davCaro Tito,nelle recenti lettere n. 236 del 08 febbraio, n. 237 dell’11 febbraio e 238 del 16 febbraio 2019, ho avuto modo di informarti sulla nascita del primo MAB SINDACALE italiano, ovvero un Museo-Archivio-Biblioteca riservato principalmente alla documentazione prodotta da sindacati territoriali minori, da movimenti locali spontanei o da proteste episodiche ed isolate tendenti a rivendicare taluni diritti negati.

 Ovviamente, si accettano pure le documentazioni dei sindacati maggiori (CGIL-CISL-UIL-UGL-SUB ecc.), delle Camere del Lavoro e di altre espressioni sindacali anche estere (come ad esempio quelle dei “Gilet gialli”).

1- BRUNO CONGIUSTI’ ORGANIZZATORE E DIRETTORE

Chi avrebbe potuto pensare una cosa del genere se non un sindacalista in pensione come Bruno Congiustì (innamorato della Calabria) ed uno come me che da sempre ho prediletto i piccoli e piccolissimi, costretti a combattere contro i potenti e potentissimi?…

Congiustì, inoltre, si ritrova in casa tanta di quella documentazione, tante di quelle foto e tanti di quei cimeli sindacali che sarebbe un vero e proprio peccato lasciarli nei cassetti senza che altri (specialmente gli studiosi e i ricercatori ma anche i semplici interessati o curiosi) possano attingere a tale prezioso patrimonio sociale.

D’altra parte, io stesso, nel corso della mia esistenza, ho sempre cercato di conservare testimonianze di vita e di lotta di persone e di gruppi in difesa principalmente della propria dignità di persone e di comunità. E nel 2006 ho persino cercato di far muovere i primi passi ad un SEI – “Sindacato Elettori Italiani” che meriterebbe sicuramente maggiore attenzione e migliore sorte.

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Nella mia “eredità sociale” ho, in gran numero, volantini e ciclostilati che i movimenti studenteschi distribuivano all’Università di Roma negli anni settanta, nel pieno della contestazione derivata dal 1968. E’ una documentazione che mi è stata richiesta pure da alcuni Archivi di Stato, ma che (per ora) non voglio estrapolare dalla mia eredità complessiva che, così intera, ha il senso di una vita.

2- LA MEMORIAZIONE

Si parla tanto dell’importanza della “memoria” su cui basare pure le nostre “azioni” di difesa dei valori basilari e di rivendicazione dei diritti-doveri più irrinunciabili.

Così un MAB Sindacale avrebbe il compito di conservare la “memoria” delle “azioni” di piccole e grandi lotte e di segnalare alle nuove generazioni quale e quanta memoria e azione … o le memorie delle azioni … siano importanti per significare ancora e per fortificarsi nelle lotte e nelle rivendicazioni che non bastano mai per attenere ciò che ci è dovuto come esseri umani e come cittadini di una società, dominata purtroppo da classi dirigenti (in democrazia) e da una vasta gamma di dominatori, di tiranni e di dittatori (in altri sistemi politici) tendenti sempre ad opprimere, reprimere e negare i sacrosanti diritti umani e civili … gli aneliti di vera libertà!

3- LA MEMORIAZIONE NELLA GLOBALIZZAZIONE

C’è un motivo in più per dedicarsi a conservare la “memoria” complessiva ed onnicomprensiva (anche attraverso un umile MAB) proprio oggi che lo tsunami della globalizzazione potrebbe spazzare via tutto e definitivamente … togliendoci, con la memoria, anche l’identità.

Infatti, sono numerose le persone oppure appositi istituti che cercano di “memorizzare”, di mettere al sicuro persino i semi dell’agricoltura prima che vadano persi per sempre. La “memoriazione” è tutto ciò che non deve andare perduto per dirsi ancora esistenza, popolo e comunità. Certo si possono trasformare i gusti e le idee, ma alla base non devono essere uccisi i valori e le identità, le sole cose che ci permettono di riconoscerci con una personalità storica, psicologica e comunitaria pur nel crogiolo dei popoli e delle altre anime sociali.

 3-gilet-jaune-macron-dimissionneDella globalizzazione è ammesso usare i mezzi e i modi per renderci più universali e più fratelli, ma dobbiamo assolutamente evitare l’omologazione che ci appiattisce sugli interessi (non sempre onesti) delle “élites”, dei nuovi padroni della globalizzazione che hanno preparato le “sorridenti trappole” ed il tritacarne della competizione ad oltranza e degli sfruttamenti senza alcuna pietà, nemmeno per il pianeta.

