soveratolungomareAl centro, il potenziamento infrastrutturale e quello turistico-ricettivo. Quale sarà il futuro prossimo di Soverato? A partire dal 2010, il volto della cittadina dovrebbe cambiare in un versione molto più razionalistica e meno confusionaria. La “perla dello jonio”, che ha sempre brillato di luce propria, se non si da una “mossa” rischia di rimanere in dietro rispetto ai Comuni limitrofi ( Davoli, Montepaone, Satriano), che nel frattempo hanno iniziato a correre. Le grandi linee per lo sviluppo le disegna il Psc (piano strutturale comunale), altre provengono da altri piani avviati, come ad esempio l’Acquario comunale. Proprio con l’inaugurazione di quest’ultimo si aprirà il nuovo anno. Con una struttura di tale portata si apriranno nuovi orizzonti in termini di ricaduta di turismo scolastico e turismo in genere, di ricerca scientifica, di sicurezza sulle nostre acque, ed in termini di occupazione. Sicuramente, anche la strada della tutela della salute pubblica verrà percorsa. Oggi il depuratore è sito praticamente nel centro abitato, ciò rappresenta un vero problema per gli abitanti del quartiere Corvo, oltre il fatto che si trova anche alle porte di Soverato, non costituendo certo un bel biglietto da visita per la cittadina. La delocalizzazione di tale impianto, cui sono stati collettati anche i Comuni di Davoli, Satriano e San Sostene, andrà dunque fatta. Potranno essere perseguite due soluzioni. La prima consisterebbe nella realizzazione di un nuovo impianto consortile in altra sede, quale la zona di Turriti o addirittura in un altro centro consorziato; la seconda sarebbe quella di convogliare i liquami verso il depuratore di Soverato Sud, adeguatamente ampliato. Spostandoci a Soverato Superiore, invece, dovrà essere fatta una valutazione della resistenza delle case ottocentesche al rischio sismico con il consequenziale abbattimento di quelle in condizioni critiche, senza pregio storico e/o architettonico. Si dovrà procedere in tal senso se si vuole avere un borgo di interesse storico-culturale. La necessità di valorizzare il patrimonio archeologico, i ruderi del borgo bizantino-normanno detto Suberatum e della grotta anacoretica ai suoi piedi, è impellente. Si potrà così creare una rete ecologica del patrimonio storico­archeologico ricca, originale: dal Parco Marino ai parchi verdi, dalla valle naturalistica alle aree archeologiche. Un patrimonio che segna la storia della nostra città facendole assumere i connotati della “polis”. Altro capitolo importantissimo per lo sviluppo della “perla” è il porticciolo turistico-peschereccio. Tale opera dovrà avere valore comprensoriale e quindi la localizzazione della stessa dovrà essere concordata, in conferenza di pianificazione con i comuni limitrofi. Il litorale di Satriano sembra al momento quello più adatto. Ben presto il porto potrebbe richiamare prestigiose imbarcazioni, non dobbiamo dimenticare che “Forza Blu”, lo yacht di Briatore ha già ormeggiato nel nostro mare! Così facendo anche l’offerta turistico-ricettiva verrà ampliata. Sicuramente deve essere implementata sia attraverso la realizzazione di nuovi alberghi, sia attraverso la realizzazione di un’area camper, sia favorendo la realizzazione ove possibile dei villaggi turistici. Va inoltre stimolata la trasformazione del patrimonio edilizio sottoutilizzato (seconde case) in patrimonio turistico-ricettivo, alberghiero ed extralberghiero (B&B). Soverato vanta poi il primato per la presenza di tutte le scuole superiori, degli uffici ministeriali e previdenziali, delle Forze dell’Ordine, del Teatro Comunale. A breve verrà costruita la nuova sede della Guardia di Finanza, in via Trento e Trieste e probabilmente la sede dei Pompieri verrà trasferita o ampliata. Ci si augura, insomma, che il 2010 sia un anno propizio per Soverato.

Gazzetta del Sud – Maria Anita Chiefari

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