Caro Tito, sai fin troppo bene, attraverso i miei numerosi racconti e resoconti, come e quanto tenga all’idea e alla valorizzazione di Capo Sud … ovvero di tutta la zona dello Stretto di Messina e, in particolare, di quella costa e di quell’entroterra (Aspromonte) che va da Brancaleone-Capo Spartivento fino a Scilla, estendendosi alla provincia di Messina, una degli angoli più incantevoli e suggestivi del mondo. Fin dall’estate 1999 non ho fatto altro che proporre ad istituzioni e a privati tutta una serie di iniziative, nel contesto di un vero e proprio Progetto di evidenza internazionale e mediterranea, dal momento che quella di Melito Porto Salvo risulta essere la terza punta più a sud del continente europeo, dopo Punta Tarìfa in Spagna e Capo Matapàn in Grecia. Un tridente mediterraneo perfetto, degno di Nettuno, dio del mare.
1 – RINGRAZIO LE AZIENDE DENOMINATE “CAPO SUD”
E voglio ringraziare, anche adesso e pure qui, le istituzioni, le iniziative e le decine di aziende che hanno voluto denominarsi proprio “Capo Sud”. Ma voglio ringraziare altresì gli artisti che dall’anno 2000 cantano questo speciale paesaggio di Calabria, d’Italia e di Mediterraneo dalla bellezza caraibica. Mi riferisco ai cantautori Angelo Laganà, Rosella Garreffa e Claudio Sambiase. In particolare sono riconoscente e grato all’amico Angelo Laganà poiché non si stanca mai di riproporre il suo brano “Capo Sud” come inno della Calabria, diffondendolo ovunque si rechi a fare concerti, anche e soprattutto all’estero, spesso accompagnandolo da video da lui stessi girati.
Pure per storicizzare il progetto, elencando eventi e personaggi, ho dedicato a Capo Sud Calabria ben 86 pagine (375-386 e 397-472) nel secondo volume del “Libro-Monumento per i miei Genitori” (stampato e diffuso nel 2007) e tuttora non manco occasione per scrivere articoli giornalistici con nuove idee promozionali. Tra tante iniziative nazionali che abbiamo visto finora, il grande giornalista e scrittore triestino Paolo Rumiz ha dedicato al suo viaggio “da Savona a Capo Sud” l’intero mese di agosto 2006, con puntate giornaliere a tutta pagina pubblicate dal prestigioso quotidiano cartaceo “la Repubblica” consacrando così definitivamente e letterariamente (con l’apposito libro “La leggenda dei monti naviganti” edito da Feltrinelli nel 2007) questo itinerario-miraggio che si concludeva proprio a Melito Porto Salvo.
Di tanto intanto (pur abitando a oltre 700 km di distanza) torno per vedere se l’idea di “Capo Sud” continua e se s’incarna in qualche altra iniziativa sociale o aziendale. Ed esulto, poi, quando trovo qualche buona e bella novità, però mi rattristo quando il territorio s’impoverisce per spopolamento o per altre cause negative. Plaudo, quindi, con tutto il cuore chi resta nel territorio e cerca di valorizzarlo il più possibile.
2 – PALMINO MANGIOLA LA FAMIGLIA DI CAPO SUD
Perciò, adesso, caro Tito, fammi esultare per una stupenda novità che esiste a Melito Porto Salvo da appena cinque mesi (20 ottobre 2019) e che, appunto, porta il nome di “Capo Sud City”. E’ il ristorante “stellato” realizzato dal prof. Palmino Mangiola, la cui famiglia da circa venti anni gestisce il “Lido Capo Sud Beach” al meraviglioso mare della vicina località di San Lorenzo, un vero vanto per tutta la costa jonica, per eleganza, signorilità ed efficienza. Descrivo tale stabilimento balneare alla pagina 430, evidenziando pure la bella foto del 2004 di Valeria e Carmen Mangiola che animano e portano avanti molto lodevolmente quella magnifica realtà.
