bambino che scriveCaro Tito, il 12 gennaio 2014 con la “Lettera n. 71” ti dicevo della “Grafologia” ovvero la possibilità (più o meno scientifica) di appurare dal tipo di grafia il carattere, i sentimenti e la personalità della persona che ha scritto qualcosa da cui trarre l’interpretazione. Adesso ti vorrei dire di Vincenzo Guarna (Badolato di Calabria 10 maggio 1914 – 27 dicembre 2002) e di Vincenzo Di Sabato (Guardialfiera del Molise 19 novembre 1936), fondatore e principale animatore del Centro Studi “Perrazzelli”. Sono, entrambe, due persone di grande stile, sensibilità ed eleganza caratteriale ed esistenziale.

Vincenzo Guarna - Badolato - CALLIGRAFIAVincenzo Guarna ha frequentato, da adolescente, la bottega di un falegname per imparare il mestiere di artista del legno (come era consuetudine, a suoi tempi, per tanti ragazzini che intendevano scegliere un lavoro artigiano). Poi, chiamato alle armi nella seconda guerra mondiale (1940-45), ha partecipato alla campagna di Grecia dove è stato fatto prigioniero dai tedeschi e confinato in un campo di concentramento in Germania. Tornato dalla prigionia, nel 1946 fu assunto dal Comune di Badolato (provincia di Catanzaro) per la cura dell’Ufficio Anagrafe – Stato Civile e Leva. Praticamente, tra i suoi compiti più frequenti e delicati c’era quello di compilare i registri di nascita-matrimoni-morte e quelli degli atti amministrativi. Tutto con la scrittura a mano, pennino ed inchiostro nero (come allora voleva la prassi burocratica). E il suo è stato uno degli stili più eleganti e chiari che io abbia potuto vedere ed ammirare davvero tanto.

SCRITTURA Vincenzo Guarna - Comune di BadolatoAltro stile elegante di scrittura a mano in Badolato era quello che le ragazze della parrocchia della Marina esercitavano (specialmente negli anni Sessanta e Settanta) sotto la saggia guida di Luisetta Caporale (1939), insegnante elementare ed educatrice religiosa-culturale. Per le tante e variegate iniziative parrocchiali c’era bisogno di realizzare a mano inviti, pergamene, volantini, manifesti, striscioni ed altri tipi di comunicazione cartacea. La “signorina Luisetta” (come amabilmente la chiamavamo tutti noi che frequentavamo la parrocchia, unico vero luogo di sana aggregazione giovanile) non soltanto ha insegnato a noi più giovani la “bella scrittura” ma anche come adornare la nostra calligrafia in modo fantasioso ed innovativo, con caratteri e stili assai personali ed originali. Figlia d’arte (il padre Nicola era pure un grande pittore), Luisetta Caporale ci ha insegnato innumerevoli cose, tra cui il gusto estetico ed espressivo della scrittura (dalla pergamena più impegnativa alla cartellonistica). Personalmente le devo molto anche in questo settore espressivo.

logo centro studi 2000 - Guardialfiera CBNon posso qui dimenticare Giovanni Carosella (in pensione ormai da circa quindici anni), impiegato nell’Ufficio anagrafe nel Comune di Agnone (città dove abito da alcuni decenni). Giovanni (assieme ai colleghi Tonino Bartolomeo ed Arno D’Agnillo) è stato l’equivalente di Vincenzo Guarna in questa città capoluogo dell’Alto Molise. E anche con lui si è instaurata una fraterna amicizia, nutrita di stima ed affetto e, da parte mia, di tanta ammirazione non soltanto per la sua “calligrafia” ma anche perché ha espresso doti di vera, completa e distinta signorilità con tutti. Il mio atto di matrimonio è stato vergato da lui e ne sono onorato. Personalmente ritengo che l’esercizio della “calligrafia” contribuisca di molto ad un carattere preciso e puntuale, gentile e curato (come il tipo di scrittura professata), nonché ad una personalità ricca di interiorità spirituale, assai umana e generosa. Ho notato tali utili tratti caratteriali in tanti “amanuensi” pubblici e privati ed ho buoni motivi per presupporre che l’esercizio calligrafico-artistico giovi alla poetica e alla qualità della vita ma anche alla longevità umana. Ritengo altresì che l’avvento delle attuali tecnologie di scrittura abbia alquanto alterato in negativo il carattere di chi le esercita. Pure Giovanni Carosella qui in Agnone del Molise è stato l’ultimo impiegato che ha usato la scrittura a mano negli atti pubblici comunali. Con l’andata in pensione della generazione di Vincenzo Guarna e di Giovanni Carosella, gli uffici pubblici (quale prima, quale dopo) sono stati invasi da strumenti di scrittura meccanica ed elettronica. Ormai la loro bella ed artistica scrittura a mano è da considerarsi preziosità umana ed archeologica. Come quella delle generazioni precedenti la mia.

