Caro Tito, fin dalla mia prima infanzia ho sempre sentito affermare e sollecitare dagli adulti del mio paese: ”Chi più può faccia, chi più sa dica!”… Se tale sollecitazione è vera in via ordinaria nella vita di tutti i giorni, è ancora più valida e necessaria (anzi urgente) nei periodi straordinari, come quello che stiamo vivendo adesso a causa della pandemia del coronavirus Covid-19. Finita la quale il nostro modo e stile di vita non potrà essere più come prima, a meno che non ci vogliamo suicidare globalmente … come stiamo rischiando molto seriamente già con i cambiamenti climatici, le nuove malattie, le guerre sempre più diffuse, ecc. ecc.
Lo diciamo in tanti e assai diffusamente già da parecchie settimane che il mondo non potrà essere più come prima. E sicuramente sarà così. Così i molti che amano, come me, il riequilibrio dell’umanità ed una vita sostenibile (possibilmente etica ed armoniosa), lo dicono (inascoltati, derisi o addirittura perseguitati) da sempre e in tempi non-sospetti. Speriamo che adesso, dopo questa clamorosa batosta, si ripensi il tutto. Ma i mondi nuovi bisogna prepararli bene, raccogliendo le idee ed effettuando scelte sostenibili ed oculate. A favore di tutti e non dei soliti pochi.
1 – IL MONDO NUOVO DEL MANIFESTO DI VENTOTENE.
Così come hanno fatto Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni immaginando il dopo-seconda-guerra-mondiale con la scrittura del cosiddetto “Manifesto di Ventotene” nel 1941, mentre erano al confino nell’isola laziale di Ventotene, appunto. E’ ammirevole la loro lungimiranza e il loro coraggio nel descrivere il desiderato futuro del mondo e in particolare dell’Europa, così tanto disunita e sempre in conflitto tra le sue Nazioni. E proprio mentre infuriava la carneficina della seconda guerra mondiale. E il cielo d’Europa era buio e ancora troppo minaccioso e senza spiragli. Loro hanno visto e indicato la luce.
Questi tre spiriti utopici ci insegnano come e quanto sia necessario preparare e ricostruire il mondo dopo le catastrofi per farlo rinascere meglio di prima.
Scrivere un “Manifesto” può essere un utile modo per palesare le proprie idee e metterle al servizio e alla discussione di tutti.
Ognuno di noi, adesso che siamo costretti a stare a casa in via preventiva per paura di contagio, potrebbe fare esercizio di immaginazione e scrivere cosa si aspetta o come vorrebbe che fosse la nostra società, la nostra nazione, tutto il pianeta, il mondo, l’Umanità dopo il Covid-19.
2 – SCRIVIAMO TUTTI UN MANIFESTO DEL MONDO NUOVO POST-COVID 19
Infatti, già in questo lungo periodo di “clausura” domestica, tra le infinite cose che passano per i “social”, c’è pure chi cerca di immaginare come dovrà essere il mondo nel dopo-Covid 19. E, come puoi ricordare, nel corso della “Lettera n. 273” (che hai pubblicato alle ore 23,59 di domenica scorsa 15 marzo 2020) io stesso (citando il “Manifesto di Ventotene”) ho pensato di scrivere “IL MANIFESTO DI CAPO SUD” proprio per immaginare il mondo nuovo. Un mondo in cui l’Armonia (piuttosto che l’etica) governi il mondo.
A distanza di una settimana, proprio alle ore 16,34 di ieri pomeriggio domenica 22 marzo, l’architetto e scrittore Salvatore Regio (calabrese doc, nativo di Serra San Bruno), mio carissimo amico e compagno di studi fin dall’ottobre 1965 (classe quarta ginnasiale, ai Salesiani di Soverato), ha inviato (via emal) a dieci destinatari (tra cui me) una “Prima bozza del MANIFESTO DEL NUOVO ORDINE PLANETARIO” così esordendo: “ADESSO. In questo momento di dolore universale gli uomini del PIANETA TERRA assumono l’impegno di modificare le regole della loro convivenza FUTURA”.
Venticinque anni fa, nel 1995, Salvatorino (come lo chiamiamo noi amici) ha pubblicato su un giornale di Serra San Bruno il “Manifesto dell’anima liberata” (con 17 applicazioni sulla realtà calabrese). Mi è così tanto piaciuto che l’ho ripubblicato alle pagine 104-109 del mio libro “Prima del Silenzio” edito nel giugno dello stesso 1995.
3 – IL MANIFESTO DI SALVATORE REGIO 22 marzo 2020 – INCIPIT
Salvatore Regio si è laureato allo IUAV – Istituto Universitario di Architettura di Venezia (ritenuta una università “speciale”) e, dopo, è stato ben dieci anni alla scuola della celebre “archistar” mondiale Vittorio Gregotti (morto proprio pochi giorni fa, il 15 marzo, all’età di 92 anni, all’Ospedale San Giuseppe di Milano, vittima del coronavirus). Ecco, qui di sèguito, i primi tre punti (A-B-C) che Salvatore ha delineato in prospettiva del “mondo nuovo” che immagina nella sua dirittura etica e morale.
A – Le risorse economiche attualmente impegnate nel campo militare DEVONO, progressivamente, essere dirottate nel campo CIVILE per cancellare le disuguaglianze creando condizioni di VITA uguali per tutti.
B- DEVE essere, progressivamente, invertita l’attuale tendenza alla concentrazione degli uomini nelle CITTA’ incentivando invece la loro distribuzione su tutto il territorio disponibile.