Peccato che l’intricata burocrazia abbia, in pratica, scoraggiato la famiglia Mangiola dal realizzare un vero e proprio sogno … un singolare “parco acquatico marino” come pochissimi ce ne sono ancora in Italia e nel Mediterraneo!… Una tale struttura stagionale avrebbe certamente messo la spiaggia di San Lorenzo non soltanto all’attenzione ordinaria degli abitanti delle due popolose aree metropolitane di Reggio e Messina, ma anche all’attrazione nazionale ed internazionale, pure per l’originalità del complesso ludico-pedagogico.
3 – IL RISTORANTE CAPO SUD CITY A MELITO P. S.
l ristorante “Capo Sud City” è stato inaugurato solennemente domenica 20 ottobre 2019 in Via Porto Salvo n. 55 a Melito Porto Salvo e può contare sull’arte enogastronomica del bravissimo chef Totò Fallara. Ne puoi seguire la cerimonia digitando i seguenti link https://www.facebook.com/radiostudio95telemelito/videos/2457646784515671/ e https://www.facebook.com/pages/category/Kitchen-Cooking/Ristorante-Capo-Sud-City-102519084526326/ .
Devo dirti che, seguendo i video di tale ristorante e la moltitudine delle foto che illustrano i piatti del maestro Fallara, sono rimasto veramente assai meravigliato e stupito non soltanto dell’arte culinaria ma anche e soprattutto dell’enorme varietà qualitativa e stilistica dell’offerta alla clientela. Al di là delle stelle che potrebbero essere attribuite allo chef e al locale, ritengo che una simile presenza qualifichi enormemente ed ulteriormente un territorio privilegiato per bellezza come Capo Sud Calabria.
Se può apparire difficile credermi in parola, prova a seguire la numerosa successione dei ricchi piatti e delle ricorrenti manifestazioni sociali che caratterizzano tale “Ristorante Capo Sud City” di Melito Porto Salvo, digitando il seguente link: https://www.facebook.com/102519084526326/photos/p.162551618523072/162551618523072/?type=1&theater . Ma non è tutto. Su richiesta, lo chef Fallara può preparare pietanze d’ogni ordine, grado e desiderio. La parola d’ordine è soddisfare ogni golosità, ogni esigenza personale e di gruppo della clientela.
4- IL SIGNIFICATO DI UNA SCOMMESSA
Ho conosciuto di persona il prof. Palmino Mangiola qualche anno fa ed abbiamo parlato a lungo (poi anche per telefono) su come poter valorizzare al meglio la zona di “Capo Sud”. Mi sono convinto di avere davanti un uomo, un imprenditore dalle mille idee e possibilità che vorrebbe fare “miracoli” per amore del proprio territorio. Mi hanno piacevolmente colpito i suoi modi davvero molto signorili e i suoi pensieri lungimiranti.
Ma, oggi, investire in Calabria significa (tra tanto altro) fare una audace scommessa proprio con sé stessi, la burocrazia ed il territorio. Quasi al limite dell’azzardo. Ispirato dal suo grande amore per questi amenissimi luoghi jonico-grecanici di antica memoria familiare, il prof. Mangiola (mangiolapalmino@virgilio.it e tel. 335-6623910) ha voluto sicuramente dotare la città di Mélito Porto Salvo di una struttura di eccellente qualità nella ristorazione locale, nazionale e turistica internazionale. Bisognerà, quindi, attendere che trascorra almeno un anno dall’inaugurazione per verificare se ne è valsa la pena. Lo spero. Profondamente.
Ci congratuliamo, intanto, con lui per questa ardua ma non sconsiderata scommessa, sicuri che il territorio tanto amato non deluderà le giuste aspettative sue e di chi ci lavora per offrire un servizio ed un’arte di eccelso stile umano e professionale. Per una località balneare, la cucina non può che essere improntata sul pescato quotidiano coniugato con una ruralità che dal mare giunge, con variegate gradazioni collinari, fino ad una montagna ricca di suggestioni e di prodotti tipici e degni di una tradizione autentica e genuina.