scrittura italiana 1912Infatti, le generazioni precedenti la mia (che dagli anni cinquanta ha cominciato a scrivere con la penna a sfera o penna-biro dal nome del suo inventore ungherese nel 1938) usavano portare a scuola pennino e inchiostro (contenuto in un apposito calamaio). I più ricchi usavano la penna stilografica, ma sempre basata su inchiostro liquido, oppure il migliore inchiostro di china. Tali generazioni si applicavano, a scuola, pure nella “bella scrittura” o “calligrafia” (dal greco “calòs” bello e “grafìa” scrivere) ovvero l’arte di tracciare la scrittura non soltanto in forme eleganti ma anche assai chiare e leggibili. Ricordo che già con la mia generazione non veniva quasi più insegnata la “Calligrafia” a scuola e se qualcuno di noi ha appreso l’arte dello scrivere a mano è solo perché aveva in casa genitori o fratelli o sorelle che ce lo insegnavano. Adesso che quasi tutti utilizzano le tastiere dei computers, la scrittura a mano è usata assai poco e non ci si cura quasi affatto di essere chiari e leggibili. E quando c’è necessità di essere burocraticamente leggibili si scrive a stampatello. Ci sono pochissime eccezioni, come l’amico veterinario Domenico Monaco il quale (in forza alla ASREM di Agnone) ci delizia con la sua arte pittorica e di amanuense davvero fuori dal comune! Eccelsa!…

amanuense medievaleFin da bambino ho frequentato gli uffici comunali di Badolato, specialmente per la richiesta di certificati (fino a circa trenta anni fa ci volevano tanti certificati per un qualsiasi adempimento burocratico), molti dei quali venivano rilasciati con la scrittura a mano di Vincenzo Guarna. In alcune occasioni, arrivando nel suo ufficio, lo vedevo intento a trascrivere atti di nascita, matrimonio e morte oppure delibere amministrative. Così avevo la possibilità di ammirare il tipo di scrittura tornita ed elegante, chiara e leggibilissima che Vincenzo imprimeva delicatamente sui grandi fogli ufficiali degli appositi registri. Ma la sua “calligrafia” di artista era presente pure in quei certificati da lui scritti rigorosamente a mano … almeno fino al 1975, anno in cui è andato in pensione. Specialmente dopo questa data i certificati dell’Ufficio anagrafe di Badolato venivano scritti esclusivamente a macchina (anche elettrica), mentre adesso i pochi certificati rilasciati (a sèguito della semplificazione burocratica) vengono sfornati dalle stampanti dei computers.

amanuense medievaleHo conosciuto Vincenzo Guarna (che qui voglio onorare con riconoscenza e gratitudine in tale affettuoso ricordo umano ed artistico) non soltanto come compaesano ma anche perché vicino di casa e amico di famiglia (amicizia genitoriale e amicizia tra le sue quattro figlie e le mie sorelle). Perciò, potrei ben dire di lui caratteristiche a lungo osservate proprio per una frequentazione quasi quotidiana. Ed ho sempre legato la sua “calligrafia” ad uno spiccato spirito artistico che gli proveniva da doti personali improntate alla grande sensibilità, all’eleganza anche nel vestire e nel rapportarsi agli altri con grande gentilezza. Avere a che fare con il pubblico (specie se eterogeneo) è tra le cose più difficili al mondo, ma Vincenzo aveva un modo di fare così calmo e tranquillo, così cortese ed educato, sorridente e fiducioso, rassicurante e paterno che disarmava persino le persone che si avvicinavano a lui con fare frettoloso, brusco, poco urbano o addirittura grezzo.