C- DEVE essere, progressivamente, modificato lo statuto dell’ONU costituendo il PARLAMENTO DELLE NAZIONI VERAMENTE UNITE per governare il NUOVO ORDINE PLANETARIO.
4 – LA RAI-TV POTREBBE RICEVERE, RACCOGLIERE E PUBBLICARE I MANIFESTI PERVENUTI
La Rai-Radiotelevisione Italiana, essendo la più grande impresa e la più potente risorsa culturale pubblica, potrebbe INTANTO ricevere e raccogliere tutti i Manifesti pervenuti da ogni parte del mondo in un apposito fondo storico-sociologico. Magari in collaborazione con una o tante Università italiane ed estere. Allo scadere della possibilità di inviare il proprio MANIFESTO individuale o come gruppo (ad esempio, il 31 dicembre 2021) la RAI sarà tenuta a pubblicare l’elenco e le caratteristiche dei documenti ricevuti.
Una Commissione internazionale selezionerà i Manifesti più interessanti su cui, eventualmente, si potranno fare delle trasmissioni da uno dei canali televisivi Rai ed esteri. Entro un tempo ragionevole (ad esempio, il 31 dicembre 2022) si dovrebbe pervenire ad una sintesi che verrebbe pubblicata a stampa e su internet per una ulteriore valutazione ed integrazione pubblica. Sintesi che potrebbe essere messa a disposizione delle Istituzioni mondiali, continentali e nazionali.
Tutto ciò servirà per realizzare una utile circolazione globale delle idee che potrebbero essere fatte proprie o adottate da movimenti o partiti politici vecchi e nuovi in ogni angolo del nostro pianeta. Sarebbe una operazione socio-culturale mai realizzata prima, con l’unico scopo di ottenere il massimo ed il meglio su cui poi lavorare negli anni e nei decenni avvenire.
5 – RACCOGLIERE E STUDIARE I MANIFSTI GIA’ DIVULGATI
Sarebbe assai utile che una qualche Università italiana o estera potesse raccogliere e studiare i “ Desiderata”, le Risoluzioni ed i Manifesti fin qui resi pubblici da persone, gruppi, istituzioni ed eventi (incontri nazionali, internazionali, interreligiosi, ecc. ecc.). Come ad esempio il recente “Manifesto di Assisi” per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica (24 gennaio 2020).
Il convegno che ha prodotto tale Manifesto è stato promosso da “Symbola.net” e con i suoi 2000 firmatari riassume economisti, rappresentanti delle istituzioni e delle imprese, tutti leader sul fronte della sostenibilità che intendono lavorare insieme per una economia circolare. Una promettente premessa!
In fondo è ciò che immaginavo quando, per tutto l’anno 1990, ho proposto di realizzare l’Università del Riequilibrio, i cui presupposti ho pubblicato, a puntate e come inserto, nel mensile “L’Eco dell’Alto Molise”.
Sono i grandi movimenti socio-culturali che poi offrono la spinta alle rivoluzioni capaci di immettere nel mondo linfa nuova per un graduale progresso a favore dell’Umanità. Perciò, la produzione capillare di “Manifesti per il mondo nuovo” del dopo-Covid 19 sarà la premessa per raccogliere quelle idee che portino alle concrete azioni di rinnovamento e di vera rinascita.
6 – APPELLO ALLE UNIVERSITA’ E ALLA RAI
Caro Tito, una volta da te pubblicata, invierò questa lettera-proposta a tutti i Rettori delle Università italiane e alle più importanti Università estere, al Presidente della Rai-Radiotelevisione Italiana, al Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica, alla stampa italiana ed estera e a tanti altri che potrebbero essere interessati. Spero che si realizzi un Centro che studi i manifesti per un mondo nuovo ed un futuro migliore e ne tragga gli insegnamenti e i progetti di maggiore fattibilità a breve, medio e lungo termine.
7 – SALUTISSIMI
Caro Tito, ti ringrazio, in modo del tutto particolare e grato, per la pubblicazione di questa “Lettera n. 275” (cui tengo davvero tanto). Auguriamoci che la speranza e la lungimiranza possano contribuire a salvare il mondo e, soprattutto, a far sì che l’Umanità e il pianeta non debbano più patire simili disastri globali.
Auguriamoci, altresì, che la lezione di questo e di altri passati coronavirus pandemici ci illumini per sanificare il mondo, riequilibrando territori e stili di vita. Ho più volte ripetuto, in queste mie lettere e anche altrove, che le città scoppiano e i paesi muoiono di spopolamento. Riequilibrare significa pure questo, come ricorda pure Salvatorino Regio nelle premesse al suo Manifesto per in mondo nuovo.
Ma sanificare significa molto altro. I responsabili della salute del mondo sappiano intervenire, perciò, per sano egoismo o per sacro amore, purché intervengano per evitare rigurgiti di violenza epidemica, bellica, finanziaria o economica. La pace ed il benessere per tutti possano caratterizzare il nostro futuro, già da quello più prossimo! Le presenti e future generazioni possano davvero godere un “mondo nuovo” ricco di dignità e d benessere psico-fisico.
Grazie ancora e alla prossima “Lettera n. 276”. Cordialità,
Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)
Azzurro Infinito, lunedì 23 marzo 2020 ore 20,00 (Le foto sono state prese tutte dal web, meno la foto di Salvatore Regio che si deve all’arte di Marcella Rossin).