Caro Tito, con questa “Lettera n. 301” ti voglio dire del collega giornalista e scrittore Raffaele Cardamone, il quale, da parecchio tempo ormai, rilancia puntualmente le nostre “Lettere a Tito” sul sito << www.ilreventino.it >> da lui fondato assieme ad alcuni amici in Soveria Mannelli, graziosa e industriosa cittadina della pre-Sila catanzarese che guarda al mare Tirreno del Lametino. Da oltre un anno a questa parte ho con lui soltanto contatti via email e whatsapp, qualche volta telefonici. Nella “Lettera a Tito n. 270” del 07 febbraio 2020
( https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-270-la-calabria-spiegata-con-i-colori-nel-libro-del-touring-club-ditalia/ ), al paragrafo 5 lo indicavo come “il poeta delle didascalie” in riferimento ai suoi bei testi di commento e di descrizione delle numerose foto di un libro realizzato (assieme ad altri due Autori) sulla nostra regione, edito proprio in quelle settimane dal Touring Club d’Italia di Milano.
1 – LA TRILOGIA DELLA NEGAZIONE
Essendo un tipo assai schivo e riservato (forse troppo) non abbiamo avuto modo di parlare della sua produzione poetica. Ho dovuto attendere il recente (ore 08.22 di lunedì 28 settembre 2020) invio (via whatsapp) di un mio video sonoro sulla scogliera marina di Vasto Paradiso, perché Raffaele si rivelasse un po’, commentando con queste parole: << Fabbricare, fabbricare, fabbricare. Preferisco il rumore del mare (Dino Campana), ma c’è anche una mia poesia ispirata proprio a questi versi … >> (ore 09.44). Dopo un po’ (ore 11.27) gli ho mandato il seguente messaggio: << Mandami la tua “produzione poetica” così ne faccio un articolo >>. E lui (ore 12.11) <<Ti invio una foto da schermo perché le mie raccolte sono inedite. Capirai il perché dal titolo di questa seconda (che fa parte di una “Trilogia della negazione” ancora incompiuta) >>.
Così mi invia da leggere la sua poesia intitolata “Il frastuono del mondo”: << Il rumore del mare / come ha scritto il poeta / lo preferisco anch’io / al ripetuto fabbricare / ma lo sento distante /allontanato da pensieri / totalmente terreni / che hanno poco a che fare / con questo ventre liquido / che ogni tanto mi accoglie / e mi risputa fuori / nel parto traumatico / di un feto non formato / troppo indifeso / per poter sopravvivere /al frastuono del mondo >>. Poesia scritta a Capo Vaticano il 9 settembre 2007 e dedicata proprio al poeta Dino Campana (1885 – 1932). Ed io (ore 12.39) gli propongo << Te li pubblico io come UNIVERSITA’ DELLE GENERAZIONI su www.costajonicaweb.it >>. Alle 15.20 mi invia il seguente messaggio: << Comincio con l’inviarti per e-mail la prima raccolta matura e compiuta (che va dal 1990 al 1998). Si intitola: Non oltre. La seconda ho quasi finito di impaginarla … La terza è un’ipotesi. Ma non sei obbligato a pubblicarla e neppure a leggerla… >>. Caro Tito, nelle ultime parole tutta la raffinatezza d’animo di Raffaele Cardamone.
2 – MI LIMITO A PUBBLICARE
Ho preferito leggere nel silenzio notturno tra lunedì 28 e martedì 29 settembre le 66 poesie contenute nelle 71 pagine della prima raccolta << Non oltre >> e, ti assicuro, ne sono stato profondamente toccato. Adesso non vedo l’ora di poter leggere e pubblicare in questo stesso sito la seconda silloge poetica, mentre restiamo in attesa della terza, pure per seguire sino in fondo il discorso che Raffaele Cardamone ha voluto sviluppare con la “trilogia della negazione”. Caro Tito io e te, pubblicando << Non oltre >>, siamo come “ostetrici” che aiutiamo la nascita sociale di un grande Poeta. E di fronte ad un grande Poeta non mi sembra opportuno nemmeno tentare di commentare i suoi versi che bisogna lasciare al godimento e all’intelligenza personale di ciascun lettore.
Infatti, più sono andato avanti con gli anni, e più mi sono reso conto che è meglio non commentare le Opere dell’intelletto e della spiritualità. Le si può segnalare a più persone possibile, come stiamo facendo noi, adesso. Mi sembra un troppo ìntimo sentire il leggere (in senso generale, come ammirare, ascoltare, toccare, assaporare, gustare) una qualsiasi creazione dell’animo umano. Le emozioni non potranno mai essere le stesse da persona a persona, poiché ciò che si legge-guarda-tocca-assapora-gusta è prettamente soggettivo. Fin troppo personale. Tanto più che la poesia di Cardamone si presenta alquanto ermetica, condizione che esige un raccoglimento ed una sintonia particolare con la sua Opera.
3 – LE SUGGESTIONI TRA OLTRE E NON OLTRE
Caro Tito, sappiamo che le parole, come le monete metalliche, possono avere un doppio significato. Positivo o negativo. Dipende dal contesto o dall’interpretazione. Ho notato, cercando in internet, che “oltre” è di gran lunga il termine più usato. Quasi nulla ho trovato con il “non oltre”. Tale situazione mi fa riflettere sul fatto che la nostra società è attratta, in tutti i modi, dal concetto di “oltre” … oltre ogni cosa, oltre tutto. Infatti, i titoli dei libri sono declinati e coniugati con tutte le altre possibili parole per creare un immaginario assai suggestivo (positivo o negativo, appunto) che nasconda pure qualche retro-pensiero e una fascinazione ipnotica tale da attrarre adesioni e compratori. Ne do un esempio per tutti, la raccolta di poesie che il prof. Francesco Paolo Tanzj (Roma 14 agosto 1950 ma agnonese di adozione – www.francescopaolotanzj.it) si è fatto pubblicare da “Libro Italiano” di Ragusa nel 1996.
