Nei giorni scorsi una rappresentanza dei dipendenti del ristorante del porto “Delle Grazie” di Roccella ha manifestato forte preoccupazione per il proprio futuro lavorativo. L’Amministrazione Comunale ha ascoltato le loro preoccupazioni e dal dialogo avuto si è manifestata chiaramente la necessità di informare adeguatamente, più di quanto fatto fino ad oggi, tutti i cittadini della situazione che riguarda la continuazione della attività del ristorante.
Le Amministrazioni Comunali che nella storia di Roccella si sono succedute alla guida della nostra comunità hanno sempre fatto del pieno ed incondizionato rispetto della legalità il faro della loro azione amministrativa. Se qualcuno pensa oggi di fare pressioni affinché si cambi registro sappia che questo mai accadrà. I fatti, dunque.
Circa 15 anni orsono, l’Amministrazione Comunale del tempo ha voluto fortemente che si avviasse al porto di Roccella una attività di bar e ristorazione. Ciò in quanto il susseguirsi delle note vicende che hanno intralciato il cammino dell’affidamento della concessione avevano rallentato l’avvio delle attività portuali. Per scegliere i gestori della attività fu fatto un pubblico sorteggio. Negli anni successivi il Comune di Roccella ha sostenuto in ogni modo l’attività del ristorante, prima concedendo ai gestori, nelle more della definizione della procedura di evidenza pubblica per l’affidamento della gestione dell’intero Porto, spazi sempre più grandi ed adeguati alle loro necessità; poi, addirittura, eseguendo importanti lavori funzionali alla attività, nell’ambito degli interventi di funzionalizzazione del porto finanziati dalla Regione Calabria.
Di più. All’indomani della conclusione della procedura concorsuale per l’affidamento della gestione del porto, e della conseguente concessione dell’intero compendio portuale alla Società “Porto delle Grazie srl”, furono gli stessi Amministratori di allora a chiedere alla neo società concessionaria di verificare in tutti i modi la possibilità di dare continuità all’ esistente gestione del locale bar e ristorazione, spendendosi per una importante trattativa che si era conclusa con l’invio, da parte della Società, di un invito a sottoscrivere un contratto che prevedeva il pagamento di € 40.000,00 all’anno. Questa cifra, da quanto ci risulta, è poi stata ulteriormente abbassata a € 30.000,00 all’anno riconoscendo ai gestori le spese per gli investimenti da realizzare. In sostanza il canone proposto dalla “Porto delle Grazie srl” era di € 2.500,00 al mese per un’area coperta di circa 500 mq ed un’area scoperta di altrettanta estensione (2,5 € a metro quadro al mese, 30 € a metro quadro per anno). Per avere un termine di paragone, un bar al centro di Roccella paga € 23 a metro quadro solo per occupare il suolo pubblico.
Nell’imminenza della firma della concessione alla “Porto delle Grazie srl”, poi, il Comune, al pari di quanto fatto con tutti gli altri concessionari, aveva avvisato i gestori del ristorante della necessità di lasciare i locali o di prendere contatti per trovare un accordo con il futuro gestore dell’area.
Non ci risulta che i gestori abbiano fatto né l’una né l’altra cosa e per tutto il 2014 hanno continuato la propria attività senza aver sottoscritto alcun accordo con la società. A seguito della segnalazione ricevuta dalla “Porto delle Grazie srl” nei primi mesi del 2015 sul perdurare dell’ occupazione dell’area da parte dei gestori, in assenza di qualsiasi titolo, il Comune ha provveduto a notificare agli stessi una ordinanza di sgombero come avrebbe fatto e farebbe e farà ogni qual volta, ad avviso dei competenti uffici comunali, viene violato il diritto di un legittimo concessionario ad occupare aree date in concessione. Ed è bene ricordare che la “Porto delle Grazie” aveva pagato oltre 220.000 euro per tutta l’area portuale.
I gestori, poi, hanno impugnato l’ordinanza davanti al TAR di Reggio sostenendo di avere titolo ad occupare l’area fino al 31 dicembre 2015. Il ricorso è stato giudicato dal TAR irricevibile, inammissibile ed infondato. Ciò in quanto i gestori del ristorante sapevano di avere una concessione la cui validità sarebbe cessata con la concessione dell’area alla “Porto delle Grazie srl”. Il TAR, poi, ha ordinato che la sentenza fosse eseguita dall’autorità amministrativa.
Secondo alcuni, l’Amministrazione Comunale dovrebbe ignorare le ragioni della “Porto delle Grazie srl” e l’ordine del TAR, favorendo gli interessi degli attuali gestori del bar – ristorante, omettendo di eseguire la sentenza. Bene, costoro sappiano che mai a Roccella questo avverrà. Di fronte ad una sentenza che ordina l’esecuzione di un provvedimento di sgombero il Comune di Roccella si atterrà al pieno ed incondizionato rispetto del proprio ruolo e dei principi di diritto.
Il Comune, nel pieno esercizio delle sue funzioni e del suo ruolo, si farà ovviamente carico di tutte le preoccupazioni dei lavoratori della struttura. Chiederemo infatti alla “Porto delle Grazie srl ” di inserire una clausola di salvaguardia dei livelli occupazionali, e di riassorbimento degli attuali occupati, nella fase di definizione delle procedure di affidamento dell’attività di ristorazione.
Un’ultima considerazione: ad oggi all’ Amministrazione comunale di Roccella risultano sconosciuti gli intendimenti degli attuali gestori all’indomani della sentenza del TAR. Come abbiamo fatto anche in passato, siamo sempre disponibili a svolgere una funzione di mediazione per accompagnare il processo di affidamento del ristorante che si perfezionerà non prima del prossimo settembre, verificando la possibilità di dare una breve continuità gestionale, rimanendo inalterato il diritto della “Porto delle Grazie srl” ad avere ripagato quanto ad essa dovuto. Ciò in quanto non è consentito a nessuno di fruire di un bene della collettività senza pagare un giusto canone. Un tale atteggiamento non è consentito per i diportisti, non lo è per gli altri soggetti che hanno in gestione beni facenti parte del compendio portuale e, così, non lo sarà per l’imprenditore che intende gestire il servizio bar ristorante.
Ma se qualcuno pensa di utilizzare i lavoratori a scudo di pretese che sono totalmente infondate e contrarie alle norme di diritto, per come stabilito dal TAR, non potrà avere da parte nostra alcuna disponibilità al dialogo. E se qualcuno pensa che sia impossibile per il Comune di Roccella dare esecuzione alla sentenza del TAR non si faccia particolari ed infondate illusioni. La sentenza, in assenza della volontà di intraprendere strade ragionevoli di uscita da questa situazione, sarà pienamente eseguita nelle forme di legge.