Caro Tito, il cantautore Angelo Laganà (altro entusiasta “caposudista”) per alcuni anni ha portato nei suoi concerti a Cuba, nel Sud America, in Australia e in altri luoghi di emigrazione la canzone “Capo Sud” come solare inno della e per la Calabria. La Rete Meridionale del Nuovo Municipio, martedì 28 giugno 2005, ha presentato a Melito P.S. il progetto “Agenda 21 Locale Capo Sud” (GAL Area Grecanica), tramite l’ingegnere P.A. Polimeni. Le iniziative e le intestazioni “Capo Sud” sono continuate (ad esempio, il Rotary Club di Melito P.S. ha l’intitolazione di “Area Grecanica – Capo Sud”) cosicché, piano piano, l’idea di “Capo Sud” è divenuta patrimonio comune nella zona e nei dintorni, rappresentando, appunto, quell’Area Capo Sud come territorio esteso all’intero Stretto.
Ma l’idea di “Capo Sud” nell’estate 2006 ha trovato la sua “consacrazione” a livelli nazionali per merito del noto e pluripremiato giornalista e scrittore Paolo Rumiz (nato a Trieste nel 1947, autore di memorabili viaggi nei Balcani, in giro per l’Italia e in altre parti del mondo, divenuti poi anche libri e dvd). Da alcuni anni in qua, “la Repubblica” (uno dei più diffusi e prestigiosi quotidiani italiani) riporta a puntate, durante il mese di agosto (pure del 2012), le impressioni e i resoconti di viaggio di Rumiz. L’agosto 2006 è stato tutto dedicato al viaggio “Appennino il cuore segreto” fatto in 24 tappe da Savona a Capo Sud (su una vecchia Fiat 500 topolino) ed ogni tappa riportava sulla pagina de “la Repubblica” la cartina d’Italia indicante il punto di partenza “Savona” e il punto di arrivo “Capo Sud”. Per 24 giorni i lettori di Rumiz e de “la Repubblica” (calcolati in milioni) si sono trovati davanti agli occhi il “Capo Sud” posto come “punta d’Italia” sull’estremo lembo della nostra Calabria. La 24^ tappa (datata 24 agosto 2006) è proprio intitolata “In punta d’Italia” e ha descritto il tratto di 98 km dai Piani di Carmelìa in Aspromonte fino a Melito P.S. – Capo Sud. Sono stati poi innumerevoli i siti e i blog che su internet hanno riportato o commentato tale viaggio a Capo Sud, facendo conoscere davvero a tantissimi l’idea e il luogo continentale più a sud d’Italia!
Ho contattato per telefono Paolo Rumiz, il quale mi ha detto che aveva sentito parlare di “Capo Sud” da alcuni amici e colleghi ed è rimasto affascinato da questa “meta” come un qualsiasi viaggiatore può restare affascinato da Capo Nord o da altre punte estreme, poiché tutte le cose estreme hanno sempre tanto da raccontare, nascondendo, spesso, storie segrete ed un particolare magnetismo. Da qui il viaggio lungo tutto l’Appennino fino a “Capo Sud”. Le 24 puntate da Savona a Capo Sud (unite al precedente viaggio sulle Alpi) sono poi state pubblicate dall’editore Feltrinelli nel 2007 con il titolo “La leggenda dei monti naviganti” (che ha ricevuto pure i prestigiosi Premi Chatwin, Grinzane, Stresa, Vigevano). Così, il nostro “Capo Sud” è entrato nella Letteratura italiana e nella Letteratura dei viaggi già nel 2006, dopo appena 7 anni dalla sua ideazione!
Rosario Màrando, originario di Ardore (RC) ma residente fin dal periodo universitario a Bologna dove lavora all’aereoporto, ha seguìto il viaggio di Rumiz da Savona a Capo Sud nell’agosto 2006. Da quelle suggestioni gli è venuto il desiderio di trascorrere la giornata del suo quarantesimo compleanno proprio a “Capo Sud”. Così, con alcuni familiari, ha passato lunedì 16 ottobre 2006 al mare di Melito Porto Salvo, sull’estremo lembo d’Italia dove, all’Hotel-Villaggio Stella Marina, ha ricevuto anche un mio omaggio a ricordo di questa originale “festa di compleanno”. Tale evento è stato evidenziato da varia stampa calabrese, con le foto di questo inedito “Compleanno a Capo Sud”. Sono ancora assai lieto di tale magnifico “evento” e della conseguente bella amicizia con questo assai sensibile calabrese della diaspora che ha sentito un così forte richiamo per la nostra comune terra d’origine.
Ma sono altresì lieto, poiché si è realizzato, almeno per una volta e almeno per un aspetto, ciò che sollecitavo nel mio “Progetto Capo Sud” … cioè, trasformare “Capo Sud” in zona di attrazione multipla per raduni e per eventi come incontri di categorie sociali e professionali, convegni tematici, congressi di settore, gare sportive e culturali, festeggiamenti vari (matrimoni, battesimi, prime comunioni, cresime, premiazioni, ricorrenze varie, compleanni e anniversari, sit-in, meeting, happening, concerti, arte e quanto altro). Grazie di cuore, quindi, a Rosario Màrando che è stato il primo a realizzare questo mio piccolo-grande sogno!