L’incidente di ieri è una tragica fatalità che ci fa riflettere sulle reali condizioni della SA-RC. Poco più di due anni fa l’associazione #lacalabriacherema era a Laino Borgo per chiedere interventi immediati e più attenzione verso la Calabria dopo il crollo lungo l’autostrada A3 del viadotto Italia che, di fatto, isolò la regione dal resto d’Italia per diversi mesi. Ieri, a pochi chilometri da quel viadotto, si è consumata una tragedia: un bambino di otto anni, una donna e due uomini sono morti in uno scontro frontale tra due auto avvenuto lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nella galleria “Jannello” tra gli svincoli di Laino Borgo e Mormanno. È stata una fatalità, un terribile incidente che – secondo le prime ricostruzioni – sarebbe stato causato dall’invasione della corsia di circolazione opposta da parte di una delle due auto coinvolte, in un tratto a doppio senso per consentire l’effettuazione di lavori.
Nessuno vuole speculare sulla terribile fatalità, nessuno vuole strumentalizzare un incidente stradale e, allo stesso tempo, siamo consapevoli che i tratti a doppio senso di circolazione sulle autostrade siano necessari per garantire interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Ciò che riteniamo dissonante e difficilmente accettabile è che quella che il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e il presidente dell’Anas, Gianni Armani, hanno definito la nuova Autostrada del Mediterraneo sia di fatto ancora un cantiere aperto nonostante i proclami e i brindisi per l’inaugurazione dello scorso 22 dicembre.
La sensazione, diventata ancor più forte dopo il terribile incidente di ieri, è che il 22 dicembre 2016 non ci sia stata alcuna vera inaugurazione ma semplicemente la realizzazione di uno spot elettorale inutile e ingannevole. Perché la vecchia A3, la nuova A2 o Autostrada del Mediterraneo (chiamiamola come meglio crediamo), seppur nettamente migliore rispetto a 10 anni fa, è ancora un cantiere con diversi tratti a corsia unica e gallerie senza illuminazione, senza contare che dal progetto iniziale di ammodernamento sono spariti tre lotti spostati poi in un piano di restyling che sarà realizzato chissà quando.
L’autostrada non è sicura. La nuova A2 che proprio in questi giorni viene pubblicizzata con soldi pubblici sulle reti televisive nazionali non esiste. Era ed è rimasta un progetto. Su quella maledetta autostrada si continua a morire e questo non è più accettabile.