Le cooperative Faro ‘85, Nuova Presenza, Azione Sociale e Nuova Solidarietà devono concludere le procedure di licenziamento dei lavoratori con decorrenza immediata e contestualmente si deve procedere, quindi, al passaggio degli oltre 180 lavoratori alle cooperative subentranti Europa e Alba, rispettivamente per i servizi SAD Anziani e SAD disabili. E’ questo l’accordo raggiunto nel corso della riunione tenutasi questa mattina presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro e servita a fare chiarezza su ciò che era già stato stabilito al primo incontro con la cooperativa Europa, affidataria del servizio Assistenza Domiciliare Anziani. Al tavolo erano presenti il direttore dell’Upl Francesco De Francesco, i presidenti elle cooperative uscenti e di quelle subentranti, le organizzazioni sindacali firmatari di contratto e una rappresentanza dei lavoratori.
“Siamo stati estremamente chiari – hanno spiegato il segretario generale della Cisl Fp Calogero Emanuele e i segretari aziendali delle rispettive cooperative Franco Bertuccelli e Mario Buzzai, presenti all’incontro – bisogna definire tempi e modi di passaggio dei lavoratori senza perdere un posto di lavoro. L’assenza al tavolo del dirigente del Dipartimento Servizi Sociali non ha purtroppo consentito di fissare improrogabilmente la data di inizio dell’attività in maniera perentoria perché, per noi, non è consentito che si accumulino altri ritardi”.
I lavoratori hanno già consegnato alla cooperativa Europa la propria scheda individuale e i titoli professionali. “È opportuno, adesso, – sottolineano Emanuele, Bertuccelli e Buzzai – che anche la cooperativa Alba si attivi in tal senso. Per la Cisl tutta la forza lavoro deve transitare alle due cooperative senza perdere nessun posto e con orario pieno, come previsto dal CCNL e dai capitolati di appalto. Quindi già da domani i lavoratori possoni ritirare il foglio di licenziamento presso l’ufficio del lavoro, per passare alla stipula del nuovo contratto con la cooperativa Europa e con la cooperative Alba”.
“Deve restare chiaro che, trattandosi di un bando di proroga dei servizi – concludono – ogni altra rivisitazione e riconsiderazione di forza lavoro e rimodulazione dei servizi deve essere rimandata al tavolo della stesura dei nuovi e futuri bandi”.