Entra nel vivo delle attività Fare Critica, il festival dedicato alla critica teatrale e cinematografica ideato e diretto da Gianlorenzo Franzì, che si svolgerà presso il Chiostro di San Domenico da oggi (19 febbraio) fino a sabato 23.
La seconda giornata di attività inizierà domani alle ore 17:30 in Sala 1 con la proiezione del celebre capolavoro Le Voyage dans la lune (1902) del maestro Georges Méliès: opera liberamente ispirata ai grandi romanzi dei padri del “genere” – da Verne a Wells – , viene genericamente considerata la prima di genere fantascientifico nel cinema, benché preceduta cronologicamente da altri noti lavori dello stesso Méliès. Seguirà la proiezione del film Voyage à travers l’impossible (G. Méliès, 1904), nel quale il cineasta mette in atto una notevole complessità e vivacità di narrazione, costituita da successioni di “quadri” o “stazioni”, ossia inquadrature fisse nelle quali si articola la scena, spesso caratterizzata da toni buffi.
Alle ore 18:00 (Sala 1) si svolgerà l’incontro con il docente dell’Università della Calabria Roberto De Gaetano, noto accademico e saggista, nonché direttore della rivista scientifica quadrimestrale Fata Morgana e della sua “branca” online Fata Morgana Web. Nel corso della stessa sezione interverrà anche il critico teatrale Graziano Graziani, autore per Quaderni del Teatro di Roma e Teatramo, nonché conduttore del programma radiofonico Fahrenheit di Radio 3. Infine, interverrà Saverio Tavano, regista, drammaturgo, pedagogo e direttore artistico del Festival Innesti Contemporanei e Nastro di Mobius.
Alle ore 21:00, in Sala 2, seguirà lo spettacolo conclusivo di giornata intitolato Il muro – Cronachetta drammatronica di una civile apartheid, un live drama set per la regia di Federico Magnano San Lio e la drammaturgia di Turi Zinna. Il muro è uno spettacolo polisemantico, che ingloba nella forma del live set multimediale gli elementi di un canto epico senza eroi, dove la storia per errore verrà recitata come una canzone techno all’interno di una dj/vj performance dell’attore. Parola-memoria-suono-immagine, fusi in un fluxus incessante, sono generatori di un nuovo territorio spazio-temporale all’interno del quale ha preso sede l’ordinarietà contemporanea. La storia è l’intima odissea di un barbiere catanese dei bassifondi di San Berillo, vittima di una beffa della storia e di uno scambio d’identità nel giorno della visita di Mussolini a Catania nell’agosto del 1937.
Accompagnerà le giornate di Fare Critica la mostra fotografica di Tommaso Attanasio, Cappuccetto Rosso: la fiaba vista attraverso gli occhi di un adulto, lavoro volto a rischiarare con le immagini i significati nascosti delle storie dell’infanzia indirizzandoli a un pubblico adulto, che si potrà visitare presso il Chiostro fino a sabato 23.