Di seguito la nota di Lamezia Multiservizi su blocco assunzioni: <<Da una fazione politica e, in particolare, dal consigliere Piccioni, sono state in questi giorni diffuse alcune notizie sulla possibile evoluzione del sistema di raccolta dei rifiuti urbani nel territorio comunale.
Come noto, l’Amministrazione Mascaro ha ereditato oltre che un Comune con le casse sotto zero, tanto da dover ricorrere al predissesto, anche una Lamezia Multiservizi ormai ridotta allo stremo. La passata Amministrazione, infatti, avrebbe dovuto già da anni estendere su tutto il territorio comunale la raccolta differenziata col sistema del “porta a porta”, inspiegabilmente avviato soltanto per circa il 30% del territorio comunale e poi, per anni, bloccato.
Appare strano, quindi, che la stessa parte politica colpevole di tale cattiva gestione, si erga ora a paladina della giustizia, addossando colpe e responsabilità a chi, dopo aver accettato di prendere sulle proprie spalle il pesantissimo fardello lasciato in eredità dall’Amministrazione Speranza e dai suoi collaboratori, ha solo cercato di raddrizzare e riequilibrare ciò che forse, è ormai definitivamente irrecuperabile.
Ed allora, poiché una falsità proclamata e declamata se non viene smentita rischia di ergersi a verità, è necessario fare il punto della situazione con senso di responsabilità (concetto, quest’ultimo, sconosciuto al consigliere Piccioni) e procedere con una dettagliata analisi.
Già in precedenza, nei media locali, sono state diffuse notizie da raggruppamenti politici che non hanno avuto la decenza o forse il coraggio politico-amministrativo di firmarsi con nome e cognome, circa il presunto aumento dei compensi degli Amministratori della Multiservizi.
La mancanza di replica a codeste accuse, è nata dall’assenza di un dichiarato interlocutore rimasto nell’anonimato, e soprattutto dal virtuoso comportamento dell’attuale management che ha preferito non riportare numeri e dati a dir poco sproporzionati in merito a rimborsi spese, riguardanti la passata amministrazione, mantenendo riservatezza aziendale e rispettando l’etica professionale, alla quale, ognuno di noi, se pur nella diversità e varietà lavorativa, è chiamato.
Chiariamo dunque, che si è trattato di un mero adeguamento sulla base della rivalutazione ISTAT delle competenze, stabilite nell’Atto Costituivo del 1997, mai adeguate per circa venti anni. Cifre che oggi, rispetto al passato, stante la nuova normativa sulle società partecipate che prevede l’assoggettabilità delle stesse alle procedure fallimentari, con conseguenti responsabilità di tipo civile, penale, amministrativo e contabile per gli amministratori, non sembrano di certo spropositate per chi assume su di sé le responsabilità ed i rischi di una società come la Multiservizi.
A tali compensi, Presidente e Vice Presidente non hanno mai aggiunto alcun rimborso spese, diversamente da chi li ha preceduti, né a titolo di rimborso chilometrico, né a titolo di rimborso spese di viaggio (alberghi e ristoranti) né a nessun altro titolo! Sarebbe stato, ovviamente, più facile lasciare compensi ancorati al 1997 e “recuperare” ben altri e maggiori compensi con rimborsi per spese varie (come fatto da altri)! Ma l’attuale Consiglio ritiene che la trasparenza deve essere il primo obiettivo in un’azienda a controllo pubblico.
Detto ciò, è il caso di fare chiarezza ma non perché già non ce ne fosse, ma perché le notizie false e tendenziose circolate in questi giorni, possono deviare e fare apparire opaco anche ciò che è trasparente riguardante l’ultimo bando redatto dalla Lamezia Multiservizi.
In data 30 agosto 2016, il C.d.A. della Multiservizi ha deliberato di procedere alla “selezione pubblica per la formazione di una graduatoria per assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante finalizzato al raggiungimento delle competenze professionali di operatore ecologico livello 2b area Spazzamento, Raccolta, Tutela e Decoro del territorio del CCNL fise-assoambiente”.
Ciò si rendeva e si rende necessario per poter estendere la raccolta “porta a porta” su quasi tutto il territorio comunale, modalità di raccolta che, come noto, richiede un maggiore impiego di risorse umane, per una sua corretta attuazione. È stato quindi redatto il bando e affidata la selezione alla società “Tempor” in precedenza individuata tra le varie società presenti sul territorio.
Successivamente, in data 23 settembre 2016, è entrato in vigore il decreto Madia sulle società pubbliche partecipate (D.lgs19 agosto 2016 n. 175, in Gazzetta l’8 settembre, in vigore 15 giorni dopo). L’articolo 25 c. 4 di questo Decreto Legislativo stabilisce che “Fino al 30 giugno 2018, le società a controllo pubblico non possono procedere a nuove assunzioni a tempo indeterminato” se non attingendo dagli elenchi di personale in esubero di altre società a controllo pubblico, su base regionale. Infatti, l’elenco del personale eccedente, con indicazione dei profili posseduti, è trasmesso entro sei mesi da tutte le società in house alla regione nel cui territorio la società stessa ha sede. Le regioni, poi, nei successivi sei mesi, dovranno formare e gestire l’elenco dei lavoratori dichiarati eccedenti e favorire i processi di mobilità in ambito regionale. Tutto ciò con modalità che verranno stabilite da un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro delegato per la semplificazione e la pubblica amministrazione e con il Ministro dell’economia e delle finanze.