4- LA SEDE IN SAN NICOLA DA CRISSA (Vibo V.)

La sede, per il momento, non può che essere quella posta nel piccolo paese di San Nicola da Crissa, nel vibonese, dove risiede Bruno Congiustì, il quale si è preso l’impegno di organizzare e dirigere il MAB Sindacale.

Per quanto piccolo, questo borgo è ben collegato con il territorio circostante, tra mare Jonio e mare Tirreno. E può contare sulla vicinanza di città come Vibo Valentia, Lamezia Terme e, quindi, con i collegamenti più veloci (autostradale, ferroviario e aereo).

4-stemma-comune-san-nicola-da-crissaPerciò, la sede del MAB potrebbe diventare, con il tempo e le richieste, un centro socio-culturale polifunzionale il cui grado di attrattività ed utilità dipenderanno da vari fattori concorrenti al miglior utilizzo della struttura.

Essendo questo il primo MAB Sindacale italiano, le istituzioni pubbliche e private calabresi (ma anche nazionali) dovrebbero essere sensibili a tale presenza, tanto da sostenerla adeguatamente pure allo scopo di diventare “prototipo” per altri territori e vanto di partecipazione, di democrazia e di lungimiranza!

5- UN PACATO OTTIMISMO

Caro Tito, visto l’interesse suscitato già fin dal primo annuncio dell’iniziativa, viste le prime donazioni documentarie, penso che possiamo essere pacatamente ottimisti. E ciò nonostante la sede del MAB sia posizionata in un’area interna tra mare e Serre, sebbene sufficientemente collegata, ma pur sempre sottoposta ad uno spopolamento che bisogna contrastare al massimo possibile.

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Ed il MAB potrebbe essere e diventare un piccolo e qualificato contributo in tale contrasto, per una migliore e maggiore riqualificazione territoriale che sia di esempio per altre zone similari (e non soltanto in Italia).

Come scritto più volte, San Nicola da Crissa potrebbe diventare la Capitale non soltanto dei MAB italiani ma anche la Capitale dei cosiddetti “Paesi balcone”. In entrambi i settori si vuole impegnare Bruno Congiustì, sperando di ottenere sostegno dalle istituzioni, da aziende private e dalle persone (specialmente da coloro che si sentono veri calabresi).

6- LE PRIME DUE DONAZIONI

Infatti, assai significativo è stato l’interesse dimostrato già all’annuncio del MAB pure da elementi istituzionali regionali, da cui potrebbe provenire un determinante sostegno. Ma l’incoraggiamento più immediato proviene da due donazioni molto singolari.

La prima donazione (già annunciata fin dal primo momento) proviene dalla Francia, per merito di Giuseppe Mungo, nato nel 1947 nella vicina Squillace ma residente dal 1957 nella regione di Borgogna (Francia orientale), non lontana dal confine italiano e svizzero.

La seconda donazione proviene dal “Gruppo tassisti di Roma per il territorio e per l’ospedale interregionale di Agnone” guidato dai fondatori Tonino Schiappoli e Arnaldo Sabelli, entrambi originari dell’Alto Molise, in provincia di Isernia. Fanno parte di tale gruppo pure numerosi tassisti originari della confinante provincia abruzzese di Chieti, i quali come i molisani, hanno ancora su queste montagne genitori, altri familiari ed amici.

7- GIUSEPPE MUNGO

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Questo nostro grande, generoso e sollecito amico ha inviato al MAB un pacco (cm 45x29x21) pieno di documenti e cimeli sindacali, un gilet rosso della CGT maggior sindacato francese (Confédération Général du Travail, l’equivalente della nostra CGIL) e, tra tutti, due “gilet gialli” di particolare attualità storica, di cui ho trattenuto uno (come richiesto in partenza) per la racconta associativa dell’Università delle Generazioni.

La quale invia al MAB copia originale di un manifesto murale, datato 12 dicembre 2001 e intitolato “Prima Staffetta Generazionale” un evento realizzato dal Comune di Agnone, su suggerimento di questa mia associazione culturale, per salutare al Teatro Italo-Argentino i neo-lavoratori e i neo-pensionati avutisi nel corso dell’anno 2001. Una manifestazione originale che era stata già realizzata, su mio input, anche alla ASL altomolisana.

