Nati per unire, persino nel federalismo La Storia ci dice che il territorio dell’attuale Calabria sia stata chiamata “Calabria” dai bizantini, mentre invece tale denominazione apparteneva all’attuale Salento, in Puglia, già al tempo degli antichi romani. La Storia ci dice, altresì, che il nome “Italia” sia nato proprio in Calabria, nell’istmo tra il Golfo di Squillace e il Golfo di Lamezia (oggi in provincia di Catanzaro), quattordici generazioni prima della guerra di Troia e, cioè verso la metà del secondo millennio a.C. ad opera dell’eroe eponimo Italo, re della popolazione degli Enotri. Re Italo trasformò in stanziali le sue tribù nomadi, unendo in un patto di amicizia tutti i popoli della Calabria centro-meridionale, istituendo i cosiddetti “sissizi” (vale a dire i pasti comuni) dove ognuno recava qualcosa da mangiare condividendo con gli altri e dove si cercava sempre la concordia del governo comune. I “sissizi” poi si diffusero presto in tutto il mediterraneo, come prima forma di democrazia. Da re Italo l’attuale territorio calabrese prese nome “Italia” e tale nome si diffuse, secolo dopo secolo, a nord e a sud della penisola, fino a che, nel 42 d.C. l’imperatore Ottaviano Augusto lo estese per decreto all’attuale Padania fino alle Alpi e, quindi, pure fino alla Sicilia, alla Sardegna e alla Corsica, tutte regioni appartenenti al territorio geografico naturale di un’unica Nazione. Il nome “Italia” è, con quello di Israele, uno dei più antichi del mondo ed è quello che più ha resistito nei secoli ai trasformismi delle innumerevoli invasioni e dominazioni. In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’associazione culturale “Calabria Prima Italia” (fondata nel 1988 a Badolato dal prof. Domenico Lanciano e presieduta dall’avv. Giovanni Balletta di Catanzaro) rilancia la proposta fatta decenni fa affinché la Regione Calabria possa prendere ufficialmente la denominazione di “Calabria Prima Italia” dal momento che tale territorio ha dato i natali al nome “Italia” sicuramente uno dei più famosi del mondo oltre che uno dei più antichi. La toponomastica regionale italiana presenta già altri esempi di denominazioni plurime come Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Valle d’Aosta, per cui non dovrebbe essere un problema aggiungere “Prima Italia” all’attuale denominazione di Calabria. Secondo l’associazione proponente, la nuova denominazione meglio si addice ad una regione che ha dato i natali al nome dello Stato e della Nazione che si vuole ancora unita, pur in una insidiosa tendenza federalista. Tale nuova denominazione servirebbe pure per ricordare a tutti un certo percorso di lenta ma profonda civiltà italica che ha caratterizzato i territori e le popolazioni che vanno dalle Alpi a Lampedusa, civiltà che oggi si tende a riassumere nel cosiddetto “Made in Italy” … lo stile italiano di vivere che ha un retroterra storico-culturale di millenni. L’associazione “Calabria Prima Italia” si batte fin dal 1988 anche perché venga valorizzato il nome “Italia” e il luogo dove questo è nato e, quindi, registra con soddisfazione il fatto che la Regione Calabria abbia cominciato timidamente ad evidenziare il dato storico che il nome sia nato in Calabria, proprio nei pressi dell’attuale Catanzaro, impiantando una cartellonistica stradale che indica “Benvenuti a Catanzaro. Qui nacque il nome Italia”. La stessa associazione esorta la Regione Calabria e altre istituzioni, anche nazionali, ad avviare un serio ed articolato programma di valorizzazione del nome “Italia” pure prendendo spunto dal progetto più volte inviato specialmente all’Amministrazione provinciale di Catanzaro e all’ente regionale. Stop —————————————————————————————————————— In allegato foto del cartellone posto all’ingresso ovest della Città di Catanzaro, sulla superstrada Lamezia-Catanzaro (foto di Giovanni Balletta, gennaio 2011). Tel. 338-1666654 e 0961-787574 * avv. Giovanni Balletta, presidente dell’associazione culturale “Calabria Prima Italia” – Sede di Catanzaro