Caro Tito, non puoi immaginare come e quanto sia stato felice nell’apprendere giorni fa per telefono da Raffaella Russo la meravigliosa notizia che la Sezione di Archivio di Stato di Locri domenica 11 ottobre 2015 presenterà al pubblico l’Archivio del papà Antonio Russo, il sarto-stilista di Roccella Jonica che è stato al centro della mia affettuosa lettera n. 83 del 23 settembre 2014.
Infatti, giusto un anno fa, ho ritenuto giusto ed opportuno segnalare all’Archivio di Stato di Reggio Calabria (e al Comune di Roccella Jonica) l’importante attività sociale, professionale, organizzativa e promozionale del maestro Russo che aveva fondato l’A.I.S. – Associazione Interregionale Sarti, realizzando dal 1971 al 2008 numerose iniziative tra cui l’annuale e fenomenale “Sfilata di Alta Moda Sartoriale” che si svolgeva in estate in ameni e suggestivi locali in riva al mare e che ha avuto ampio successo in Italia e all’estero, ponendo la Calabria come punto di convergenza di sarti provenienti pure da altri Paesi del Mediterraneo … tanto che la manifestazione di Roccella (se adeguatamente sostenuta dalle istituzioni e dalla società civile) avrebbe potuto avere una valenza euro-mediterranea di grande prestigio, con notevoli risvolti socio-economici-turistici. Dal genio di Antonio Russo poteva nascere una vera e propria “Università Sartoriale”!
Il maestro Antonio Russo meritava ben altri successi, vista la grande mole di lavoro fatto e di rapporti interpersonali che sapeva tessere tra centinaia di sarti-stilisti italiani, tra cui quel Sebastiano Di Rienzo (tanto per ricordarne uno) che, già stretto collaboratore di Valentino, è oggi una delle più importanti autorità apicali della moda sartoriale italiana nel mondo, chiamato ad insegnare persino in Cina. Ma si sa … “nemo propheta in patria” (nessuno è profeta in patria) e così Antonio Russo, per amore della propria terra, ha pagato lo scotto di restare a Roccella Jonica, quando invece altrove avrebbe sicuramente toccato altissime vette come e forse meglio di tanti altri suoi colleghi che hanno realizzato al meglio e in modo eccelso la propria arte lontano dal proprio paese di origine (alcuni ottenendo celebrità e ricchezze e non rimettendoci parecchi soldi, preziosa salute e incalcolabile tempo personale e familiare).
Pure per questo ritengo sia un “parziale” risarcimento almeno morale e sociale la decisione della Sezione di Archivio di Stato di Locri di presentare al pubblico l’Archivio Antonio Russo nei locali istituzionali siti in Via Matteotti n. 356 (tel. 0964-22163) domenica 11 ottobre 2015 alle ore 10,30 alla presenza dei figli e della moglie del maestro Russo, i quali hanno affidato a tale Archivio filmati, bozzetti, foto, articoli di stampa nazionale ed internazionale al fine di trasmetterne alle presenti e future generazioni la memoria, il valore e l’esempio.
Intanto, però, mi spiace assai assai che l’Amministrazione Comunale di Roccella Jonica non abbia finora dato alcun segno di interesse verso l’importanza ed il significato di un personaggio che in altre comunità avrebbe già da molto tempo avuto il riconoscimento che merita per il lustro dato alla propria cittadina e all’intera Calabria. Da parte mia, con una lettera-raccomandata inviata un anno fa al Sindaco di Roccella Jonica, avevo proposto di dedicare al maestro-stilista e grande promotore ed organizzatore Antonio Russo un qualcosa che lo possa ricordare ed indicare alle presenti e alle future generazioni. Per il momento Roccella Jonica gli ha dedicato un assordante silenzio istituzionale, inducendo (indirettamente con simile comportamento) i futuri imprenditori e geni locali a pensare di scappare altrove, là dove possono avere le naturali gratificazioni e i riconoscimenti più incoraggianti e non l’indifferenza e l’ingratitudine che questo nostro Sud riserva paradossalmente proprio ai suoi figli più validi e geniali. Così numerose e ampie contrade del nostro Sud si stanno sempre più spopolando e desertificando specialmente di personaggi geniali che, come Russo, potrebbero dare un concreto e determinante contributo socio-economico e civile.