calligrafia 2 elementareIl suo modo calmo e preciso, attento ed elegante di scrivere sui registri in “bella grafia” rivelava la sua personalità ricca di grandi doti umane e sociali che qui sarebbe lungo elencare. Pure per questo era amato e rispettato veramente da tutti. Ma era rispettato ed amato pure per il suo altruismo e la sua disponibilità paziente, puntuale e generosa (tra tanto altro, quanti certificati ha recato da Badolato Capoluogo, dove erano gli uffici comunali, a Badolato Marina, dove c’era buona parte della popolazione!). La sua frugalità di vita e la sua migliore organizzazione familiare gli ha permesso di portare alla laurea le quattro figlie (Rosa, Laura, Lina ed Adriana), con una dignità ed una meraviglia, quali pochi padri di famiglia sono riusciti ad ottenere in Badolato e dintorni. Tra l’altro, le figlie hanno frequentato, a pagamento, scuole medie e superiori all’istituto privato delle Suore Salesiane di Soverato (13 km di treno), frequentando poi l’Università a Napoli. Preziosa in tutto questo è stata la collaborazione dell’ottima moglie Caterina Criniti, casalinga, la quale ha saputo gestire molto bene e con enormi sacrifici il modesto stipendio del marito (anche quando questi veniva remunerato con molto ritardo a causa dell’onnipresente crisi che da sempre attanaglia le amministrazioni comunali del Sud). Tutto ciò, sempre e comunque, con grande dignità e pacatezza.

CalligrafiaQualche anno fa ho avuto modo di dire, per telefono, alla primogenita Rosa, già docente nelle scuole medie, che il modo di scrivere di suo padre mi appariva come assai mistico e spirituale, quasi una preghiera o un delicato contatto con la meditazione e l’assoluto … come poteva essere per gli amanuensi medievali, dediti (nel silenzio riflessivo e nella divina contemplazione) alla scrittura di ogni tipo di documento o di libro (prima dell’avvento nel 1454 e della conseguente diffusione della stampa tipografica-meccanica). La calligrafia di Vincenzo Guarna mi sembrava un quotidiano esercizio di perfezione non soltanto artistica ma anche umana, personale ed esistenziale. Alla figlia Rosa e al marito prof. Franco Laganà (ottimo amico giornalista di lunga data) dicevo, altresì, che il Comune di Badolato avrebbe dovuto mettere in mostra le pagine più belle ed artistiche scritte, nei registri anagrafe, dall’indimenticato, puntuale e esemplare impiegato comunale, che meriterebbe (pure in tal modo) un particolare omaggio sociale dalla sua comunità di appartenenza, che Egli ha servito sempre con amore ed onore. Una tale Mostra Calligrafica di Vincenzo Guarna sarebbe stata un vero evento e ancora lo potrebbe essere, proprio come sta preparando con un apposito Concorso calligrafico (con conseguente Mostra) a Guardialfiera (Campobasso) il Centro Studi “Perrazzelli” fin dall’inizio guidato ed animato dall’ormai mitico ed amatissimo presidente Vincenzo Di Sabato (dotato di letizia, affettuosità e di armonia tipicamente umanistica e persino francescana) il quale mi onora della sua amicizia e della sua stima, entrambe devotamente e fraternamente ricambiate da me ormai da decenni.

Copertina SENZA EDITORE libro LA SCRITTURA 2017Pensando all’arte calligrafica di Vincenzo Guarna (artigiano ed artista della grafia anagrafica), da sempre tanto ammirata anche nei paesi vicini, ho immaginato l’attività degli amanuensi del Vivarium che il grande Flavio Magno Aurelio Cassiodoro (490-580) aveva fondato nell’anno 555 sul mare Jonio nella nostra vicina Squillace, contribuendo alla rinascita dell’Occidente attraverso la cultura e l’indispensabile trascrizione dei classici, come dal 529 facevano gli amanuensi benedettini di Montecassino e di altri monasteri che, in tal modo, hanno salvato la nostra irrinunciabile identità religiosa e laica. Immagino, altresì, che lo spirito di quest’antica Calabria di Cassiodoro fosse come connaturato in Vincenzo Guarna e in tanti altri amanuensi comunali che ci hanno donato non soltanto quei dati trascritti nei registri anagrafici, ma soprattutto un esempio (ormai irripetibile) di arte grafica umana che dovremmo difendere e valorizzare, facendola pure ammirare alle presenti e alle future generazioni. Come, appunto, fra qualche mese avverrà a Guardialfiera, un bellissimo e caratteristico borgo nel basso Molise che signoreggia sul suo recente omonimo bel lago artificiale.

