Attesa e ancora attesa. L’entroterra calabrese sembra condannato ad un immobilismo culturale ed economico. Una situazione di stallo forzata da uno Stato che da una parte offre lavoro, dall’altra non è in grado di creare sviluppo. Il 25% dei comuni è classificato come “marginale e in declino”, con meno di 1500 abitanti subiscono un inesorabile processo di spopolamento. Una perdita d’identità per un territorio potenzialmente ricco che trascina la Calabria sotto i 2 milioni di abitanti, entro il 2015.
Riprese, montaggio e interviste di Giuseppe Borello