Pure per l’assenza “ingiustificata” di altre istituzioni territoriali nel dare un segno di civiltà e di affetto verso il maestro Antonio Russo che ha significato davvero tanto per la nostra costa jonica e per la società calabrese e italiana, assume un doppio valore la lodevolissima iniziativa della Sezione di Archivio di Stato di Locri nel voler ricordare ed onorare un uomo ed un artista che occupa un posto di grande spessore anche ideale nell’Albo d’oro dei calabresi più meritevoli.
L’invito, quindi, è di affollare la Sala Studio della Sezione di Archivio di Stato di Locri e di intrattenersi con i figli e la moglie del maestro Antonio Russo per sapere da loro altri particolari della sua attività caparbia di verace calabrese tenace ed orgoglioso di appartenere ad una terra e ad un popolo di antiche tradizioni molto più apprezzate però fuori dai propri confini.
Ringrazio davvero tanto e di cuore l’Archivio di Stato di Reggio Calabria e la sua Sezione di Locri per aver accettato l’Archivio del maestro Russo e di presentarlo nella mattina del prossimo 11 ottobre ai calabresi in un contesto nazionale prestigioso come la “Domenica di carta”. Spero che questa stessa presentazione possa essere fatta anche nei locali del Comune o di altro edificio istituzionale o scolastico di Roccella Jonica a beneficio dei concittadini del maestro Russo. Spero, inoltre, che i familiari e i fratelli di Mino Reitano vogliano affidare preferibilmente all’Archivio di Stato di Reggio Calabria (ma, al limite, anche a quello di Milano) le carte e i cimeli del grande e compianto cantautore, come si era parlato con Gegè e con Teresa qualche tempo fa e come era espresso desiderio dello stesso Mino anche poche settimane prima di morire. Altro archivio di pregio che non deve assolutamente andare disperso o addirittura inutilizzato o perduto dovrebbe essere quello del poliedrico maestro Angelo Laganà, giornalista-direttore, editore, fotografo sociale, cantautore di livello internazionale nato a Melito di Porto Salvo ma stabile in Roccella Jonica da una vita. Angelo Laganà custodisce anche memorie industriali familiari degne di essere conosciute.
Sono sempre più convinto che le nuove generazioni hanno il diritto-dovere di ereditare l’esperienza, la storia e le indicazioni professionali e sociali dei più insigni personaggi espressi dal territorio e dalla nazione. Spetta alle Istituzioni (nella fattispecie Archivi di Stato, Biblioteche pubbliche e altri enti) attrezzarsi per ricevere un così ingente patrimonio. E spetta ai singoli personaggi (se ancora viventi) o ai loro familiari provvedere ad assicurarsi un posto significativo nella memoria collettiva. Non si vive di solo pane e grande ricchezza nazionale è anche tutto ciò che di “bene materiale ed immateriale” ogni cittadino può dare di utile non soltanto alla propria società di appartenenza ma anche all’intero universo-mondo.
Dunque, appuntamento a Locri, in via Matteotti 356 alle ore 10,30 di domenica 11 ottobre 2015 nella Sala Studio della Sezione di Archivio di Stato per conoscere più da vicino l’opera e la vita del maestro Antonio Russo attraverso i documenti materiali e la viva voce dei suoi più stretti familiari. Tutto ciò con la speranza che simili eventi possano diventare sempre più frequenti per evidenziare il valore di quei calabresi che hanno deciso di significare veramente tanto nella vita sociale e per un meritevole travaso ideale verso le nuove generazioni, specialmente per quelle che hanno maggiore e migliore fame e sete di vera Cultura.
Arrivederci a Locri! Cordialità, Domenico Lanciano
(Agnone del Molise, mercoledì 30 settembre 2015 ore 12,36)
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