Per quanto chiara, la norma non fa riferimento ai contratti di apprendistato e si è ritenuto, quindi, di continuare la selezione ormai già lanciata alla data di entrata in vigore del D. Lgs. 175, anche perché la norma ha comunque carattere temporaneo (fino al 30 giugno 2018).
La “ratio” del blocco delle assunzioni citato, trae origine dalla volontà del Legislatore di imporre una contrazione di spesa pubblica facendo perno sulla mobilità di primo livello e cioè fra tutte le società in house (a totale o parziale controllo pubblico) e solo dopo, ed in mancanza di esuberi, facendo ricorso al mercato del lavoro esterno.
Peraltro, in ambito regionale calabrese, non vi sono molte altre società in house ancora “vive” e quindi non si comprende gli “esuberi” come si formeranno. È stato reso noto proprio dalla stessa Regione Calabria che tra le varie società a controllo pubblico le uniche “sopravvissute” sono la Locride Ambiente SPA, la Presila SPA e la Lamezia Multiservizi SPA.
In data 21 dicembre 2016, tuttavia, veniva emesso un parere della Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per l’Abruzzo che, rispondendo ad un Comune con problematiche simili a quelle di Lamezia, confermava l’impossibilità di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato fino al 30 giugno 2018. Dottrina e commenti ulteriori sono dei primi giorni di gennaio 2017.
La sfera di cristallo, evidentemente non ce l’hanno in molti e, a dirla tutta, nemmeno il Consigliere Piccioni, che è stato presente ad innumerevoli Commissioni Consiliari che si sono tenute sul tema nell’anno 2016 e mai è stato fatto cenno a probabili o imminenti “strette” sulle assunzioni e ciò, sia prima che dopo l’entrata in vigore del D. Lgs 175.
È necessario aggiungere che il comma 6 del medesimo articolo 25 del D Lgs 175 stabilisce che “I rapporti di lavoro stipulati in violazione delle disposizioni del presente articolo sono nulli e i relativi provvedimenti costituiscono grave irregolarità ai sensi dell’articolo 2409 del codice civile”.
A questo punto, poiché la presidenza della Multiservizi vuole procedere con i contratti di apprendistato per 36 mesi, è intenzionata a chiedere un parere alla Corte dei Conti, Sezione di Controllo per la Calabria, per evitare di incorrere nei vizi che potrebbero inficiare le procedure di assunzione e attribuire pesanti responsabilità sugli amministratori.
È evidente che, in mancanza, si dovrà procedere con assunzioni a “tempo determinato”, aumentando il precariato. L’attuale graduatoria, al più, sarà “congelata” per il tempo necessario ad espletare i passaggi indispensabili per il pieno rispetto di regole e decreti legislativi.
Chiarita la situazione da un punto di vista legislativo, ricordiamo ancora, a coloro che si lanciano in facili e “dotte” accuse per mezzo stampa, che tale situazione è stata subita da altre importanti realtà nazionali, quali, solo per citarne una, l’Anas, che avrebbe dovuto acquisire stabilmente circa mille risorse in più e che, per effetto del decreto Madia sulle partecipate, ha dovuto bloccare il programma delle assunzioni previsto.
Questa sopraggiunta ed incresciosa situazione è stata vagliata, dal CDA aziendale, più e più volte, mettendo al primo posto il futuro lavorativo dei tanti ragazzi partecipanti ma si è dovuto costatare che non vi è, ad oggi, alcuna soluzione alternativa a quella prospettata.
Appare decisamente cinico e da irresponsabili strumentalizzare difficoltà oggettive che vanno a scapito proprio della parte più debole della nostra società per propri tornaconti politici; tali atteggiamenti non possono che essere stigmatizzati con assoluta fermezza e bocciati sotto un profilo etico, morale e, in ultimo, anche politico.
In conclusione, la graduatoria redatta a seguito della selezione effettuata lo ricordiamo, dall’Agenzia per il lavoro “Tempor S.p.A.”, con sede a Milano, quindi verrà di fatto “congelata”, in attesa di potervi accedere a breve, consapevoli dei prossimi obiettivi aziendali, che non possono prescindere da un investimento in termini quantitativi ma soprattutto qualitativi di risorse umane.
Quanto alle ipotesi di illegittime esclusioni dalla graduatoria, si comunica che ad oggi non ne risulta alcuna. Infatti, tutte quelle segnalate, dopo le relative e dovute verifiche, in assoluta condivisione con il candidato, in via di autotutela sono state disciplinate ed incluse in graduatoria.
Sottolineato ciò, si auspica che su temi così caldi e delicati, ci sia maggiore attenzione (magari anche collaborazione!) e maggiore rispetto per chi è in cerca di lavoro, soprattutto da parte di chi ha precise e serie responsabilità sulle drammatiche condizioni in cui Comune e Multiservizi sono state lasciate all’Amministrazione Mascaro.>>