22.12.2009 – Sarà eseguita questa mattina alle 10 l’autopsia sul corpo di Franco Nisticò, il leader di tante battaglie civili del Basso Jonio morto improvvisamente sabato scorso sul palco della manifestazione “No Ponte” a Villa San Giovanni. La famiglia ha infatti presentato un esposto-querela alla Procura della città dello Stretto per capire le cause della morte di Nisticò e, in particolare, se il suo decesso possa essere ricondotto all’assenza sul luogo della manifestazione di mezzi di soccorso adeguatamente attrezzati. I familiari hanno dunque deciso di nominare un avvocato e un medico legale (entrambi di Reggio Calabria) per fare chiarezza sull’accaduto. Nisticò, infatti, una volta accasciatosi al suolo è stato soccorso da alcuni medici che, però, hanno potuto effettuare soltanto interventi quali il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, senza poter avere, dunque, il fondamentale supporto di defibrillatori e altre attrezzature e medicine utili in caso di attacco cardiaco. Le ambulanze presenti sul luogo della tragedia, infatti, erano sprovviste di tali strumenti. Nisticò, tra l’altro, è arrivato agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria dopo circa un’ora dall’attacco, quando ormai per lui non c’era più nulla da fare. La sua è un’assenza che peserà sulle sorti di quel territorio, il Basso Jonio catanzarese, per il quale proprio lui si batteva quotidianamente, spendendosi sempre con generosità. E anche a Badolato, cittadina che lo aveva visto sindaco ed esponente politico “naturalmente” autorevole, la scomparsa di Franco Nisticò lascerà un grande vuoto. Una volta ultimata l’autopsia, il suo corpo dovrebbe fare ritorno a Badolato nel tardo pomeriggio (nel caso, si terrà una veglia funebre) o, al massimo, domani mattina. L’amministrazione comunale, intanto, ha già stabilito che nel giorno delle esequie dichiarerà il lutto cittadino. Non appena la salma di Nisticò giungerà a Badolato, sarà portata nella camera ardente, allestita dal Comune nella sala consiliare della delegazione in Marina, in piazza Tropeano.
Gazzetta del Sud del 22.12.2009 – Francesco Ranieri