In merito alla situazione in cui versano le autostrade A20 (Messina – Palermo) e A18 (Messina – Catania) riportiamo il contenuto della lettera aperta riportata dal vice presidente provinciale ACI di Messina indirizzata al Presidente della Regione Sicilia, On. Rosario Crocetta: « Pregiatissimo Presidente, le recenti determinazioni da Lei assunte nell’ambito dell’attività del Consorzio per le Autostrade Siciliane, e il rinnovato e beneaugurante interesse mostrato per un sistema infrastrutturale vitale per la Provincia di Messina, ci inducono ad alcune riflessioni che vorremmo condividere con Lei e con tutti gli automobilisti messinesi. Senza voler entrare in ambiti di natura amministrativa o penale, vorremmo sottoporre alla sua attenzione una considerazione sulle principali vie di comunicazione e di collegamento delle tre principali città metropolitane siciliane.
Palermo è collegata a Trapani e Mazara del Vallo dalla A29, a Catania dalla A19, autostrade entrambe senza pedaggio, a Sciacca dalla strada a scorrimento veloce SS 624, ad Agrigento dalla SS 121, e in direzione Messina dalla A20, con il solo tratto che ha inizio da Buonfornello a pagamento di pedaggio. Catania è collegata a Enna e Palermo dalla A19, a Siracusa dalla A18, autostrade entrambe senza pedaggio, a Randazzo e Capo d’Orlando dalla SS 116, e a Messina dalla A18, unico tratto a pagamento di pedaggio. Messina, invece, ha solo due vie di collegamento e di comunicazione, una in direzione Palermo e tutta la costa tirrenica per mezzo della A20, e l’altra In direzione Catania e tutta la costa Jonica per mezzo della A18. Ebbene entrambe queste due arterie autostradali sono a pagamento di pedaggio, e lo sono fin dalla Doro nascita negli anni ‘60-’70. È facilmente comprensibile come ì cittadini di Messina e della sua Provincia siano stati penalizzati in tutti questi anni rispetto ai loro corregionali delle altre città sotto un punto di vista squisitamente economico. Ma non è una rivendicazione di parte che ci preme, né ci anima il desiderio di veder penalizzati allo stesso modo gli altri siciliani.
Vorremmo invece porre alla Sua autorevole attenzione lo stato in cui si trovano, ormai da tempo, le due autostrade che nascono a Messina e si dirigono verso occidente e verso sud, e ciò non solo nell’Interesse del nostri 5.500 assodati ACI Messina, ma nell’interesse generale di tutta una collettività di automobilisti, e di quanti, e sono milioni, transitano nel corso dell’anno da Messina per turismo, per lavoro, per studio. La prima, Autostrada A20, ha raggiunto ormai da anni livelli dì elevata pericolosità dovuti alla tardiva o alla mancata messa a norma delle barriere di contenimento (guard-rail), alla mancanza di illuminazione in alcune gallerie che ne costellano il percorso, alla ridotta manutenzione del fondo stradale e del verde. E dire che un tempo era considerata la più bella autostrada d’Italia per tipologie di specie arboree impiantate.
La seconda, Autostrada A18, somiglia a volte ad una città del sud est asiatico sottoposta a bombardamento per il suo fondo stradale caratterizzato da buche e solchi, anche profondi, che costringono gli automobilisti e i motociclisti a pericolosi slalom per evitarle, se non addirittura a percorrerla sempre in corsia di sorpasso, con gli evidenti pericoli che ne conseguono. A ciò si aggiunga una insufficiente illuminazione delle gallerie e un precario fondo stradale, soprattutto nel tratto Messina-Taormina. Questa importantissima arteria non è stata peraltro mai ammodernata con la creazione, per esempio, di piazzole e aree di soste, e con la realizzazione, riteniamo non più rinviabile, della terza corsia nel tratto Acireale-Catania, vero incubo per i collegamenti con la città etnea e l’aeroporto di Fontanarossa.
Riteniamo che chi paga un pedaggio debba ricevere un servizio proporzionalmente efficiente, con infrastrutture adeguate e sicure. Se l’efficienza diminuisce, il pedaggio dovrebbe proporzionalmente diminuire. Sarebbe bello vedere, all’imbocco delle due autostrade, una grande tabella segnaletica con la scritta SICILIA e, accanto a questa, una tabella luminosa che ne indichi, quotidianamente, l’efficienza percentuale. Sarebbe forse il segno dì un avvenuto cambiamento di comportamenti e di mentalità. Grati per l’attenzione che vorrà dare a questi problemi di mobilità, Le auguriamo buon lavoro, anche a nome di tutti gli automobilisti messinesi. Ing. Marco Messina» – Messina, 14 Febbraio 2013 –
È un problema ormai annoso, che urge un’immediata attenzione da parte delle istituzioni regionali, poiché i disagi nelle principali arterie autostradali sono sentiti non solo dai soci ACI, ma da tutti i siciliani utenti di quelle infrastrutture vitali per l’isola.
Foti Rodrigo