6-tassisti-romani-altomolisani-arnaldo-sabelli-e-tonino-schiappoli-15-03-2015-leaders-pro-ospedale-agnoneQuindi, il MAB Sindacale di San Nicola da Crissa può contare (con la donazione di Giuseppe Mungo) su un gilet giallo autografato, 4 bandiere da corteo con il poggia asta, manifesti, locandine, riviste, una borsa di carta per la spesa (del sindacato insegnanti), un cappellino (CFDT – des choix, des actes) e persino una tazza da tè in porcellana, commemorativa e celebrativa (CFDT – URI Bourgogne – 50 ans).

Il gilet giallo che ho trattenuto riporta sul retro questa frase: “Macron Pere Noel des riches – (sabato) 22 decembre 2018 – Peuple vient au rond – Alain Marc – POINT – Ginette et Dede” (ci sono stilizzati due alberi di Natale).

Il gilet giallo destinato al MAB, sul retro, ha la frase seguente: “ Gouvernement ABOLIT TES RIVILEGES – Je suis gilet jaune – Citoyen – Gilbert – sans – privileges”. Nella parte interna tale gilet riporta la data del 24 novembre 2018, cioè del secondo sabato di proteste dei “Gilet gialli”.

Non poteva mancare una copia del suo libro “Hanno fatto di noi dei migranti” (2009) che (come sappiamo) è un inno doloroso al diritto-dovere di non essere migranti forzati allo scopo di poter restare nel proprio luogo di nascita e contribuire così alla sua crescita. E’ un libro-protesta-manifesto di dignità. Un sindacalismo contro l’emigrazione imposta.

8- TASSISTI DI ROMA

Non tutti sanno che i taxisti comunali circolanti a Roma sono quasi tutti originari dell’Appennino centrale e, in particolare, in maggioranza, provenienti dai borghi (abruzzesi e molisani) del bacino del fiume Trigno che, più o meno, fanno parte del comprensorio interprovinciale di Agnone del Molise, il cui ospedale serve proprio a queste popolazioni montane.

8-logo-gruppo-tassisti-di-roma-per-ospedale-agnone-2015-c0e4Numerosissimi taxisti abruzzesi molisani hanno genitori, familiari, parenti ed amici ancora al paese e quindi è loro interesse che l’ospedale di Agnone funzioni, pure per evitare di ospedalizzare i propri anziani genitori o parenti a Roma, dove soffrirebbero un maggiore disagio.

Anche per tale motivo, alcune centinaia di “tassinari” si sono costituiti (domenica 16 marzo 2015) nel “Gruppo tassisti di Roma per il territorio e per l’ospedale interregionale di Agnone” con lo scopo dichiarato di fermare la chiusura della utilissima e preziosa struttura socio-sanitaria.

I taxisti hanno voluto così organizzare, in questi ultimi 4 anni, varie manifestazioni per la salvezza dell’ospedale di Agnone, che, in verità, ha sempre offerto ottimi servizi, restando per di più economicamente in attivo (grazie anche all’abnegazione del personale e all’oculatezza delle spese).

9-manifesto-tassisti-di-roma-per-ospedale-agnone-9-maggio-2015Per prima cosa, sabato 9 maggio 2015, i taxisti di Roma (di origine molisana e abruzzese) hanno sfilato lungo alcuni paesi con le loro automobili di servizio e poi hanno chiamato a convegno tutte le autorità del comprensorio per discutere su come si potesse contrastare lo smantellamento dell’ospedale agnonese.

Ovviamente, caro Tito, con la mia associazione “Università delle Generazioni” sono stato in prima fila accanto ai taxisti e agli altri Comitati di protesta pro-ospedale. Non soltanto ho curato per parecchi mesi l’ufficio stampa del Gruppo, ma ho sostenuto le manifestazioni in vari modi, secondo le mie possibilità anche economiche.

9- TONINO SCHIAPPOLI

Tonino Schiappoli (di Villacanale d’Agnone) e Arnaldo Sabelli (di Poggio Sannita) sono stati i due principali promotori dei taxisti pro ospedale. Finora hanno fatto davvero tanto e tanto ancora faranno, pure di eclatante. Infatti, stanno lavorando per realizzare un evento originale quanto clamoroso, con lo scopo di attrarre ancora una volta l’attenzione su questo ospedale di montagna e di area disagiata, tenendo alta l’allerta!