Particolare attenzione viene data ai prodotti esclusivi della costa jonica reggina, come il bergamotto che è declinato in tutte le sue possibilità di esaltazione del gusto e dei sapori. Cucina locale e calabrese ma anche nazionale ed internazionale per soddisfare pure i palati più esigenti.
5 – INCORAGGIARE CAPO SUD
Caro Tito, viviamo tempi difficili per il ben noto “coronavirus” che speriamo scompaia completamente e definitivamente per le drastiche misure prese dai governi d’Italia e del mondo ma anche per l’arrivo del caldo e della bella stagione. Già in tempi normali, nell’imminenza della stagione estiva, sarebbe stato necessario incoraggiare non soltanto Capo Sud ma tutte quelle realtà meridionali che sono poste (per colpa propria e soprattutto altrui) ai margini di tutto, pure del turismo.
Adesso, urge non soltanto incoraggiare tutto e tutti però anche intravedere spiragli di futuro, chiamando tutti, indistintamente tutti all’unità nazionale, europea e mondiale per uscire prima possibile da questo periodo particolarmente delicato, ma, nonostante tutto, ricco di “rinascita”. Così come alcuni ingegni riuscirono a trovare, in modo assolutamente lungimirante, impensabili ed audaci elementi di “rinascita” nell’isola di Ventotene (provincia di Latina), in piena seconda guerra mondiale, nel buio più assoluto.
Infatti, nel 1941 tre confinati politici (Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni), mentre i popoli si scannavano a vicenda forsennatamente, scrivevano il manifesto “Per un’Europa libera e unita” (poi noto come il “Manifesto di Ventotene”) che chiedeva l’unione dei Paesi europei. Tale Manifesto poi ispirerà il processo di integrazione europea culminato con la nascita dell’Unione Europea (UE) nel 1992, dopo i primi timidi passi della Conferenza di Messina (1-3 giugno 1955) e dei Trattati di Roma (25 marzo 1957) costituenti la Comunità Economica Europea (CEE).
6 – IL MANIFESTO DI CAPO SUD
Alcuni pensano che questa terribile ondata globale (o tsunami) del “coronavirus” sia in effetti come la terza guerra mondiale, combattuta non con le conosciute armi convenzionali o atomiche ma con un semplice e sconosciuto virus aggressivo e telecomandato capace di sterminare e distruggere più di una bomba atomica (a costo quasi zero per chi l’ha sguinzagliato per il mondo). Fantascienza? … Sicuramente è un fenomeno che ci fa e ci farà riflettere almeno sul perché accadano queste cose, così devastanti a tutti i livelli, paralizzando i sistemi sanitari, sociali e produttivi delle Nazioni e conducendo a morte innumerevoli persone. Si continua ancora a comandare con la paura e le stragi. A chi giova?…
Taluni altri affermano che il “dopo-coronavirus” troverà un’Umanità diversa, certamente più spaventata e smarrita nelle sue ex-certezze che hanno sfiorato spesso il senso illusorio e vano dell’onnipotenza e la forsennata corsa unicamente verso il profitto e lo sfruttamento dei popoli a favore di pochi gruppi egemoni.
Sì, caro Tito, pure io (che ho sempre tuonato contro la cattiva globalizzazione) ritengo che, il dopo-coronavirus, il mondo non potrà più essere lo stesso. Urge perciò pensare ad un mondo più etico e più alla ricerca e alla realizzazione del riequilibrio e possibilmente dell’Armonia senza cui ognuno di noi (individuo e società) è destinato a girare a vuoto rischiando l’autodistruzione.
A tempo debito, cercherò di stilare un apposito MANIFESTO DI CAPO SUD sul dopo-coronavirus, sperando di contribuire così, nel mio piccolissimo, al dibattito globale sui prossimi destini del mondo, del pianeta e dell’Umanità, tenendo presenti, il più possibile, tutti i desideri, le tendenze e le volontà di rinascita.
