Caro Tito, ecco quanto mi ha scritto (ed inviato via mail in PDF) il prof. Mario Caligiuri, Assessore alla Cultura della Regione Calabria, con lettera prot. 462/SP del 30 gennaio 2013 … “Oggetto: Scontro sulle origini del nome “Italia”. Carissimo Domenico, ho ricevuto la sua nota e la ringrazio per avermi scritto. Apprezzo il suo impegno e le chiedo la cortesia di volermi tenere costantemente informato sugli sviluppi della vicenda. Nell’augurarle buon lavoro, le invio un caro saluto, con stima … calabrese! Mario Caligiuri”.
Il riferimento allo “scontro sulle origini del nome Italia” è quello che da qualche mese (purtroppo e mio malgrado, trovandomi costretto a difendere una verità storica e non campanilistica!) si sta consumando in Molise e in numerose città italiane con un apposito “tour”, principalmente ad iniziativa di alcuni intellettuali, come Nicola Mastronardi (autore del libro “Viteliù”) ed Enzo Delli Quadri (direttore di www.almosava.it), i quali “auto-attestano” con baldanzosa sicurezza che il nome “Italia” da una parte ed ancora di più la cosiddetta “Prima Italia” siano nate come “osco-sannite” in Abruzzo-Molise attorno agli anni 91-88 avanti Cristo (come ho già “culturalmente denunciato” alle istituzioni e all’opinione pubblica, attraverso la stampa calabro-molisana e, in particolare, con la precedente lettera n. 16). Ovviamente cerco, come posso (con i miei pochi e inadeguati mezzi) di contrastare l’evidente inesattezza di tale rivendicazione, avanzata con una mai vista campagna-stampa e multimediatica, con spettacoli teatrali, avvalendosi di poderosi contributi economici ed organizzativi, persino con l’appoggio dei Fondi Europei, delle Istituzioni territoriali (Regione Molise, Provincia di Campobasso, Provincia di Isernia) e di notevoli sponsor commerciali. E’ una massiccia macchina propagandistica che sta girando l’Italia con un apposito show e che sarà difficile fermare, se non con la già esistente e lampante verità scientifica e storica!
Intanto prendo atto con soddisfazione che, finalmente, una figura istituzionale di alto livello della Regione Calabria, come l’Assessore alla Cultura, mostra (ufficialmente, nero su bianco) un primo vero interesse per un argomento così tanto importante e determinante per la nostra regione e per l’identità nazionale!… cioè il fatto, finora storicamente e ampiamente accertato, che il nome “Italia” sia nato nel territorio calabrese (catanzarese in particolare), come ho più volte ribadito in queste mie ultime sette lettere dedicate a quello che è uno dei patrimoni più preziosi, identificativi e distintivi del nostro popolo da ben 35 secoli e del nostro Stato unitario da 152 anni.
Adesso, speriamo che dalla semplice dimostrazione di interesse l’Assessore Caligiuri passi ai fatti più concreti ed efficaci, ad esempio chiamando a raccolta (magari come Università degli Studi della Calabria e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica) tutti gli studiosi specializzati che ci sono al mondo sull’epoca che va dall’età del bronzo (2° millennio avanti Cristo) fino alla caduta dell’impero romano (anno 476 dopo Cristo) … realizzando (meglio se direttamente all’interno del Quirinale) un convegno al più alto livello scientifico possibile che sancisca definitivamente e chiaramente dove e perché la “Prima Italia” sia calabrese e non osco-sannita o di qualsivoglia altra ingiusta rivendicazione. Altro fatto più concreto potrebbe essere l’istituzione di un vero e proprio Istituto o Fondazione della “Calabria Prima Italia” (dentro o fuori la stessa Università calabrese, con tutte le funzioni e le iniziative attinenti). Anzi, ribadisco, ancora meglio sarebbe poter denominare ufficialmente e definitivamente l’istituzione Regione “CALABRIA PRIMA ITALIA” (come auspicato e sollecitato molto accoratamente nella mia precedente lettera n. 18).
La Calabria avrà mai queste nobilissime possibilità, che le sono storicamente ed istituzionalmente dovute e che, tra tanto altro, le varranno anche un ineguagliabile prestigio e ritorno di immagine e probabilmente un avvio di un utile “marketing territoriale” internazionale basato sulla “Prima Italia”?… Lo spero e ci lotto da sempre! E chi vivrà vedrà!
Scarica o leggi il documento: Nota dell’Assessore regionale Caligiuri al giornalista Domenico Lanciano