 10-tonino-schiappoli-al-microfono-raduno-pro-ospedale-agnone-09-maggio-2015-agnoneVenerdì scorso 26 aprile l’amico di antica data Tonino Schiappoli (che recentemente è stato eletto vice-presidente della sua Cooperativa di Taxisti di Roma) mi ha consegnato una busta per il MAB Sindacale di San Nicola da Crissa, contenente manifesti, foto, articoli giornalistici riferiti alla prima manifestazione realizzata con enfasi sabato 09 maggio 2015 dal “Gruppo tassisti di Roma per il territorio e per l’ospedale interregionale di Agnone”.

Inoltre, ha donato al MAB Sindacale una maglietta arancione firmata dallo stesso Tonino Schiappoli con le seguenti scritte in rosso: (sul davanti) sotto il prestampato “taxi tevere 06-4994 e 06-4157 il tuo taxi a Roma << PER LA SALVEZZA OSPEDALE AGNONE 2015>> e (sul retro) <<TASSITI DI ROMA CAPITALE PER OSPEDALE MONTANO DI AGNONE DEL MOLISE 2015”.

Ho subito messo Tonino in contatto telefonico con Bruno Congiustì. Il leader dei tassisti romani “pro ospedale di Agnone” si è riservato di inviare al MAB Sindacale altra documentazione (tra cui una seconda “maglietta di lotta”) utile a descrivere tutta l’attività del Gruppo che non demorderà nella lotta contro lo spopolamento montano abruzzese-molisano e contro la chiusura dell’ospedale agnonese. Altrimenti significherebbe negare soccorso e salute specialmente agli anziani che sono ormai il 70% dei residenti tra queste montagne altomolisane.

10- LAVORARE E LOTTARE PER IL RIEQUILIBRIO

E’ mio auspicio (ed impegno) che il MAB di San Nicola da Crissa si possa “specializzare” nella documentazione di tutti coloro (comitati e altri) i quali hanno lottato e continuano a lottare contro la chiusura o il ridimensionamento degli ospedali, specialmente quelli di montagna e di periferia, ma anche di altri servizi pubblici necessari alla sopravvivenza delle popolazioni.

davInfatti, non bisogna chiudere gli ospedali perché c’è lo spopolamento. Bensì è necessario combattere e contrastare lo spopolamento per difendere pure la vivibilità e la sostenibilità dei territori, il cui abbandono causa disastri di ogni tipo e disarticolazioni sociali. In una parola, è necessario ed urgente lavorare per il riequilibrio città-campagna e città-periferie.

Altrimenti, se le città scoppiano e i borghi muoiono, il pianeta aumenterà la sua desertificazione e il clima peggiorerà a tal punto che diventeranno invivibili entrambe le dimensioni. Riequilibrio, riequilibrio, riequilibrio!

11- APPELLO A SOSTENERE IL MAB SINDACALE

Dare voce a chi non ha voce e dare memoria a chi non ha nemmeno la forza per farsi ricordare, questo potrebbe essere uno slogan del MAB Sindacale di San Nicola da Crissa e di ogni altro MAB provinciale (come auspicavo nei primi comunicati-stampa).

davPerciò, chi ha una lotta locale (grande o piccola) cui dare memoria museale, archivistica e bibliotecaria … invii quanto più materiale documentario possibile e cimeli al direttore Bruno Congiustì – Via Roma 76 – 89821 San Nicola da Crissa (VV) telefono 339-4299291 (mail: brunocongiusti@libero.it oppure labarcunata@libero.it).

12- MASSIMA ALLERTA !!!

Caro Tito, ritengo che sia giunto il tempo di rinunciare a qualche “spesa voluttuaria” per sostenere strutture di utilità pubblica che ci vengono negate o che (come i “distretti della salute” ospedali compresi e i “distretti della memoria” tra cui i MAB Sindacali) sono necessarie alla sopravvivenza e alla dignità.

13-statua-di-polifemo-accecatoSpero tanto che le nuove generazioni (alle quali tutto sta per essere tolto, persino il futuro, con innumerevoli trappole) ripensino al loro stare al mondo e non si lascino lusingare dalle “sirene” del terzo millennio, così come non si devono far travolgere dalle nuove droghe ludiche apparentemente innocue come le vere droghe chimiche o l’alcol.

Tutto sta portando i popoli a nuove sottomissioni o vere schiavitù. Urgente e sacrosanto è difendersi con ogni mezzo legale ed astuto dai nuovi Ciclopi monoculari della globalizzazione. Un primo strumento di difesa è la furbizia di Ulisse e, soprattutto, la conoscenza e la cultura.