Niente ho trovato per il binomio “Non oltre” che dà il titolo all’allegata silloge poetica di Raffaele Cardamone (nato in Soveria Mannelli – CZ – il primo luglio 1961). Non ho trovato niente forse perché la dizione “non oltre” è percepita come negativa, come proibizione … mentre invece può essere molto positiva poiché ci avverte che, a volte, non si può andare oltre. Che ci sono dei limiti, mentre il termine “oltre” sembra essere un invito ad oltrepassare, anche se questo “andare oltre” può nascondere dei pericoli, dei rischi. “Oltre” può significare “avventura” (con tutti gli annessi e connessi), “osare” con la convinzione che tutto andrà bene … mentre “non oltre” può significare il riconoscimento delle “regole” e delle “leggi” oppure l’umiltà della condizione umana che non può andare oltre. Invece, “oltre” è la sensazione che tutto sia possibile, specialmente intellettualmente come “apertura” verso nuovi e più vasti orizzonti. Non a caso quell’oltre sta ad indicare che si supera, si oltrepassa un limite ritenuto ingiusto, opprimente, penalizzante.
In entrambe le situazioni, “oltre” e “non oltre” assumono significati, anche loro, soggettivi … salvo poi fare i conti con la realtà e prendere atto che saltare un fosso oppure osare oltre ogni immaginazione può nuocerci, anche troppo pesantemente, a volte con il rischio della vita. “Non oltre” assume più spesso il valore della prudenza, del “salva-vita” (non oltrepassare i binari, ad esempio), del misurarsi con la concretezza e la realtà, con i propri limiti ed i limiti imposti anche dalla società. Due diverse filosofie di vita. Due atteggiamenti che hanno bisogno di un’assunzione di responsabilità … salvo che nell’immaginazione poetica o nei sogni. In fondo, abbiamo bisogno di immaginare e di sognare per superare tante, forse troppe situazioni di crisi e di sofferenza.
4 – ESULTIANO PER LA NASCITA UFFICIALE DI UN POETA
Pubblicare per la prima volta è come nascere alla società, al mondo intero. Così salutiamo in Raffaele Cardamone la nascita ufficiale e sociale di un Poeta. Ma probabilmente Raffaele è nato Poeta (anteriormente a questa manifestazione della sua “Opera prima”) ed era riconosciuto ed apprezzato Poeta tra i suoi amici, tra i suoi concittadini … per cui è già detentore di una ufficialità sociale, anche se nel proprio ambiente. Da adesso, Raffaele Cardamone, con questo atto ufficiale di nascita, è patrimonio dell’Umanità, di tutti noi e di coloro che avranno modo di conoscerlo sempre più e sempre meglio nel tempo e nello spazio. Ormai, questa prima Opera lo consacra Poeta a tutti gli effetti ed affetti. E noi di www.costajonicaweb.it lo salutiamo doppiamente: come nascita di Poeta e per aver scelto noi per il suo debutto, per il suo battesimo. Ed io e te, caro Tito, possiamo considerarci suoi padrini d’esordio.
La nascita di un Poeta ha sempre una grande importanza.
Ma ha ancora più importanza per il suo ruolo e compito di Pace nel mondo.
Ed oggi come oggi preferiamo i suoi versi e le sue poesie alle bombe ed ai proiettili di morte che si stanno sparando in tante parti del mondo, in particolare nella regione euro-asiatica del Nagorno-Karabakh dove sono ripresi ed infuriano i combattimenti per pochi kmq di territorio conteso, mentre le potenze circostanti soffiano sul fuoco per il proprio tornaconto.
Più Poeti, più Pace. Questo è lo slogan che gridiamo alla nascita ufficiale del Poeta Raffaele Cardamone!
5 – SALUTISSIMI
Caro Tito, è una grande emozione ed un grande onore tenere a battesimo un nuovo Poeta! Specialmente se questo Poeta è anche un Amico davvero tanto stimato ed una persona assai profonda e raffinata. Speriamo di poter tenere a battesimo altri Poeti, Scrittori ed Artisti. Così come, pochi giorni fa, con la “Lettera n. 300” domenica mattina 04 ottobre 2020 abbiamo tenuto a battesimo << La struggente storia d’amore di Pancrazio e Rosalia ritrovatisi dopo oltre 60 anni >> che tanti buoni riscontri e commenti ha avuto finora. Il mondo ha bisogno, anzi urgenza e necessità di spiriti liberi e creativi pure come antidoto alle negatività che pare stiano aumentando sul nostro pianeta. Più Poeti, più Armonia! Più Artisti, più Bellezza! Più Scrittori, più Umanità! Il mondo può essere davvero salvato dai veri poeti, innamorati, artisti e da tutti coloro che hanno scelto di essere e di vivere la bellezza, i buoni sentimenti e la più esaltante spiritualità!
Con la gioia nel cuore, ti do appuntamento alla prossima Lettera n. 302. Tanta cordialtà,
Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)
Azzurro Infinito a Vasto Paradiso, giovedì 08 ottobre 2020 ore 06,34 in piena aurora (tre immagini sono state prese dal web, due fornitami dallo stesso R. Cardamone ed una da F. P. Tanzj).
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