Copertina SENZA EDITORE libro LA SCRITTURA 2017Infatti, come ti ho accennato prima, a proposito di Vincenzo Guarna e della valorizzazione di tale arte amanuense, caro Tito, ti vorrei segnalare la bella iniziativa presa dal Centro Studi “Perrazzelli” di Guardialfiera: un concorso di calligrafia cui seguirà la mostra degli elaborati per tutta la prossima estate. Ricordo che fondatore ed animatore di tale glorioso, attivissimo e poliedrico Centro Studi è quell’inimitabile e straordinario personaggio che è Vincenzo Di Sabato, da me ammirato e stimato davvero tanto …. tanto da averlo inserito tra i “miei Vip” (tra le persone più importanti e valide che abbia mai conosciuto finora) dedicandogli, affettuosamente e devotamente, le pagine 286-7 del sesto volume (i miei VIP) del Libro-Monumento per i miei Genitori (2007).

GUARDIALFIERA  (prov. Campobasso) - il borgo ed il lagoOrbene, il Centro Studi di Guardialfiera, sta organizzando il concorso calligrafico denominato “Il fascino della scrittura a mano” di cui qui di seguito riporto il bando originale, pregando tutti i nostri lettori a voler partecipare o a far partecipare altri, con un benemerito “passaparola”. Grazie a tutti. Cordialità e “Buona Calligrafia”!

Domenico Lanciano Mare di Vasto, sabato 18 marzo 2017 ore 11,55

Il fascino della scrittura a mano

Mostra Nazionale di Calligrafia a Guardialfiera – Bando di Partecipazione

logo associazione calligrafica italiana - ACI<La “scrittura” è all’alba della civiltà, è la prima infanzia dell’uomo. E’ essenza vitale, allena la memoria, accresce la fiducia, favorisce il pensiero critico. La grafia fa parlare le emozioni, scrivere è come un sognare, è quasi un pregare>. Così, il 24 febbraio scorso, veniva sintetizzata dal Centro Studi di Guardialfiera, la bellezza e la ragione della campagna per l’uso e la valorizzazione della scrittura a mano. Confortato dal Patrocinio dell’Ufficio Regionale Scolastico del Molise, dall’Istituto Grafologico Internazionale di Urbino e dal Club di Borghi d’Eccellenza, il Centro Studi “Perrazzelli” ed il Comune di Guardialfiera, divulgano ora il fascino della scrittura a mano attraverso il Bando di Partecipazione alla Mostra Nazionale di Calligrafia. Lo scopo è quello di:

• Sprigionare nei ragazzi, nei giovani, fra gli anziani, le potenzialità espressive e le risorse di attenzione e di apprendimento.

• Promuovere l’esercizio e il candore del “corsivo” come valore di identità socio culturale e come espressione di originalità.

• Recuperare e onorare antichi documenti vergati a penna. Certificazioni, atti ufficiali, miniature, diari, bozzetti.

• Identificare e celebrare figure di amanuensi illustri o ancora oscuri.

• Riscoprire – da preziosi epistolari di scrittori, poeti e artisti – la nostra storia umanistica per celebrare una miscellanea intellettiva più intensa e passionale del Novecento letterario italiano.

• Rintracciare nelle famiglie, folte corrispondenze sentimentali; lettere di soldati e di emigranti e ricavare da esse, dettagli colorati della nostra civiltà antica e concreta. Ma anche per evocare abitudini, ribellioni, fatiche, tribolazioni, speranze, atmosfere di nostalgia e di attese.

• Valorizzare quaderni di scuola, ancorché recenti. Liberare la gioventù dalla dipendenza impropria ed eccessiva del cellulare, collaborando a salvare l’ITALIANO dal dilagare di sgrammaticature intollerabili.

• Esposizione nel sontuoso Palazzo Loreto a Guardialfiera

 

Pagina di Salterio del 17mo secoloVenerdì 19 maggio, ore 9,15, Sala Conedera: Presentazione Ufficiale del libro “La Scrittura” di Plinio Perilli, Francesco Paolo Tanzj, Federica Fava del Piano e Silvana Madia. Il volume è arricchito da analisi grafologiche di grandi scrittori italiani, fra cui Francesco Jovine. Inaugurazione della Mostra a Palazzo Loreto. Possibilità di visitarla per l’intero periodo estivo. Festa conclusiva a settembre e consegna di benemerenze.

Gli elaborati dovranno pervenire al Centro Studi “Perrazzelli”, 86030 Guardialfiera (CB) entro il 22 aprile 2017.

info: 0874840446 – 338/4378728. e-mail disabato.vincenzo@gmail.com – nipisti@tin.it

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