Il filo conduttore degli articoli apparsi sulla stampa negli ultimi due giorni – precisa in una nota Antonio Crasaniti, attuale sindaco di Davoli – è il tentativo di dimostrare, con “personalissime” argomentazioni, che i lavori in atto per mettere in sicurezza la SS 106 si svolgono con gravi e persistenti violazioni di legge, al solo scopo di delegittimare l’azione amministrativa.
Molte di tali polemiche sono soltanto strumentalizzazioni, alimentate ad arte da alcuni esponenti politici locali. Finora si è assicurato il pieno rispetto dei parametri di sicurezza, secondo le indicazioni del progettista e direttore dei lavori, peraltro tecnico di primissimo piano a livello nazionale ed internazionale, con alle spalle decenni di esperienza specifica nel settore stradale ed autostradale.
Lo stesso può dirsi per la segnaletica, realizzata da una ditta specializzata, – prosegue il primo cittadino – mentre il senso unico di marcia sulla s.s. 106 è stato stabilito proprio al fine di minimizzare i disagi per la circolazione. È evidente a chiunque che la realizzazione del senso unico alternato (come da taluno proposto) avrebbe causato lunghi incolonnamenti lungo la 106, con rischi per la circolazione e pesanti disagi per i numerosi utenti di quella che è, come è noto, l’unica arteria di collegamento tra la fascia ionica e Catanzaro. Il senso unico e la deviazione sul percorso alternativo stanno, invece, garantendo fluidità al traffico senza, al momento, alcun inconveniente. I disagi affrontati dai cittadini, e in particolare da alcuni commercianti, sono temporanei e, purtroppo, inevitabili quando si realizzano opere pubbliche come quella in questione. La ditta appaltatrice, comunque, sta facendo di tutto per minimizzarli. Tuttavia, come è evidente, bisogna contemperare varie esigenze: quelle di sicurezza, quelle relative alla viabilità e quelle derivanti dai tempi e dalle modalità di realizzazione di un’opera importante, che deve essere compiuta nell’interesse della collettività.
Secondo Corasaniti sono “Del tutto infondate, e palesemente faziose, le altre accuse mosse all’Amministrazione, come quelle relative alle procedure amministrative adottate. I documenti sono pubblici e possono essere visionati; anzi, sono già stati richiesti da tempo proprio da coloro che oggi si ergono a censori dell’operato altrui. Del tutto risibili appaiono, poi, le cosiddette “sollecitazioni” avanzate da alcuni firmatari dell’appello riportato dalla stampa locale. I firmatari chiederebbero la realizzazione di marciapiedi, impianti di illuminazione e di condotte per la raccolta delle acque. Guarda caso, proprio tutte quelle cose previste dal progetto in corso di esecuzione.”
Cosa credono i firmatari, che i marciapiedi, gli impianti o i parcheggi verranno realizzati perché da loro auspicati in una lettera e non, invece, perché parte integrante di un progetto già avviato?
L’esponente politico aferma che: “La riqualificazione e la messa in sicurezza della strada statale 106, nel tratto di Viale Cassiodoro, hanno un’importanza strategica per il futuro di Davoli. Di tali lavori trarranno beneficio tutti i cittadini, inclusi i titolari delle attività commerciali e i proprietari degli immobili prospicienti Viale Cassiodoro. L’opera migliorerà notevolmente, sia sotto il profilo estetico sia sotto quello della funzionalità, la principale strada che attraversa Davoli marina. È appena il caso di ricordare come, attualmente, Viale Cassiodoro abbia un’illuminazione vetusta e brutta, manchi di marciapiedi in molti tratti, mentre la canalizzazione delle acque piovane sia del tutto inefficiente e causa di non pochi problemi per la viabilità e per molte abitazioni. Da tutto ciò deriva un’immagine inadeguata e, a tratti, poco decorosa per un centro in piena crescita come Davoli. Per quel che riguarda le critiche del consigliere Baldassarre Arena e dell’esponente dell’UDC locale Teodoro Papa, lasciano il tempo che trovano. Sono critiche mosse solo dall’ambizione di avere una pur minima visibilità politica che, altrimenti, sarebbe nulla del tutto. Non è che, forse, dietro le loro prese di posizione vi è, solo, l’insoddisfazione per non aver ricevuto un assessorato più volte richiesto?”
A fronte delle critiche di un numero ridotto di persone, – conclude Antonio Corasaniti – vi è il consenso della stragrande maggioranza dei davolesi che si rendono perfettamente conto di quanto le opere in corso di realizzazione siano importanti per riqualificare l’immagine della città. Come di consuetudine, l’Amministrazione, e il Sindaco in prima persona, sono sempre pronti ad ascoltare e valutare le richieste dei cittadini. Tuttavia, la linea di condotta di quest’Amministrazione è una sola: l’interesse particolare non può e non deve prevalere sull’interesse generale. Ciò vale, ancor di più, per eventuali interessi particolarissimi, magari perseguiti attraverso la “politica politicante”, per la quale Davoli ha pagato prezzi troppo alti in passato e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.