Insieme nel segno dell’integrazione Stand con prodotti tipici e oggetti natalizi hanno fatto da sfondo alla festa Giusy Armone Dare valore alla differenza e fare proprio il principio di pari dignità e pari opportunità per tutti. È intorno a questi concetti che è stato costruito il percorso progettuale “Donne in cammino” realizzato in collaborazione tra l’Unità operativa di Pediatria di comunità dell’Azienda sanitaria provinciale e la Commissione provinciale pari opportunità e rivolto alle scuole del territorio. Ieri pomeriggio al Centro polivalente per i giovani di via Fontana Vecchia si è svolta la giornata conclusiva del progetto , alla presenza di tutti i piccoli e grandi protagonisti. Decine di ragazzi hanno animato la manifestazione tra i tanti stand allestiti con prodotti tipici, prodotti d’artigianato artistico e dal sapore natalizio realizzati anche nell’ambito dell’attività progettuale che ha previsto incontri per l’interazione dialogica, la proiezione di filmati, lo sviluppo di giochi interattivi e attività grafiche e musicali. Il tutto realizzato in base al principio che il diritto di ogni essere umano è un’esistenza dignitosa, al di là del colore della pelle o delle diverse tradizioni culturali, per sviluppare atteggiamenti di ascolto, comprensione e riflessione critica. Di questi aspetti si sono occupati Rossella Parentela e Guerino Mannarino, rispettivamente assistente sociale e psicologo dell’Asp, mentre le commissarie di parità hanno incontrato le mamme immigrate per l’approfondimento di temi legati al diritto di lavoro e di famiglia. I contenuti del progetto sono stati esposti nel corso di una conferenza-dibattito alla quale hanno preso parte il commissario straordinario dell’Asp, Gerardo Mancuso, Rachele Accoti per conto della responsabile dell’Unità operativa di Pediatria di comunità Rossella Anfosso, lo psicologo Mannarino, Elena Morano Cinque, presidente della commissione provinciale pari opportunità, Lorenzo Surace e Angela Latella, rispettivamente responsabile e infermiera del Centro di medicina della migrazione dell’Asp. Un messaggio di solidarietà è stato pronunciato dal parroco del Conventino di Sant’Antonio, padre Umberto. Il dibattito è stato moderato da Massimo Micalella, responsabile dell’Unità operativa Tutela della famiglia donne infanzia ed adolescenza dell’Asp, ed ha previsto anche il contributo dei dirigenti degli istituti scolastici coinvolti e quindi di Francesco Giuseppe Graceffa dell’istituto De Nobili, Francesco Lanzellotti dell’istituto comprensivo Don Milani, Maria Lina Leone dell’istituto comprensivo Catanzaro Est, Francesco Priolo dell’industriale Scalfaro e Paolo Riverso dell’alberghiero di Soverato. Conclusioni a cura di Teresa Napoli, responsabile del consultorio di Badolato. Tutti quanti, con parole semplici vista la giovanissima età dell’uditorio, hanno espresso l’importanza di temi quali la condivisione, l’integrazione, il rispetto per l’altro.
Gazzetta del Sud