Dieci concorrenti si sono sfidati al ristorante “La perla” . AL Ristorante “La Perla” lo Slow Food di Soverato, presieduto da Marisa Gigliotti, ha celebrato l’edizione 2009 del Concorso gastronomico, che quest’anno ha avuto come tema “Terra Madre”- Mangiare locale, mangiare stagionale”, un tema che ha voluto stimolare creatività e tradizione con i prodotti delle Comunità del cibo, Due le sezioni: “Salato” e “Dol – ce”, con la nocciola di Calabria, le castagne ed i pastilli di Serrastretta , i limoni di Rocca imperiale. Dieci i concorrenti per il “dol – ce” e tre per il “salato”. Il locale è stato addobbato con i pannelli della Mostra su Terra Madre, e vi hanno collaborato Antonio Fiorita e Mariella Ciancio. Notevole il tavolo di esposizione curato dalle comunità del cibo presenti ed il tavolo allestito da la bottega “Le ceramiche” I piatti partecipanti al nono concorso gastronomico Slow Food sono stati esaminati e gustati da una giuria tecnica composta da Pietro Melia, Piero Martelli, Felice Vono, Pierfrancesco Multari, assistita dalla Fiduciaria Marisa Gigliotti, da Luigi Tropeano e Rosalba Aversa. Ed ecco i risultati dell’originale gara: i premi ai primi piatti ex aequo per la sezione “Dolce”sono stati assegnati a BrunellaDePace di Soverato (bacetti alle nocciole), e a Maria Lillo- Matteo Favale di Rocca Imperiale (Desideria ai limoni di Rocca); il premio al primo piatto sezione “salato”è stato assegnato a David Maruca di Serrastretta (lonzino con nocciole e limoni). Menzione speciale a Lucia Vaccaro che ha presentato quattro piatti. Intanto sono state avviate le iniziative che caratterizzeranno il 2010 all’insegna di “I diritti della terra”, con il primo appuntamento del 24 gennaio, a Davoli marina, in collegamento con una mostra mercato di prodotti locali. La conoscenza e la valorizzazione dei prodotti locali è tra le finalità di Slow Food, che in Terra Madre ha trovato un punto di riferimento a livello mondiale. La filosofia che si sta facendo strada è quella del cibo “buono, pulito e giusto”, ed in questomomento storico in cui stiamo vivendo con l’incubo del cibo inquinato, dell’acqua inquinata, dell’ambiente tutto ormai irrespirabile, il lavoro di Terra Madre e di Slow Food è meritorio.
Il Quotidiano – Viviana Santoro