Oggi come oggi, un minuto perso per stare dietro ai miraggi, al gioco e alle fesserie potrà esserci fatale un domani! Questi, più di altri periodi storici, sono “tempi sottili” e altamente nocivi.

14-sirene-rai-1Come non mai, potrebbe essere fatale (a livello individuale e collettivo) persino una colpevole distrazione, una prolungata indolenza o un farsi abbindolare dai furbi locali, dalle suggestioni o dalla invadente cattiva globalizzazione.

Massima allerta, quindi!!!

13- PULIZIA ETNICA E SELEZIONE GENERAZIONALE

Caro Tito, recentemente ho conosciuto una coppia di anziani che spende, al mese, attorno a 600 euro di medicine, necessarie per non morire. Quasi metà della loro pensione. Pur potendo detrarre il 20% da questa cifra, la spesa è comunque troppo considerevole, quasi impossibile (nonostante alcune esenzioni per patologie).

Infatti, sono parecchi gli anziani (poveri) che rinunciano a curarsi, pure perché hanno una pensione così minima da non poter accedere né al mercatino e nemmeno alla farmacia! E, pure per tali motivi, si muore di più nel Sud Italia (guarda caso!).

Allora, come la mettiamo?…

15-anziana-cerca-negli-scarti-del-mercatinoCiò, avviene non soltanto in Italia, specialmente per gli anziani, i quali (dopo una vita dedicata al lavoro e alla crescita della Nazione o solo delle grandi Aziende) vengono in pratica abbandonati o non sufficientemente seguiti e sostenuti. In Italia, dove i giovani poveri rischiano di essere senza futuro o schiavi della cattiva globalizzazione, sta avvenendo una silenziosa selezione intergenerazionale e tra cittadini di serie A – B – C- D – E – F – G – H – I – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z.

Come ho scritto altre volte e come qui intendo dolorosamente ribadire, la globalizzazione (intesa soprattutto come “governo del mondo” da parte delle cosiddette Potenze globali dei vari G1 – G2 – G3 – G4 – G5 – G6 – G7 –G8 …. G20, ecc.) tende a far sparire i poveri non la povertà, mentre rende schiavi o sottomessi coloro i quali, pur deboli ed indifesi, sono ancora utili allo sfruttamento.

Far fuori interi popoli con le armi può essere disdicevole o fuori moda? … Bene, lo facciamo con altri metodi, più invisibili agli occhi delle telecamere e delle coscienze dei Paesi ricchi! E il silenzio delle telecamere e delle coscienze uccide allo stesso modo dei proiettili non sparati!

16-bambini-cercano-in-discaricaPure per questo è necessaria l’allerta! … prima di tutte l’allerta socio-culturale, l’allerta della solidarietà, l’allerta dell’intelligenza, l’allerta del voto, l’allerta di tutti e di tutto su tutto! Altrimenti saremo (chi più chi meno) complici delle pulizie etniche in atto e delle selezioni generazionali.

Il MAB Sindacale intende contribuire alla documentazione storica e a tenere sveglie le coscienze e vigili le intelligenze, affinché i ripetuti tsunami della globalizzazione non ci colgano del tutto impreparati.

17-il-ciclope-di-ben-resnickPerciò, occhio al Ciclope che ci vuole chiusi nella sua caverna, per mangiarci ad uno ad uno!

14 – ANTIFESTA DEL LAVORO 1989-2019

Caro Tito, ti ho scritto già più volte sulla designazione da parte mia del 30 aprile di ogni anno come giornata dedicata all’Anti-Festa del Lavoro fin dal 1989. In particolare, te ne ho esplicitato le motivazioni nella Lettera n. 114 che tu hai pubblicato alle ore 07,30 di mercoledì 29 aprile 2015. Te ne trascrivo il link … https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-114-la-26ma-antifesta-del-lavoro/ …

 18-primo-maggio-festa-dei-disoccupati-vasto-08-06-2014E’ doveroso pensare a tutti coloro che non hanno affatto un lavoro, a coloro che sono sfruttati (con lavori precari, sottopagati ed indegni di un essere umano). Costoro (oltre al danno di non avere un lavoro o un lavoro dignitoso) hanno pure la beffa di restare “invisibili” persino agli stessi Sindacati nazionali che si riferiscono a loro come in una liturgia ormai scontata quanto vana e in una litania che potrebbe essere percepita come un’offesa.

