999La Macroregione del Sud e ruolo dello Stretto di Messina : luci e ombre proposte e prospettive. Convegno della F.I.D.A.P.A. a Palazzo dei Leoni.

Il ruolo dello Stretto di Messina all’interno della Macroregione del Sud è il tema del convegno organizzato dalla F.I.D.A.P.A. nel Salone degli Specchi Palazzo dei Leoni, i lavori sono stati avviati dai saluti del Sindaco Metropolitano Cateno De Luca che ha evidenziato come la Provincia di Messina sia al 95° posto nella classifica nazionale della qualità della vita e sia fanalino di coda in quasi tutte le classifiche. “Questo non è un fatto normale, come non è normale che non si sappiano utilizzare le risorse, che si sia sempre in ritardo nelle rendicontazioni.

998Dobbiamo fare un grande sforzo culturale – ha continuato il Sindaco – e scommettere su noi stessi e sulla nostra terra, ci stiamo provando: nella Città Metropolitana siamo finalmente riusciti ad approvare il bilancio e questo ci consentirà di avviare progetti, realizzare infrastrutture ed avviare importanti investimenti che possono cambiare la struttura stessa del nostro territorio, ma questo non è sufficiente, dobbiamo riuscire a fare innamorare la gente ed in particolare i giovani del nostro territorio e delle istituzioni. Sulla ipotesi di realizzazione del Ponte, che sta tornando centrale nel dibattito, non sono contrario, ma sono convinto che Il ponte abbia senso solo se inserito in un contesto infrastrutturale più ampio e non in un contesto degradato come quello attuale”.

Sono quindi intervenuti rappresentanti della Deputazione regionale e degli Ordini Professionali che hanno evidenziato le fragilità e le contraddizioni di un territorio con potenzialità enormi.

Ha concluso i lavori la Presidente della F.I.D.A.P.A. , prof.ssa Rosa Maria Trischitta, sottolineando come l’autonomia differenziata sia una questione estremamente delicata, perché se prima non si definiscono i capisaldi e i livelli essenziali delle prestazioni si rischia di aumentare ulteriormente il divario tra le Macroregioni del nostro Paese e le prime ad essere colpite saranno proprio le donne, ed in particolare le donne del sud.

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