vincenzo Villella, Raffaele Spada e Giovanni Serianni che hanno scritto già libri ed articoli su Re Italo e la fondazione dell’Italia proprio nel cosiddetto “Istmo d’Italia” conosciuto geograficamente pure come Istmo di Catanzaro o di Marcellinara.

Spero tanto che tale gruppo riesca quanto prima a realizzare a Lamezia Terme la promessa presentazione del libro “Calabria la prima Italia” di Gertrude Slaughter nell’edizione italiana Meligrana 2023. A tale gruppo appartiene pure Vincenzo Viterbo e anche quel Giuseppe Campisi autore e organizzatore dell’annuale Premio “Re Italo – Terre degli Enotri” sempre a Lamezia.

 

Vincenzo Viterbo è nato martedì 31 luglio 1945 a Nicastro (oggi Lamezia Terme) dove è residente. Ecco la motivazione del Premio “Calabria Prima Italia”: << Per aver dimostrato di credere nei valori dell’Istmo d’Italia tra i Golfi di Lamezia e di Squillace (quindi dei luoghi di Re Italo e della Calabria prima Italia) organizzando il Premio “Due Mari” che ha esordito con grande successo in Decollatura (CZ) mercoledì 23 agosto 2023 ed è stato destinato ad imprenditori di eccellenza della Calabria migliore. Per lavorare affinché Re Italo possa avere una statua alla Stazione Aeroportuale di Lamezia Terme o una intitolazione importante nel territorio >>.

8 – UNA MOLTO TRISTE CONSIDERAZIONE

Caro Tito, devo confidarti molto tristemente: Non so se riuscirò a vivere il tempo necessario per vedere realizzata istituzionalmente la “Festa del nome Italia” a livello nazionale e presso i nostri emigrati all’estero. Sono parecchi decenni che lo propongo ai tutti i Presidenti della Repubblica che si sono avvicendati al Quirinale negli ultimi 40 anni, così come ai Governi (compreso l’attuale), e in particolare ai vari sindaci della Città di Reggio Emilia dove già si realizza ogni 7 gennaio la FESTA DEL TRICOLORE ovvero della bandiera italiana. Mi stupisco sempre più come mai nessuno mi abbia dato finora un benché minimo riscontro, anche negativo! Da qualche mese sta cercando di ottenere udienza un nostro compaesano, Giuseppe Polagruto originario di Petrizzi ma residente a Reggio Emilia. Vedremo se il prossimo 7 gennaio sarà possibile festeggiare, assieme al Tricolore, anche il NOME ITALIA.

 

Intanto, nel mio piccolissimo, dopo il 21 giugno 2023 anche in questo 2024, assieme al Premio Calabria Prima Italia, propongo di festeggiare (almeno idealmente) IL NOME ITALIA. Non ti nascondo comunque il mio sconcerto. Sono infatti grandemente basito che la festa dell’onomastico dell’Italia non interessi quasi a nessuno (se questi sono i risultati, cioè totalmente nulli). Mi sembra perciò, anche sociologicamente, molto indicativo che non si riesca a realizzare un evento simile … che dovrebbe essere ovvio, spontaneo, quasi automatico in una Nazione così antica e significativa come appunto la nostra Italia. Chi vivrà, vedrà.

9 – SALUTISSIMI

Caro Tito, avviandoci verso i saluti, voglio ringraziare i suddetti MAGNIFICI SETTE per aver accettato di essere premiati nell’idea della “Calabria Prima Italia” contribuendo così a tenerla almeno viva, indicandola specialmente alle nuove generazioni, sperando che vogliano approfondire e conoscere la Storia più antica e stupenda del nostro popolo. Grazie a te per voler dare spazio a questa Lettera n. 547 mentre ti do appuntamento per la prossima 548. Un affettuoso saluto ai nostri gentili lettori, in particolare a chi ci segue e ci stima, specialmente da più tempo. Tanta cordialità e a presto!

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)

ITER-City, mercoledì 19 giugno 2024 ore 04.50  – Da 56 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto” (con Amore). Le foto, cui i diritti appartengono ai legittimi proprietari, sono state prese dal web o mi sono state fornite dagli interessati.