Il professore Dante Maffia, uno dei maggiori poeti, romanzieri e saggisti italiani viventi, mercoledì 9 novembre alle ore 17 sarà a Lamezia Terme, in occasione dell’inaugurazione del 28esimo anno accademico dell’Università della terza età e del tempo libero di Lamezia. Il noto saggista di origini calabresi sarà infatti l’ospite d’onore della giornata culturale organizzata dall’Uniter intitolata “Tutto ebbe inizio con il nome”, che si terrà nel Salone della Casa del Sacerdote in via Misiani. Dopo i saluti del presidente dell’Uniter prof. Italo Leone e l’introduzione della prof.ssa Costanza Falvo D’Urso, sarà Dante Maffia ad allietare il pubblico presente, con una sua lezione magistrale.
Nato a Roseto Capo Spulico nel 1946 da padre cassanese, dopo essersi trasferito e laureato a Roma Maffia si è dedicato all’insegnamento universitario, collaborando con diverse riviste e quotidiani e curando per anni anche la rubrica dei libri per Rai 2. Sterminata è la sua produzione letteraria e poetica, che si compone di decine di opere tradotte in tutte le lingue del mondo. Come poeta fu segnalato, agli esordi, da Aldo Palazzeschi e da Leonardo Sciascia, che con Dario Bellezza lo ha definito «uno dei poeti più felici dell’Italia moderna». Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2004 lo ha insignito di Medaglia d’Oro per i suoi meriti culturali.
I suoi scritti testimoniano un costante e indefesso impegno per la divulgazione della cultura in tutta la sua ampiezza e profondità: egli rappresenta il mondo di fermenti e di furori del nostro tempo, ma anche il futuro di un mondo, come quello calabrese, che ha diritto finalmente di uscire dal pantano dei pregiudizi, dell’isolamento e della ingiusta condanna. Anche per questo, in passato è sorto un comitato composto da docenti di varie università, rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del mondo della cultura e della società civile con l’obiettivo di far entrare lo scrittore rosetano nell’Olimpo della letteratura mondiale. La stessa Regione Calabria approvò anche un ordine del giorno chiedendo alla prestigiosa Accademia di Svezia la candidatura al Premio Nobel per la letteratura.
Dante Maffia esordisce nel 1974 pubblicando la raccolta di versi “Il leone non mangia l’erba”, con la prefazione di Aldo Palazzeschi. Le sue successive prove poetiche gli hanno portato la stima di grandi nomi, come Mario Luzi, Giorgio Caproni, Giacinto Spagnoletti, Natalia Ginzburg. A lungo si è dedicato alla ricerca e all’insegnamento nell’ambito della cattedra di letteratura italiana del prof. Luigi Reina, all’Università di Salerno. Ha fondato riviste letterarie di prestigio come “Il Policordo”, e diretto “Polimnia”. Come critico letterario ha collaborato inoltre col quotidiano “Paese Sera”. Il suo lavoro più importante è “Il romanzo di Tommaso Campanella” del 1996. Il suo ultimo romanzo si intitola “Il poeta e lo spazzino”, la cui prefazione è di Walter Veltroni.
Ha vinto diversi premi: Alfonso Gatto, Rhegium Julii, Montale, Un ponte per l’Europa, Insieme nell’arte, Stresa (1997) ed è stato finalista al Premio Viareggio (1974). Nel 2010 gli è stato assegnato il Premio Corrado Alvaro grazie al romanzo “Milano non esiste”.