L’imminente 30 aprile si compiono i primi 30 anni (1989-2019) di questa iniziativa, nata a sèguito delle lotte che ho condotto a favore di tutti i precari molisani ell’ex-art. 23 di cui mi sono occupato dal gennaio al marzo 1989 difendendo i loro diritti con manifestazioni e con clamore anche nazionale e segnalazioni pure della Stampa Estera.

Ho poi saputo che in varie parti d’Italia taluni hanno preso il 30 aprile proprio come anti-festa del lavoro o della disoccupazione, come, ad esempio, nel caso di Medicina (in provincia di Bologna) quando, un gruppo musicale giovanile (quello dei “intothebaobab”) ha organizzato l’Anti-Festa della Disoccupazione, come testimoniano il seguente testo e l’immagine che ne consegue prese questo pomeriggio dal seguente link https://intothebaobab.noblogs.org/post/2016/04/12/anti-festa-della-disoccupazione-30-aprile-2016/.

19-buongiorno-e-buon-primo-maggio-4Ho telefonato al numero di cellulare che c’è nel sito ed ho parlato con Mody, un componente la band, il quale mi ha confermato tutto. A lui invierò questa lettera n. 244 e la Lettera n. 114 dove è descritta la mia consuetudine di evidenziare la ricorrenza di ogni 30 aprile dedicato ai “senza” lavoro, ai “senza” diritti, ai “senza” niente! Ed ecco qui di seguito il breve testo riguardante l’evento del 30 aprile 2016 realizzato al Parco di Medicina (comune in provincia di Bologna).

ANTI-FESTA DELLA DISOCCUPAZIONE // 30 APRILE 2016

posted on 2016/04/12 by INTOTHEBAOBAB

 >> Anche se non ci riguarda direttamente come Intothebaobab il 30 aprile nel parco di Medicina, in provincia di Bologna, tra varie difficoltà legate a permessi per suolo pubblico, spese obbligate pur non avendo alcun budget, ecc,ecc, ci sarà la prima uscita di un gruppuscolo di ragazz* che cercano di organizzare qualcosa anche in provincia…sperando che l’entusiasmo riesca a colmare l’assenza di spazi nasce LA SALUTE E’ IN VOI! che organizza il giorno prima della festa del lavoro la ben più attuale anti-festa della disoccupazione. Ci sarà un opuscolo che spiega un po’ il senso di questo progetto, qualche banchetto, installazioni, beveraggi vari e musica dalle 20:00 alle 24:00. E anche se la pianura padana è piatta da morire inutile è lamentarsi, perché la salute è in voi! >>

20-anti-festa-della-disoccupazione-sabato-30-aprile-2016-medicina-bohttps://intothebaobab.noblogs.org/post/2016/04/12/anti-festa-della-disoccupazione-30-aprile-2016/

15 – BUON PRIMO MAGGIO 2019

Comunque, anche come MAB Sindacale, è bene ricordare storicamente il ruolo ed il valore della “Festa del Primo Maggio” mai dismesso, nonostante i tempi sempre difficili per i Lavoratori. Oggi più che mai! Per quanto possibile: A TUTTI … BUON PRIMO MAGGIO 2019 !

16- SALUTISSIMI

Bruno Congiustì ed io pensavamo di fare in tempo ad inaugurare pubblicamente l’imminente primo Maggio (Festa del Lavoro e dei Lavoratori) la sede del MAB Sindacale di San Nicola da Crissa, evidenziando il già tanto materiale disponibile. Ritengo però che l’inaugurazione possa avvenire attorno al prossimo Ferragosto, quando la Calabria vedrà pure il ritorno di tanti suoi figli e la presenza di parecchi turisti.

Ovviamente, ti avviserò in anticipo sull’evento. Per il momento, rinnovo l’appello a voler sostenere il MAB Sindacale, principalmente con donazioni documentarie e con il passaparola sulla sua esistenza, utile a tutti.

21-buon-primo-maggio-2019-cariolaCaro Tito, concludo qui e (in attesa di inviarti la “Lettera n. 245”) ti ringrazio come sempre e ti saluto augurando a te e ai nostri lettori il miglior Primo Maggio possibile, pensando e preparandosi adeguatamente alle Elezioni Europee di domenica 26 maggio, pure nel contesto di una globalizzazione sempre più aggressiva anche se apparentemente brillantemente seducente. Salvare l’Unione Europea (anche migliorandola) è un imperativo!

Occhio al Ciclope e alla sua caverna!

Con tanta cordialità!

Domenico Lanciano (Azzurro Infinito, domenica 28 aprile 2019 ore 23,46). Alcune foto sono mie, altre le ho prese dal web.

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