Comunicato Stampa Inps: <<I pagamenti della somma aggiuntiva – c.d. 14ma mensilità di pensione – avvenuti a luglio ammontano a circa 3.280.000.
La 14ma è stata attribuita d’ufficio dall’Istituto, senza presentazione di alcuna domanda, in presenza di tutti gli elementi necessari per la verifica reddituale di ammissione al beneficio. Tale modalità consente una forte semplificazione nell’erogazione dell’emolumento, consentendo nel contempo una maggiore tempestività.
Per le elaborazioni d’ufficio sono utilizzati in automatico i redditi da prestazione memorizzati nel Casellario centrale dei pensionati presenti al momento della lavorazione. Per i redditi diversi, invece, sono presi in esame quelli dell’anno 2017. In assenza delle informazioni relative all’anno 2017, per i redditi diversi da quelli da prestazione sono stati provvisoriamente utilizzati i redditi delle ultime campagne reddituali elaborate e, quindi, i redditi del 2015 e, in subordine, del 2014. È per tale ragione che la somma aggiuntiva viene corrisposta in via provvisoria e la sussistenza del diritto sarà verificata a consuntivo sulla base della dichiarazione dei redditi.
A seguito della campagna dell’Inps volta al sollecito della presentazione delle dichiarazioni reddituali, nello scorso mese di giugno è stato, inoltre, possibile registrare i redditi 2015 trasmessi dagli interessati oltre i termini stabiliti: la disponibilità di questi dati ha consentito di effettuare un’ulteriore lavorazione d’ufficio per attribuire la 14ma a nuovi soggetti non pagati nel mese di luglio proprio per assenza di tali dichiarazioni. A settembre 2018 saranno perciò corrisposte d’ufficio ulteriori 48.000 quattordicesime; gli interessati riceveranno a breve la comunicazione. Alle posizioni prive di notizie reddituali successive all’anno 2013 non è stato quindi possibile attribuire il beneficio. Qualora un pensionato ritenga di avere diritto al beneficio e non sia stato raggiunto da queste elaborazioni d’ufficio può presentare domanda di ricostituzione.>>