7 – GLI AMICI DI CAPO SUD EUROPA 3
Caro Tito, intanto ti auguro di assaggiare i piatti dello chef Totò Fallara, quando avrai modo di andarci apposta o di passare da Melito Porto Salvo. E chissà che, almeno una volta, non ci possiamo andare insieme. Intanto, tu con questo tuo sito www.costajonicaweb.it sei fin dal 2012 una sorta di “Voce di Capo Sud”, cui adesso si sono unite altre utili e generose, lodevoli e territoriali voci come www.soveratoweb.com e www.ilReventino.it che dimostrano di essere assai efficaci per la promozione di ciò che di più bello e significativo c’è in Calabria, compreso Capo Sud.
Recentemente si è aggiunto pure il sito web “https://calabria.live” che spero vorrà continuare a raccontare queste nostre corrispondenze tendenti a valorizzare il più possibile Capo Sud nel contesto del Mediterraneo e della “Calabria prima Italia”, nonché dell’Unione Europea e della migliore globalizzazione.
Sarebbe, altresì, utile e bello che si costituisse (magari a Melito Porto Salvo e magari proprio nel Ristorante Capo Sud City) una apposita “Associazione culturale AMICI DI CAPO SUD (EUROPA 3)” … intendendo per “EUROPA 3” l’incontestabile fatto geografico che la zona di Capo Sud Calabria e, in particolare, Melito Porto Salvo siano il terzo punto più a sud del continente europeo (prima è Punta Tarìfa in Spagna e seconda è Capo Matapan in Grecia).
A tale associazione potrebbero aderire specialmente tutte le aziende che si denominano “Capo Sud”, nonché gli abitanti e gli affezionati di questa zona, le associazioni territoriali (ad esempio quelle riferibili all’Area grecanica e ai Parchi naturali) e chiunque ne voglia far parte. Un valido apporto artistico e di esperienza potrebbe dare il cantautore Angelo Laganà il quale è nato proprio a Melito Porto Salvo e dall’anno 2000 sta portando avanti il discorso di Capo Sud Europa 3 ovunque vada in Italia e all’estero. Inoltre, Laganà (noto anche come direttore di “RegginAlé” e poliedrico artista) ha aveva costituito gà una propria “Associazione degli Amici di Capo Sud” ma a Roccella Jonica dove abita.
8 – SALUTISSIMI
Caro Tito, noi siamo nati per sostenere, rafforzare e valorizzare il bene. In queste settimane siamo chiamati a sostenere, in tutti i modi possibili, l’impegno e gli sforzi nazionali ed internazionali volti a debellare il killer globale del coronavirus. Solidarietà, incoraggiamento, disciplina nei comportamenti imposti dal grave stato di necessità. Dobbiamo sostenere, innanzi tutto e contro ogni evidenza, la speranza nel futuro.
“Ha da passà ‘a nuttata” affermava con sussiego ed enfasi Eduardo De Filippo nella celebre commedia “Napoli Milionaria” che ha debuttato al teatro San Carlo proprio 75 anni fa, giovedì 15 marzo 1945, mentre ancora le macerie della seconda guerra mondiale erano fumanti nella stessa città partenopea, nel sud Italia e ancora si combatteva forsennatamente in nord Italia e, in particolare, nel resto d’Europa e dell’Asia.
Sono rimasto, quindi, bene impressionato che, ad un certo punto, ho trovato tra la sequenza delle portate del Ristorante “Capo Sud City” di Melito P.S. questa bella locandina del “Buongiorno Italia” per sentirci tutti uniti nella comune lotta contro il coronavirus, esprimendo la sincera ed accorata riconoscenza a coloro che si sottopongono a turni massacranti pur di curare e di salvare le vite degli ammalati negli ospedali.
Nell’attesa o nella speranza di poterti inviare la prossima “Lettera n. 274” ti ringrazio e ti saluto.
Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)
Azzurro Infinito, domenica 15 marzo 2020 ore 18,37
(Le foto sono state tutte prese dal web)